🗣 Il Como Women è una squadra unica nel suo genere nel panorama del calcio femminile ⚽ ✨ Non nasce come branca di un club maschile, ma è totalmente indipendente e punta a traguardi ambiziosi non solo sul campo ma anche in termini di empowerment femminile 💪 🗓 Nel mese di agosto abbiamo supportato l’ufficio stampa per la presentazione del nuovo staff manageriale. Queste sono solo alcune delle uscite ottenute ⬇ F.C. Como Women Elena Mirandola #pr #ufficiostampa #comunicazione
Post di Scritto
Altri post rilevanti
-
𝐐𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐚𝐢 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐭𝐢𝐦𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐨𝐯𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐫𝐨𝐬𝐚? 𝐔𝐧 𝐛𝐮𝐨𝐧 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐞̀, 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐧𝐨𝐢, 𝐭𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐨𝐬𝐬𝐞𝐫𝐯𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐥𝐞 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐚𝐳𝐳𝐮𝐫𝐫𝐞 ⏩ 𝐬𝐮"𝑪𝒂𝒍𝒄𝒊𝒐𝒑𝒓𝒆𝒔𝒔" 𝐞̀ 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢𝐥𝐢, 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐚 𝐞𝐬𝐜𝐥𝐮𝐬𝐚, 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐚 𝐥𝐢𝐧𝐟𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐞. Il passaggio al professionismo della Serie A dovrebbe fungere da volano per tutta la complessa piramide del calcio femminile, trainandola verso un futuro di crescita reale - in termini numerici ma anche tecnici - che però ci sembra, al momento, ancora tutto da costruire. La fase storica è cruciale per l’intero movimento, ma incrementi realmente significativi del numero delle tesserate stentano a realizzarsi nel concreto. Eppure dovrebbe essere una sfida da vincere in nome e per conto delle falangi di ragazze che, nei decenni precedenti, hanno sfangato sui campi di tutta Italia per arrivare a conquistarselo questo (davvero benedetto?) professionismo. La 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐔𝐧𝐝𝐞𝐫 𝟏𝟗 di Selena Mazzantini, la 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐔𝐧𝐝𝐞𝐫 𝟏𝟕 di Jacopo Leandri, la 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐔𝐧𝐝𝐞𝐫 𝟏𝟔 di Marco Dessi' e la neonata (ancorché definita ancora sperimentale) 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐔𝐧𝐝𝐞𝐫 𝟏𝟓 di Nicola Matteucci sono, di fatto, il bacino da cui dovrebbero pescare le 𝐀𝐳𝐳𝐮𝐫𝐫𝐞 guidate da Andrea Soncin (che ne rappresentano il vertice a livello di rappresentative). In quanto alla 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐔𝐧𝐝𝐞𝐫 𝟐𝟑 di Nazzarena Grilli dovrebbe interpretare - secondo noi (forse) più appieno di quanto non sia avvenuto finora - il ruolo di vera e propria Nazionale B. Ciò si realizza fornendo ricambi già pronti per i quadri azzurri di vertice, con un occhio speciale alla Serie B Femminile. Una categoria popolata da giovani giocatrici italiane, alcune molto promettenti, sulle quali sarebbe il caso di puntare (forse) con maggiore convinzione. I 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐅𝐞𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐥𝐢 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢𝐥𝐢 sono un traino essenziale per realizzare la crescita del movimento a medio-lungo termine e per incentivare la diffusione di questo sport (bellissimo) anche a livello scolastico. Per queste e per altre ragioni ⏩ 𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑏𝑎𝑟𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑛𝑎𝑣𝑖𝑔𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 – 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑠𝑖𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖 𝑐ℎ𝑖𝑎𝑚𝑎 𝑵𝑨𝒁𝑰𝑶𝑵𝑨𝑳𝑰 - 𝑢𝑛 𝑚𝑒𝑛𝑢̀ 𝑎 𝑡𝑒𝑛𝑑𝑖𝑛𝑎 𝑖𝑛𝑡𝑟𝑜𝑑𝑢𝑐𝑒 𝑎 𝑝𝑎𝑔𝑖𝑛𝑒 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝑑𝑒𝑑𝑖𝑐𝑎𝑡𝑒 𝑎 𝐔𝐧𝐝𝐞𝐫 𝟐𝟑, 𝐔𝐧𝐝𝐞𝐫 𝟏𝟗, 𝐔𝐧𝐝𝐞𝐫 𝟏𝟕, 𝐔𝐧𝐝𝐞𝐫 𝟏𝟔 𝐞 𝐔𝐧𝐝𝐞𝐫 𝟏𝟓. 👉🏿 "𝑪𝑨𝑳𝑪𝑰𝑶𝑷𝑹𝑬𝑺𝑺" - 𝗜𝗹 '𝗺𝗮𝗴𝗮𝘇𝗶𝗻𝗲' 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗱𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗺𝗼𝘃𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗳𝗲𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝗹𝗲 - "𝗧𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗹𝗰𝗶𝗼 𝗶𝗻...𝗿𝗼𝘀𝗮". ⏩ https://lnkd.in/dSihKAQ6
