Post di SILVIA MOLONATO

Interessante lettura. Un passo del documento sul quale a mio avviso bisognerebbe fare di più e gettare il cuore oltre l'ostacolo culturale è il seguente: "Solo grazie ad una condivisione del processo di valutazione dei rischi, i lavoratori possono acquisire la consapevolezza delle conseguenze del loro comportamento. Sebbene la valutazione dei rischi debba rimanere a carico del datore di lavoro, soprattutto per le conseguenze strategiche del processo, non è più sostenibile pensare che il lavoratore sia un mero esecutore di procedure predeterminate. Questa considerazione deve spingere i processi di formazione fino a permettere ai lavoratori di individuare e comprendere quelli che sono i pericoli presenti."

Celebriamo la 74ª Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, un’occasione importante per ricordare chi ha perso la vita o ha subito gravi infortuni durante il lavoro. L’Associazione Nazionale fra lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro si impegna da decenni a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro. Questa giornata non è solo un momento di memoria ma un richiamo all’azione, alla responsabilità collettiva affinché ogni ambiente di lavoro diventi un luogo sicuro per tutti. Insieme possiamo fare la differenza, ricordando chi non c’è più e lottando affinché nessun altro perda la vita sul posto di lavoro.

28 aprile Giornata della Sicurezza nei Luoghi di Lavoro Fino a quando gli adempimenti legislativi verranno considerati degli inutili obblighi formali, fino a quando la carta viene considerata solo carta, fino a quando le misure di sicurezza verranno viste come una spesa inutile ed una inutile perdita di tempo, non ci sarà uno stop alle morti sul lavoro. La battaglia contro le morti sul lavoro si può vincere solo sul campo della cultura. Non servono slogan urlati ai quattro venti dalle sigle sindacali, che puntualmente si indignano solo quando le campane suonano un requiem. Serve una svolta culturale, serve fare capire ai lavoratori che devono essere i primi a tenere stretta la propria salute e sicurezza, a non dire "tanto a me non capita", "ho sempre fatto così".... Perché capita, eccome se capita. Le regole di prevenzione non devono rappresentare un traguardo da raggiungere per non ricevere sanzioni, ma devo essere concepire come un punto di partenza, una base da cui edificare la propria impresa, la propria arte, il proprio mestiere. Le morti sul lavoro si fermeranno solo con una rivoluzione culturale....tutto il resto è palcoscenico. PS: fotografie del mio repertorio

Il prossimo 17 maggio parteciperò al Festival del lavoro che si svolgerà a Firenze e che quest’anno è dedicato a “Etica e sicurezza sul lavoro nell’era dell’AI”. Il mio intervento affronterà il tema del Whistleblowing. Parleremo di libertà di espressione del lavoratore e di rispetto della sfera privata nel quadro di una disciplina che è destinata a porre non pochi interrogativi su quell’intreccio fra potere e libertà che richiederà molta pazienza ricostruttiva. Qui il link al programma completo del Festival con tanti interessanti temi.

Il tema della consapevolezza dei ruoli nell'ambito della gestione della Sicurezza sul Lavoro nelle aziende Italiane è di fondamentale importanza, spesso, molto spesso nelle organizzazioni c'è tanta confusione dei ruoli tra chi organizza il lavoro ( che di fatto è un dirigente per la sicurezza) e chi lo sovraintendente ( che è un preposto), ciò a svantaggio di tutto il sistema di Gestione e quindi dei lavoratori ovvero delle persone.. che devono tornare a casa la sera sani e salvi.. L'ordine del Giorno OdG approvato alla Camera dei Deputati grazie all'onorevole @marco cerre Marco Cerreto , Impegna il Governo ad aprire una discussione, quindi a normare affinché si colmi il GAP, per fare chiarezza in merito ai ruoli esercitati nelle aziende Italiane anche in funzione del principio di fatto.. Quanta consapevolezza del proprio ruolo è mancata in Italia per i 1000 morti all'anno???, e quanta ne è mancata nelle ultime "stragi sul lavoro"??, per esempio nell'assurdo incidente di Brandizzo in sui sono morti 5 operai ..... #sicurezzasullavorop #ottantuno08 #safetyfirst #consapevolezza Aria Consulenze srl Associazione ARIFOS

Occorre prevedere una formazione obbligatoria, da parte di INL Ispettorato Nazionale del Lavoro sugli adempimenti sostanziali utili alla sicurezza sul lavoro, al momento dell'avvio di una impresa, quindi non solo per i lavoratori ma anche per gli imprenditori. Una formazione uniforme e garantita che non si debba affidare alla fortuna di incontrare consulenti all'altezza. Marco Carlomagno Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Presidenza del Consiglio dei Ministri

