📣 Vivi o frequenti il territorio della Val di Fiastra? Cerchiamo te! 👉🏼 È ancora aperta l'#opencall per partecipare alla redazione di comunità itinerante della guida #Nonturismo Val di Fiastra (in uscita nel 2025 per Ediciclo Editore) 🔗 Iscriviti qui: https://lnkd.in/djQtshgc 👣 Potrai unirti al gruppo di 15 abitanti che dall'8 al 14 luglio percorrerà l'Anello del Fiastra con #WuMing 2, le antropologhe Brenda Benaglia e Eleonora Adorni, e il team di Inabita Laboratorio Territoriale e Borgofuturo (Carlotta Sinatra Lucia Barchetta Matteo Giacomelli Chiara Sagramola) 𝗣𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗰𝗶𝗽𝗮𝗿𝗲 𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗲𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗶𝘁𝗶𝗻𝗲𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲? "Siamo abituati a parlare di «paesaggio» come sinonimo di «veduta» o «panorama», due termini legati al senso della vista. Eppure ci sono almeno tre ingredienti del paesaggio che non si possono vedere. Il primo sono i significati – ovvero l'uso che facciamo dei luoghi, il nostro modo di abitarli. Il secondo sono i fantasmi – le possibilità inespresse, le cicatrici dei conflitti, le voci silenziate, i futuri abbandonati. Quel che poteva esserci, ma non c'è. Il terzo sono le emozioni – sia quelle individuali, diverse per ogni persona, sia quelle collettive, legate a un posto in particolare. Questi elementi sono molto difficili da rappresentare, specie se proviamo a rispecchiarli nello spazio di un'immagine: una fotografia, un dipinto, una mappa. La letteratura, invece, si presta meglio a descriverli. Perché le storie hanno a che fare col tempo, oltre che con lo spazio. E il linguaggio è pieno di significati, fantasmi, emozioni. Scrivere è lasciare una traccia in uno spazio bianco, perché altri possano seguirla. In questo, assomiglia molto al camminare. Camminare scrivendo, scrivere camminando, sono allora gli strumenti più efficaci per restituire la complessità del paesaggio, allo scopo di prendersene cura. Se poi lo si fa insieme, unendo le mani e le gambe, le penne e le scarpe, il risultato è ancor più sorprendente." - Wu Ming 2 per #quivaldifiastra
Post di Sineglossa
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🌄 Il Cilento e le sue #areeinterne : dove la natura incanta e rigenera Ci sono luoghi che sembrano appartenere a un altro tempo, dove la natura incontaminata regna sovrana, l’aria è pura, e l’acqua cristallina del fiume Calore racconta storie di freschezza e vitalità. In questi luoghi, i tramonti non sono semplici fine giornata, ma vere opere d’arte, dipinte con colori che lasciano senza fiato, come quelli che si possono ammirare qui. Vivere nei piccoli paesi del Cilento Interno significa riscoprire il piacere delle cose semplici: il silenzio delle montagne, la serenità dei borghi e la connessione autentica con l’ambiente. È un invito a rallentare, a respirare e a godere di un ritmo di vita più umano. Se cerchi un luogo dove ritrovarti e rigenerarti, le aree interne del Cilento ti aspettano con la loro bellezza e autenticità. Potrebbero essere proprio ciò di cui hai bisogno. #CilentoInterno #Natura #VivereInMontagna #Benessere #Sostenibilità