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Assist, pochi passi verso la parità nello sport Associazione lancia 'Pedav Sport', per emersione della violenza ROMA (ANSA) - ROMA, 06 MAR - "Lo sport italiano è ancora lontano dalla parità, nonostante gli straordinari successi delle atlete, favoriti in maniera decisiva dalle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dai Gruppi Sportivi Militari". Lo sostiene, in una nota, l'associazione Assist affermando che "il sistema 'militarizzato' dei percorsi sportivi delle atlete e degli atleti non favorisca una crescita strutturale e paritaria del movimento sportivo". "Nonostante l'impegno di alcune Federazioni - prosegue l'associazione. su circa 4.500.000 persone tesserate con le Federazioni Sportive Nazionali solo il 28% è rappresentato da donne; nel Coni, in 100 anni di storia, mai nessuna donna ha ricoperto la carica di Presidente e solo un Comitato Regionale è presieduto da una donna; solo 2 delle 48 Federazioni Sportive hanno come Presidente una donna; il numero delle allenatrici, delle direttrici tecniche e delle dirigenti negli staff delle squadre Nazionali delle Federazioni è risibile: tra i tecnici l'80,2% uomini e solo il 19,8% donne". In occasione dell'8 marzo Assist lancia il protocollo Pedav, Prevention and Education against Violence nello sport: "un modello di assistenza e formazione per tutte le società ed associazioni sportive che desiderano non solo adempiere formalmente agli obblighi introdotti dalla Riforma dello Sport, ma formare adeguatamente - anche con le esperte dei Centri antiviolenza di Differenza Donna - le persone all'interno della propria organizzazione". "Soprattutto in tema di molestie nello sport - dice la presidente Luisa Rizzitelli - serve un balzo in avanti arricchendo di competenze, attraverso esperte del settore, le risorse umane che nel mondo dello sport devono vigilare e favorire l'emersione del fenomeno. Serve anche, con urgenza, un Tavolo di confronto in seno al Coni per tutelare le vittime e sospendere gli indagati negli episodi più gravi". (ANSA). https://lnkd.in/deUtF8pj
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
La Caporetto calcistica !!! Tutto si è già detto e non voglio aggiungere altro. Vorrei però parlare del futuro : Abbiamo la nazionale under 17 fresca campione d’Europa. Abbiamo la nazionale under 19 fresca campione d’Europa . Abbiamo la nazionale under 20 vicecampione del mondo. Quindi i giovani ci sono . Il presidente Gravina della FIGC è personaggio troppo incapace per sfruttare queste potenzialità essendo asservito ai club più importanti. Infine molte priorità calcistiche sono in mano a fondi ( Milan- Inter ) o a proprietà straniere che non hanno la sensibilità per investire su giovani italiani . Soluzioni: La politica deve intervenire con rapidità per inserire al comando della figc una persona degna del ruolo . La persona a capo della figc dovrà rapidamente permettere che i giovani italiani di qualità siano inseriti in pianta stabile nelle squadre di A e B. La nuova persona a capo della Figc deve permettere al ct italiano di avere più occasioni per allenare i potenziali nazionali . Poi il nuovo presidente della Figc copi quanto ha fatto il Coni negli ultimi anni….. li i giovani promettenti sono inseriti in programmi inclusivi di crescita e di apprendimento. Infine : la maglia azzurra è solo da rispettare e per lei bisogna dare tutto e di più … chi non ha queste attitudini e’ meglio tenerlo a casa .
