Post di Silvia Bellesi

Sempre spunti interessanti. Emerge la chiave di lettura che la correlazione fra tutela della biodiversità e resilienza a tutti i livelli sia un nesso imprescindibile. Non sempre facile puntare ad una progettazione ricca di specie nella realtà! Ma sempre provarci! 👊

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Prof. at University of Florence

LA RESILIENZA DELLE FORESTE ALLE TEMPESTE DIPENDE DALL’INTERAZIONE TRA COMPOSIZIONE FUNZIONALE E CLIMA: APPROFONDIMENTI DA SIMULAZIONI SU SCALA EUROPEA (Art. originale Barrere et al., 2024 Funct. Ecol. 38.3: 500-516). La composizione delle specie arboree è nota per influenzare la produttività delle foreste, ma il suo effetto sulla resilienza delle foreste di fronte ai disturbi, come le tempeste, rimane in gran parte inesplorato. Inoltre, il clima è probabilmente un fattore che influenza direttamente la resilienza delle foreste, ma che influisce anche sull'effetto della composizione delle specie arboree sulla resilienza dell’intera foresta. In Europa, la mortalità degli alberi causata dalle tempeste è in aumento in tutti i biomi climatici. Capire quali sono i fattori che guidano la resilienza delle foreste alle tempeste e la loro costanza attraverso i vari climi appare cruciale per prevedere le conseguenze dei cambiamenti climatici per le foreste europee. Lo studio, ha utilizzato un approccio di simulazione con un modello di proiezione integrale, calibrato con i dati dell'Inventario Forestale Nazionale a livello europeo. Le simulazioni sono state ristrette a insiemi di specie arboree osservate nei dati dell'inventario, coprendo un gradiente di diversità di specie all'interno di un gradiente climatico La ricerca evidenzia come la resilienza delle foreste alle tempeste sia un fenomeno complesso, influenzato sia dalla composizione delle specie arboree che dalle condizioni climatiche. Il concetto di resilienza viene suddiviso in due componenti: la resistenza, ovvero la capacità di una foresta di resistere al disturbo durante l'evento, e il recupero, che è la capacità della foresta di riprendersi dopo il disturbo. Lo studio dimostra che insiemi di specie con maggiore diversità hanno una resilienza maggiore alle tempeste, e che la diversità funzionale può migliorare sia la resistenza che il recupero. Questo perché comunità di alberi più diverse utilizzano le risorse in modo più efficiente e contengono probabilmente specie che possono rispondere più velocemente al disturbo. Tuttavia, la relazione tra resilienza e clima è complessa: la diversità sembra aumentare la resistenza e la resilienza solo nelle aree climaticamente più marginali. Infine, il testo sottolinea l'importanza di comprendere questi meccanismi per anticipare gli impatti dei cambiamenti climatici sulle foreste europee. L'aumento della frequenza e della gravità delle tempeste richiede una gestione più attenta delle foreste, favorendo una maggiore diversità e specie funzionalmente resistenti. Questo studio fornisce importanti spunti per la gestione forestale in un contesto di cambiamenti climatici. Il fatto che la diversità delle specie e la diversità funzionale migliorino la resilienza delle foreste indica che le strategie di conservazione dovrebbero mirare a mantenere una composizione mista di specie per affrontare futuri disturbi climatici, come tempeste sempre più frequenti e intense.

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