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✍️Nell'ambito della 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐚 𝐭𝐚𝐩𝐩𝐚 del Festival Delle Radici - che si svolgerà nel Comune di Castelfranci verrà presentato il #questionario per il #progettodiricerca "𝑳𝒆 𝒓𝒂𝒅𝒊𝒄𝒊 𝒊𝒕𝒂𝒍𝒊𝒂𝒏𝒆 𝒏𝒆𝒍 𝒎𝒐𝒏𝒅𝒐"a cura di Giuseppe Sommario dell'Università Cattolica Sacro Cuore di Milano. 📌Questo 𝒔𝒊 𝒄𝒐𝒍𝒍𝒐𝒄𝒂 𝒂𝒍𝒍’𝒊𝒏𝒕𝒆𝒓𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒖𝒏 𝒑𝒆𝒓𝒄𝒐𝒓𝒔𝒐 𝒅𝒊 𝒓𝒊𝒄𝒆𝒓𝒄𝒂 𝒑𝒍𝒖𝒓𝒊𝒆𝒏𝒏𝒂𝒍𝒆 𝒔𝒖𝒍𝒍𝒆 𝒄𝒐𝒎𝒖𝒏𝒊𝒕𝒂̀ 𝒅𝒆𝒓𝒊𝒗𝒂𝒕𝒆 𝒊𝒕𝒂𝒍𝒊𝒂𝒏𝒆 𝒔𝒐𝒔𝒑𝒆𝒔𝒆 𝒕𝒓𝒂 𝒆𝒎𝒊𝒈𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒄𝒂 𝒆 𝒏𝒖𝒐𝒗𝒂 𝒊𝒅𝒆𝒏𝒕𝒊𝒕𝒂̀ (Tutor: Prof. Gabriele Archetti) che l’Università Cattolica del Sacro Cuore, attraverso il Dipartimento di Storia moderna e contemporanea, sta svolgendo dal 2017. 🔍𝑳𝒂 𝒓𝒊𝒄𝒆𝒓𝒄𝒂 𝒊𝒏 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒑𝒓𝒆𝒗𝒆𝒅𝒆 𝒖𝒏𝒂 𝒑𝒓𝒊𝒎𝒂 𝒓𝒊𝒄𝒐𝒈𝒏𝒊𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒈𝒍𝒊 𝒊𝒕𝒂𝒍𝒊𝒂𝒏𝒊 𝒆 𝒅𝒆𝒊 𝒍𝒐𝒓𝒐 𝒅𝒊𝒔𝒄𝒆𝒏𝒅𝒆𝒏𝒕𝒊 che, mantenendo saldo il legame con il luogo d’origine, hanno dato e stanno dando un contributo importante alla costruzione dei luoghi in cui si sono radicati (Americhe, Australia, Europa, Italia Centro-Settentrionale). 🎯𝑰𝒍 𝒑𝒓𝒐𝒈𝒆𝒕𝒕𝒐 potrebbe essere l’inizio di un percorso pluriennale che potrà condurre ad una sorta 𝒅𝒊 𝒃𝒊𝒐𝒈𝒓𝒂𝒇𝒊𝒂 𝒅𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒖𝒏𝒊𝒕𝒂̀ 𝒅𝒊𝒇𝒇𝒖𝒔𝒂, dalla quale emergano storie note o meno note di “paesani” nati in uno dei comuni oggetto della ricerca o italodiscendenti che hanno avuto successo in terra di emigrazione (in vari ambiti), restando sempre italiani nell’anima, sempre legati all’Italia e ai valori che ad essa rimandano. 🪢In particolare, l’indagine si concentrerà 𝒔𝒖𝒍 𝒍𝒆𝒈𝒂𝒎𝒆 𝒇𝒓𝒂 𝒄𝒐𝒎𝒖𝒏𝒊𝒕𝒂̀ 𝒅𝒆𝒓𝒊𝒗𝒂𝒕𝒆 𝒆 𝒕𝒆𝒓𝒓𝒂 𝒅’𝒐𝒓𝒊𝒈𝒊𝒏𝒆, al fine di capire se esistono ancora tratti comuni, se le comunità hanno mantenuto usanze, stili vita della terra d’origine. 📖𝑰 𝒓𝒊𝒔𝒖𝒍𝒕𝒂𝒕𝒊 𝒇𝒊𝒏𝒂𝒍𝒊 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒔𝒕𝒖𝒅𝒊𝒐 confluiranno: 1) in un report; 2) in un video frutto del montaggio di alcuni brani delle video-interviste svolte sul campo o da remoto. Il tutto sarà comunicato, commentato e discusso in tavole rotonde, seminari e convegni. ℹ️ 𝑴𝒂 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒐𝒍𝒐...𝒗𝒖𝒐𝒊 𝒔𝒂𝒑𝒆𝒓𝒏𝒆 𝒅𝒊 𝒑𝒊𝒖̀? 𝑯𝒂𝒊 𝒖𝒏𝒂 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 𝒅𝒂 𝒓𝒂𝒄𝒄𝒐𝒏𝒕𝒂𝒓𝒆? 🔔Allora non perdere la tappa di #Castelfranci 📩Oppure invia una mail a: info@festivaldelleradici.com 💘Seguile altre tappe su https://lnkd.in/e2pFi37K 🏡E ricorda: "𝑨𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒆𝒊 𝒂 𝒄𝒂𝒔𝒂, 𝒔𝒆𝒏𝒕𝒊𝒕𝒊 𝒂 𝒄𝒂𝒔𝒂"
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Mare o montagna? E se le #vacanze migliori per i #piccoli fossero a casa? Domanda forse paradossale. Ne parla la pedagogista e formatrice Giovanna Giacomini Grazie per questo super pezzo Paola Molteni! Articolo completo ➡ https://lnkd.in/dimqthvn EGcom Ufficio Stampa e Comunicazione #ufficiostampa #comunicazione #rassegnastampa #scuolefelici