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Lezione di comunicazione (se permettete da un povero “Operations”): mai usare un’informazione falsa per comunicare una cosa vera. Si perde credibilità personale e si danneggia il messaggio che si vuole dare. Pare che la foto sia un fake, nulla toglie nella sostanza alla tematica ma sicuramente ne indebolisce la capacità comunicativa.
Come passare un messaggio sulla partecipazione di uomini alle gare femminili senza urlarlo. Già la amo! :) "Not a dude" ovvero "non sono un ragazzo" 😅😅
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
In cinque testi, tra cui "Movimento" di Olga Campofreda, sono racchiuse storie, idee, concetti che sono appunto fondamentali per riflettere con più profondità su che cosa è oggi lo sport femminile. “Fondamentali” tratta cinque argomenti legati allo sport praticato dalle donne a livello agonistico. La visibilità raggiunta dalle atlete in questi ultimi anni ha messo in evidenza come non sia possibile raccontare lo sport (non solo professionistico) femminile senza liberare la narrazione da una retorica piegata su sé stessa in cui le donne, a livello di performance e di visibilità, sono e saranno sempre in seconda posizione rispetto ai colleghi uomini. “Fondamentali. Storie di atlete che hanno cambiato il gioco” è in libreria da oggi con 66thand2nd.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
L'inclusione di un evento femminile per la prima volta nei 174 anni di storia della competizione dimostra che il cambiamento non è solo necessario ma possibile. READ MORE #AmericasCup #paritadigenere #inclusionefemminile #puigwomenamericascup #barcellona2004
Hannah Mills sulla Giornata Internazionale della Donna e sulla Puig Women's America's Cup
nauticareport.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
8️⃣ Ieri si è festeggiata la festa delle Donne, perciò vogliamo condividere alcuni dati e considerazioni su donne e sport. 🤝 Fino al 2021 In Italia, solo 1 (Squash) delle 44 federazioni sportive aveva al proprio vertice una donna, Antonella Granata. Nel 2022 si è aggiunta Laura Lunetta a capo della Federazione Italiana di Danza Sportiva. 🇫🇷 Il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) si sta impegnando sul tema, e ha dichiarato di porsi l’obiettivo della parità di genere ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, dopo aver mosso i primi passi in questa direzione già a Tokyo 2021, dove si è raggiunto il 49% di atlete donne. 💰 Sono rari gli esempi di riconoscimento economico equivalente tra donne e uomini. Anche se secondo un’analisi della Bbc, nell’83% dei casi, su 63 discipline esaminate, ci sarebbe parità retributiva. Questi dati, però, sembrano non prendere in considerazione quegli sport lontani dai riflettori. 👩💼 Lo sport italiano ha un bassissimo livello di partecipazione femminile nei ruoli di leadership sia in campo, ma anche all’interno dei processi decisionali. 🤞 La strada è ancora lunga per una completa parità, ma il gender gap nello sport è destinato ad assottigliarsi. Lentamente, ma accadrà! Dati https://lnkd.in/dYZjCPNX 𝐶𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖 𝑖𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑝𝑜𝑟𝑡 𝑐𝑜𝑛 𝑖𝑙 𝑀𝑎𝑠𝑡𝑒𝑟 𝐕𝐚𝐢 𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐥𝐢𝐧𝐞𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐫𝐚𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐨 #sport #master #unipg Università degli Studi di Perugia
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Ci siamo quasi ... Un momento di approfondimento scientifico sulla specificità del Calcio Femminile. Una tavola rotonda per fare il punto sul primo periodo di professionismo per lo sport delle donne. #assocalciatori #assoallenatori
