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Il permesso sindacale è un diritto dei lavoratori che sono anche rappresentanti o delegati sindacali. Esso consente loro di svolgere attività sindacali durante l'orario di lavoro usufruendo di un permesso retribuito. Al contrario, nel caso in cui il lavoratore venga sorpreso a utilizzare i permessi sindacali in modo improprio, il datore di lavoro potrà comminare una contestazione disciplinare o procedere direttamente al licenziamento per giusta causa. Scopri di più leggendo il caso completo: https://lnkd.in/dptrKH87  #KriteriaInvestigazioni #AgenziaInvestigativa #corporate #dirittodellavoro 

La contrattazione collettiva è definita come un processo di negoziazione fra i datori di lavoro e i sindacati. Ma quali sono le funzioni della #contrattazionecollettiva? Qual è il contenuto del #CCNL? E la durata? Scopri tutto ciò che è importante sapere sul contratto collettivo nazionale del lavoro 👇 #consulenza #consulenza_lavoro #consulentedellavoro #lavoro #linformalavoro #ilconsulente_del_lavoro

📌 FAQ: Cos’è il CCNL? Tutto Quello che C’è da Sapere! Hai dubbi sul Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL)? Nella nostra FAQ trovi risposte alle domande più comuni: cos'è il CCNL, come protegge i diritti dei lavoratori e perché è importante per le aziende. Esplora le sezioni sui diversi tipi di CCNL per settori, le parti normative ed economiche, e i vantaggi di una regolamentazione uniforme e condivisa. Scopri come il CCNL promuove stabilità e sicurezza nel mondo del lavoro! https://lnkd.in/egaAYDP5

Il diritto del lavoro dell'UE fornisce un quadro normativo per la regolamentazione della libera circolazione e la salvaguardia dei diritti dei lavoratori nell'Unione. Nell'ambito della mobilità dei lavoratori, è essenziale che le aziende che distaccano i propri dipendenti all'estero siano a conoscenza degli standard europei su orario di lavoro, diritti minimi e sicurezza sul lavoro. Riassumiamo di seguito questi e altri principi fondamentali del diritto del lavoro dell'Unione Europea.

#ilvenerdiconpvmavvocati di oggi tratta di una recente sentenza in materia di diritto del lavoro circa la trasformazione dell'orario di lavoro attraverso lo strumento degli accordi di prossimità. Approfondiamo l'argomento con l'Avv. Angelo Fricchione del nostro team! https://lnkd.in/dt9ppXXJ

Il Tribunale di Napoli si pronuncia sui contratti di prossimità. I fatti Un lavoratore aveva ricevuto uno stipendio inferiore a quello previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) applicabile al suo settore, in base a un accordo di prossimità aziendale. L'accordo di prossimità era stato firmato tra il datore di lavoro e un'associazione sindacale. Il lavoratore ha così impugnato l'accordo di prossimità e ha chiesto il pagamento delle differenze retributive. La Sentenza: Il Tribunale di Napoli ha accolto la domanda del lavoratore. Nella fattispecie, ha stabilito che l'accordo di prossimità non poteva derogare al CCNL perché: - Il contratto di prossimità non può derogare ai trattamenti previsti dal Ccnl se manca un reale collegamento tra la deroga e la riorganizzazione del lavoro e, in ogni caso, la riduzione retributiva deve tenere conto della necessità di rispettare l’articolo 36 della Costituzione. Nel caso specifico, la riduzione della retribuzione che veniva così applicata, non era collegata a una chiara e necessaria riorganizzazione del lavoro. Il Tribunale ha affermato che anche se gli accordi di prossimità possono derogare ai CCNL, questi hanno validità solo se: - firmati da un'associazione sindacale comparativamente più rappresentativa. - le eventuali deroghe in pejus, devono essere proporzionali alla quantità e qualità del lavoro svolto e valide solo se sono collegate a una riorganizzazione del lavoro. Nella sentenza viene ricordato che la diffida accertativa può essere emessa ogni volta che il personale ispettivo dell’Inl abbia la prova che, per inosservanze del regolamento contrattuale, il lavoratore vanti un credito patrimoniale; può formare oggetto del provvedimento di diffida accertativa qualsiasi istituto economico contrattualmente pattuito fra le parti e derivante dalla costanza del rapporto di lavoro o dalla cessazione dello stesso e che abbia natura retributiva, indennitaria, forfettaria o premiale (circolare 1/2013 del ministero del Lavoro). Viene confermato l'indirizzo giurisprudenziale sull'immediata precettività dell'articolo 36 della Costituzione italiana, che garantisce il diritto a una retribuzione equa e proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto.

Con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 50 dell’8 agosto 2024, a seguito del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per i lavoratori della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza, è stato aggiornato il costo medio orario del lavoro per i lavoratori occupati dagli istituti di vigilanza privata, con decorrenza dai mesi di giugno 2023, giugno 2024, giugno 2025, dicembre 2025, aprile 2026 e dicembre 2026. Con lo stesso decreto, è stato altresì aggiornato il costo medio orario per i lavoratori occupati dagli istituti di servizi di sicurezza, con decorrenza dai mesi di gennaio 2024, luglio 2024, ottobre 2024, gennaio 2025, luglio 2025, dicembre 2025, aprile 2026 e dicembre 2026. Il costo del lavoro è determinato, a livello nazionale, nelle tabelle allegate che costituiscono parte integrante del decreto stesso. https://lnkd.in/dijNdbzf

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Patto di non concorrenza: quando è nullo Il patto di non concorrenza vincola il lavoratore a non svolgere un’attività concorrenziale per un determinato tempo dopo la cessazione del rapporto di lavoro.  Con una recente ordinanza ... L'articolo completo può essere letto sul nostro sito: https://lnkd.in/dTJpqJw4 #Pattodinonconcorrenza #requisiti

Il 22 marzo è stato siglato l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL Terziario, Distribuzione e Servizi: leggi il nostro approfondimento, rimani aggiornato!