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E' uscito il mio nuovo pezzo per Elle Decor Guardarsi intorno e ascoltare, perché c’è sempre qualcuno che ha qualcosa da insegnarci. Cercare maestri esperti da cui poter apprendere; predisporsi a ricevere con umiltà, onorando gli strumenti preziosi che ci possono trasmettere. Permettere con pazienza alle proprie mani di interiorizzare le metodologie costruttive, attraverso la disciplina e la ripetizione dei gesti, ritrovando un ritmo di lavoro naturale in cui possano essere vissute con pienezza e soddisfazione tutte le tappe del processo. Osservare e conoscere nel loro ambiente le risorse naturali che utilizzeremo come materiale da costruzione, considerarle una fonte di ispirazione rispettandone le forme e assecondandone il comportamento. Prediligere la cura dei dettagli, che tanto spesso viene tralasciata ma che fa davvero la differenza. https://lnkd.in/dq5qKsmJ
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Risorse di valore dalle quali attingere: la #newsletter di Italia Che Cambia. 👉🏼 Ecco il link per riceverla https://bit.ly/4ic3V9o #cambiamento #ItaliacheCambia
C'È UN'ITALIA NASCOSTA, CHE È PROPRIO DAPPERTUTTO! Dalla nostra ultima #newsletter: 👉🏼 Iscriviti qui per riceverla https://bit.ly/4ic3V9o 150mila chilometri... "Se si considera tutta la rete escursionistica dei #sentieri si parla di 150mila chilometri". Ce lo spiega Alessio Piccioli, responsabile CAI intervistato dal nostro Francesco Bevilacqua. Ovunque, proprio vicino a casa nostra, ci sono sentieri, sentieri che in molti percorrono, sentieri che potremmo percorrere, sentieri che ci portano a riscoprire il contatto con la terra, con gli spazi, i sapori, gli odori, i climi, le genti. E intorno a questi sentieri, a questi tratti di mondo che troppo spesso non vediamo, nascono storie, storie di #cambiamento, storie di resistenza, di riscoperta, di micro-economia, di #agricoltura, di arte, di relazioni, di restanza e ritornanza. Storie come quella de La Robbia, un laboratorio di tinture naturali sorto in provincia di Nuoro che unisce tradizione e approccio innovativo ed ecologico utilizzando piante locali e valorizzando antiche tecniche. O storie come quella di Samuele Scola di Naturalmente Scola che ci spiega come fare agricoltura non significhi solo coltivare un pezzo di #terra, ma anche affrontare una serie di problematiche impreviste che si inseriscono tra gli ortaggi e la produzione di birra, olio. "Cambia todo cambia", cantava Mercedes Sosa e a noi non resta che scegliere - ogni giorno - se vogliamo cambiare o essere cambiati. Buona scelta, Daniel Tarozzi
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Selezionati dalla redazione due eventi artistici collettivi che aprono la mente e il cuore alla #biodiversità e alla #natura... #arteeambiente #arteecultura #greenplanner
Appuntamenti estivi di arte e natura, tra Milano e Genova
greenplanner.it
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A proposito di stereotipi, di visoni urbanocentriche dei territori di margine, di narrazioni e contronarrazioni ad uso politico, della "geoclasse" di Piketty, che prova a fotografare le nuove disuguaglianze territoriali e sociali con la lente della dicotomia città/campagna. Scrive Mauro Varotto: "Le montagne di mezzo devono liberarsi degli stereotipi e delle semplificazioni che hanno omologato l’immaginario turistico, trasformando tante fenomenologie montane in una immagine unica. Tutto ciò in assenza di contrappesi e contromisure, induce presto ad adeguare la realtà alle aspettative: il territorio montano si conforma all’immagine