-
+ 1
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, celebriamo non solo i progressi raggiunti finora, ma anche i traguardi futuri che ci attendono. Il 2023 ha segnato un anno di svolta per lo sport femminile, testimoniato dal record di presenze alla FIFA Women's World Cup, che ha superato il precedente record di oltre 600.000 spettatori. E questa è solo l'anteprima di un trend in forte ascesa: secondo Deloitte, si prevede che gli sport femminili d'élite genereranno più di 1 miliardo di dollari nel 2024. Questo crescente interesse apre opportunità straordinarie per i brand: coltivare la connessione emotiva tra tifosi e squadre, ampliare l'accesso alla partecipazione sportiva e utilizzare lo sport come veicolo di promozione dell'inclusività. Oggi, più che mai, possiamo utilizzare la forza dello sport per celebrare e sostenere le donne in ogni campo. Come possiamo, noi e i nostri brand, contribuire a questo movimento? Come possiamo incoraggiare e supportare l'ascesa dello sport femminile, non solo come testimoni, ma come attori attivi del cambiamento? #GiornataInternazionaleDellaDonna #SportFemminile #Inclusività #Record #FIFAWomensWorldCup #Empowerment"
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Comitato Olimpico Internazionale (CIO) non si è limitato a lasciare le porte aperte agli atleti “transgender” per spazzare il campo dello sport femminile, ma ha srotolato un tappeto rosso ed è corso a rintanarsi in un angolo. L'inclusione di partecipanti “transgender” negli sport femminili non è solo ingiusta, ma può risultare estremamente pericolosa per le donne che vi partecipano. E, cosa ancor più tragica, quando le donne e le ragazze sacrificate in nome dell'inclusione dei “transgender” si lamentano, vengono ostracizzate, perdono le borse di studio, il posto nella loro squadra e a volte subiscono persino violenze per la loro posizione. Ecco perché è così importante che tu firmi oggi stesso la petizione che chiede al CIO di assumersi la responsabilità di garantire una competizione equa e di vietare agli atleti “transgender” di partecipare agli eventi sportivi femminili delle prossime Olimpiadi di luglio a Parigi. Il tempo è fondamentale per chiedere un intervento prima della cerimonia di apertura. La politica del CIO chiede contemporaneamente equità e inclusione politicamente corretta e poi si sottrae alla sua responsabilità di decidere se gli uomini biologici possano o meno entrare di prepotenza negli eventi femminili. Recentemente, alcune associazioni sportive nazionali hanno iniziato a prendere coscienza e a fare passi nella giusta direzione, vietando agli uomini “transgender” di gareggiare nelle categorie femminili. Il CIO deve intraprendere un'azione decisiva per implementare un divieto universale in tutti gli sport al fine di proteggere le atlete. La responsabilità di salvaguardare l'integrità degli sport femminili alle Olimpiadi ricade sul CIO, non sulle singole federazioni sportive. Se restiamo in silenzio, lo sport femminile scomparirà. Non è fantascienza: sta accadendo proprio ora. La mania transgender sta seppellendo i sogni di innumerevoli ragazze, adolescenti e giovani atlete che sono costrette a competere contro uomini che si dichiarano donne, all'interno di regolamenti sportivi che sono ciechi di fronte alle conseguenze catastrofiche dell'avallo di questa irrazionalità. Ma tra pochi giorni, il palcoscenico globale delle Olimpiadi di Parigi ci permetterà di erigere un muro contro questa follia e di garantire i diritti delle donne in ogni luogo. https://cgo.ac/scNj9Ss3
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
127 follower