74^ Giornata Nazionale delle Vittime sul Lavoro "La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme e applicazioni" (Costituzione italiana, art. 35). Questo principio, che a prima lettura può sembrare astratto, è il fondamento, morale e giuridico, che ci impone di rendere i luoghi di lavoro sicuri e sostenibili. Ogni volta che intervengo su casi di #infortuni, da quelli meno gravi ai plurimortali, emerge chiaramente un dato: molte, anzi moltissime di queste tragedie potevano essere evitate. La prevenzione non è solo o tanto una questione di norme, regolamenti, sanzioni (e adesso anche patenti a punti ...), bensì di responsabilità condivisa, competenza tecnica e procedurale: in una parola, di CULTURA della SICUREZZA. 3 decessi al giorno, ma anche 2000 feriti: la #IngegneriaForense può aiutare - oltre che a ricostruire dinamica e cause di ciò che è accaduto - ad imparare dai casi reali affinché errori, negligenze e mancanze non si ripetano. Il miglior contributo che tutti gli operatori del mondo della #sicurezza possono, anzi devono dare è quello di un impegno continuo perché la sicurezza non sia mai un compromesso: il lavoro va tutelato in ogni sua forma come dice la Costituzione, ma il diritto alla sicurezza non deve rimanere una promessa sulla carta. Nel video dedicato alla giornata del 13 ottobre, disponibile su RaiNews.it, si dice che "ogni anno migliaia di lavoratori non tornano a casa ": per fortuna, il dato - nella sua tragicità - è meno allarmante (680 morti da gennaio ad agosto, all'incirca 1000 ogni anno). Impegniamoci per abbassare drasticamente questo numero!

In occasione della Giornata internazionale per le vittime del lavoro, ci uniamo alla commemorazione delle persone che sono state ferite o hanno perso la vita nei luoghi di lavoro. 💼 La sicurezza sul lavoro non è solo un obbligo legale, ma un diritto fondamentale per ogni lavoratore e in quanto azienda specializzata nella sicurezza, ci impegniamo ogni giorno a promuovere una cultura di prevenzione, attraverso la formazione aziendale e il servizio di assistenza diretta per le nostre aziende. 🧯🦺☢️ #GiornataInternazionaleVittimeLavoro #GiornataVittimeDelLavoro #GiornataInternazionaleVittimeDelLavoro #SicurezzaLavoro #PrevenzioneLavoro

BASTA CON LE MORTI SUL LAVORO! L’ennesimo incidente stanotte al porto di Genova Sono circa 900 le vittime sul lavoro dall’inizio del 2024 Una vera e propria strage, non tollerabile, in un Paese fondato sul lavoro, come recita la nostra Carta Costituzionale. Aumentano le vittime donne, quelle straniere, e l’incidenza sempre più elevata delle malattie professionali. Ogni giorno, purtroppo, diminuisce la sicurezza sui posti di lavoro, a causa della precarizzazione del lavoro, della mancata adozione, e soprattutto del mancato rispetto, delle regole che dovrebbero invece caratterizzare un Paese civile e industrializzato come crediamo e diciamo di essere. Turni massacranti, mancata formazione, lavoro sottopagato, subappalti, corsa al maggior risparmio nelle commesse e al guadagno facile, utilizzo selvaggio del lavoro nero e sottopagato, sono le cause principali di queste tragedie che bisogna assolutamente interrompere. Non è possibile più assistere in silenzio al dramma quotidiano di perdite di vite umane sul luogo di lavoro. La patente a “crediti” per le imprese, presentata dal Governo nei mesi scorsi come strumento preventivo da sola non basta. È necessario che si investa in formazione, assistenza, maggiori controlli e sanzioni. Vanno rafforzati i servizi ispettivi che operano nel nostro Paese, a partire dagli Ispettori del lavoro, di quelli dell’INPS e dell’Inail, ai settori dedicati dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia, alla Polizia locale. Come dichiarato dal Presidente Mattarella “La sicurezza non è un costo, né tantomeno un lusso: ma un dovere cui corrisponde un diritto inalienabile di ogni persona. Occorre un impegno corale di istituzioni, aziende, sindacati, lavoratori, luoghi di formazione affinché si diffonda ovunque una vera cultura della prevenzione». Alla Ministra del lavoro Calderone, al Governo tutto, come CSE - Confederazione Indipendente Sindacati Europei chiediamo di riprendere da subito il confronto con le parti sociali, purtroppo interrotto ingiustificatamente in questi ultimi mesi, per individuare nuove e più decise azioni a tutela del lavoro e della sua sicurezza. Perché non c’è neanche più un minuto da perdere. https://lnkd.in/d9Qt4B5K #flpnews