di sè, insegue lo stereotipo sullo stesso terreno, alimenta la messinscena di una dimensione artefatta e teatralizzata dell’ambiente e delle comunità alpine a cui le comunità si adeguano in nome dell’unico modello economico possibile, ma non sostenibile”. Possiamo sostituire il concetto di montagna con il concetto di territorio marginale, o con tanti altri concetti legati alle persone o alla società, temi di genere, di identità, insomma, vale per tutti gli stereotipi. Territori di una complessità pazzesca, dove i legami sono invisibili (e trasparenti), dove esistono milioni di colori, dove tutto è sfumatura, dove il bello si staglia evidente così come il brutto, territori abitati, dove si può essere se stessi in purezza (ma questo vale per tanti piccoli paesi compreso il mio), dove si è quello che si è, non solo quello che si è sempre stati o ciò che si deve essere (le biografie di cui spesso parla Giovanni Teneggi). Dove niente è come sembra perchè non è un territorio geografico ma un territorio di reti, e non finisce dove finisce la strada – ovvero dalle nostre parti dove inizia il massiccio dell’Adamello - ma è molto più esteso perchè viaggia nel tempo, nella memoria, fino alla pianura, fino alla città, e ci arriva molto più velocemente (e a orari inimmaginabili per una abitudine urbana) rispetto alla velocità del tragitto contrario. Insomma, l'estate ha portato qualche altra riflessione alla Casa del Parco Adamello, vi aspettiamo nelle prossime settimane per i tanti eventi dell'autunno in calendario. Avanzi - Sostenibilità per Azioni
Liberarsi dagli stereotipi - Casa del Parco Adamello
https://casadelparcoadamello.it
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Cosa fare nei ponti del 25 aprile e 1 maggio? 🧐 La rubrica dedicata agli appuntamenti culturali in Trentino-Alto Adige ti darà tanti spunti da segnare subito in agenda 😉 Scorri e scopri i nostri consigli! Hai altri eventi o mostre che secondo te sono davvero imperdibili? Scrivili nei commenti qui sotto 💬 #afroditelo #sharalamore #sharalacultura #cultura #concerto #musica #aprile #fiemme #visitfiemme #trentinocultura #visittrentino #visitaltoadige #trentinoaltoadige
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Un territorio può essere studiato sia dal punto di vista quantitativo e matematico, che soggettivo. Come percepiamo i luoghi? Quali sentimenti ci muove? Quali significati gli attribuiamo? Domande che guidano la geografia umanista, le ricerche di studiosi come Dardel e Lowenthal, o l'introduzione del concetto di topofilia di Yi-Fu Tuan. Che riflettere sulle emozioni che un certo paesaggio suscita sia un modo per conoscere lo spazio, è un fatto noto. Ma se questo diventasse anche un metodo per educare giovani e giovanissimi all’esercizio di alcune competenze chiave di cittadinanza attiva, come la cura del territorio, del patrimonio ambientale e culturale e della comunità? È l'obiettivo della sperimentazione svolta nel corso del progetto #Nonturismo ad #Arcevia con gli e le studenti della scuola media. Il risultato è la metodologia #Nonturismoforkids, sviluppata con l'associazione di didattica della storia #clio92. 👉 Scarica #Nonturismo for kids: https://lnkd.in/dkP8E-N8 👉 Scopri l’itinerario “Geografie sentimentali” della guida 𝑨𝒓𝒄𝒆𝒗𝒊𝒂. 𝑫𝒆𝒗𝒊𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒊𝒏𝒆𝒅𝒊𝒕𝒆 𝒓𝒂𝒄𝒄𝒐𝒏𝒕𝒂𝒕𝒆 𝒅𝒂𝒈𝒍𝒊 𝒂𝒃𝒊𝒕𝒂𝒏𝒕𝒊 (Nonturismo, Ediciclo Editore ) scritto dagli e dalle studenti della scuola media di Arcevia attraverso la metodologia #nonturismoforkids, con il contributo di Fondazione Cariverona
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Mentre la Città Eterna si prepara per il Giubileo 2025, entriamo nella città natale del nostro Direttore Generale per scoprire perché un senso di apprensione aleggia su Roma come una nuvola scura sopra la Basilica di San Pietro. Mentre l'Anno Santo tradizionalmente simboleggia rinnovamento e celebrazione per la Chiesa Cattolica, per molti romani preannuncia un'intensificazione della crisi del turismo di massa che affligge la città da anni. Il Giubileo dovrebbe attirare altri 35 milioni di pellegrini a Roma, una città già piegata sotto il peso del turismo di massa. Mentre pubblicamente ottimisti, i funzionari della città privatamente esprimono preoccupazioni sulla gestione dell'afflusso. "Vogliamo onorare il significato religioso del Giubileo, ma non possiamo ignorare le sfide molto reali che pone alla nostra città," ammette un urbanista che ha voluto rimanere anonimo. Per affrontare queste preoccupazioni, Roma sta considerando diverse misure: 1. Limiti ai visitatori: Limitare gli ingressi giornalieri alle principali attrazioni. 2. Strategie di dispersione: Promuovere siti religiosi meno conosciuti per distribuire le folle. 3. Soluzioni tecnologiche: Implementare tecnologie smart city per la gestione delle folle. 4. Iniziative di turismo sostenibile: Incoraggiare soggiorni più lunghi e pratiche di turismo responsabile. 5. Protezioni per i residenti: Rafforzare le regolamentazioni sugli affitti a breve termine e sui comportamenti dei turisti. Mentre il conto alla rovescia per l'Anno Santo procede, la mancanza di giubilo di Roma serve come un forte promemoria delle complesse realtà che affrontano le destinazioni popolari nell'era del turismo di massa - anche quando quel turismo è guidato dalla fede. Se stai pianificando un viaggio a Roma ma non vuoi essere intrappolato nella folla, sei fortunato, perché abbiamo chiesto alla nostra nativa della Città Eterna e Direttore Generale, Valeria Silvestri, i suoi 5 consigli su cosa fare quando sei a Roma... Fai come fanno i romani: 1. A dispetto di quello che si può pensare, il baretto della metro Colosseo non è "turistico", ha ottimi panini al giusto prezzo. 2. Per quanto ormai i “nasoni” siano stati decimati per far posto ai distributori (che non sprecano l’acqua e puoi anche averla frizzante!), in giro ancora se ne trovano; ricordate quindi di tappare il buco sotto quando davanti non c'è nessuno, se no rischiate di fargli/le la doccia! 3. L'unico tratto della metro con le due direzioni non comunicanti è la B Termini-Laurentina: quindi se una banchina è troppo affollata, prendete la metro contraria e spostatevi qualche fermata prima. 4. A largo di Torre Argentina c'è la colonia felina più prestigiosa del mondo. 5. Vale la pena perdersi per le viuzze del centro perché Roma riserva sempre qualche sorpresa. Sources: La Repubblica, CNN, Forbes, Vatican City State, 🆚️ Valeria Silvestri
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