Post di Sophie Taglialegne

💼 Nel tessuto economico del Nord Est italiano, l'espansione attraverso acquisizioni sta definendo una nuova epoca per il capitalismo familiare. 🚀 Una nuova fase di sviluppo che ha trovato il suo apice nel post pandemia, con un aumento del 70% delle operazioni di M&A da parte di imprese familiari negli ultimi 4 anni. 🤝 Allo stesso tempo, l'attività dei fondi di private equity si sta specializzando nella creazione di piattaforme e poli industriali, spesso in collaborazione con le stesse aziende familiari. 👥 Il 37% delle operazioni M&A nel Nord Est vede protagoniste le stesse aziende locali come acquirenti, dimostrando una solida presenza nei movimenti di mercato. 💰 Questa nuova ondata di acquisizioni rappresenta un'evoluzione del capitalismo familiare del territorio, con le imprese che puntano a una maggiore integrazione verticale e dimensioni più grandi. 📰 #M&A #NordEst #CapitalismoFamiliare #Acquisizioni

💼 Nel Nord Est, le aziende familiari stanno guidando un'ondata di acquisizioni nel post pandemia, con un +70% di operazioni M&A negli ultimi 4 anni. 🚀 🤝 Allo stesso tempo, i fondi di private equity creano poli industriali in collaborazione con le stesse imprese familiari.

Nel tessuto economico del Nord Est italiano, l'espansione attraverso acquisizioni sta definendo una nuova epoca per il capitalismo familiare. Una nuova fase di sviluppo per il territorio che ha trovato il suo apice proprio nel post pandemia, negli ultimi quattro, infatti, la corsa dell’impresa a matrice familiare ha mostrato una forte accelerazione L'articolo di Roberta Paolini

Studio molto interessante. La crescita per vie esterne è parte di una strategia di crescita più ampia che porta al consolidamento di alcuni cluster importanti. Per la crescita all'estero, sia per via interna che esterna, è bene essere affiancati da partner con esperienza per ridurre i rischi e massimizzare il ritorno dell'investimento.

Piccolo non è bello: è' molto interessante questo commento di Domenico Capone, Capo del Wealth Management di UBS e Professore alla LUISS, sul trend in corso in materia di accorpamento delle aziende familiari. Scrive Capone: "#Vendere un'azienda di per sè non è certo disdicevole, l'importante è non trovarsi nella situazione in cui vendere diventi una necessità. Il #capitalismoitaliano è caratterizzato da realtà giovani (molte di loro al primo passaggio generazionale) e piccole (rispetto alla media europea).La #scelta da compiere è se diventare un ecosistema imprenditoriale che favorisce la propria crescita o accettare di diventare il target per la crescita di qualcun altro." Anche nella esperienza di Marco Polo Advisor questa è oggi la scelta che si pone a gran parte delle imprese familari, sviluppare una corsa in proprio aprendosi a capitali di terzi, o accettare una prospettiva di integrazione in gruppi più grandi. Piccolo non è bello. #mergersandacquisitions #corporatefinance

I recenti annunci di operazioni di cessione di alcuni grandi gruppi italiani hanno dato vita ad un acceso dibattito sulle ragioni ultime di queste cessioni e su possibili campanelli di allarme. Il commento più diffuso è che queste cessioni siano dovute alla incapacità/impossibilità per le #impreseitaliane di #crescere a sufficienza per poter competere all'interno del mercato globale. A tale lettura sono collegati una serie di dati rilevanti, tra cui per esempio che: - solo 306 imprese italiane raggiungono 1 miliardo di fatturato; - di queste, ben 136 sono controllate dall'estero; - le prime 10 imprese tedesche fatturano quanto tutte le 306 imprese "miliardarie" italiane; - le prime 3 imprese italiane sono a controllo pubblico. Condivido in generale la rilevanza di queste analisi, ma credo che il punto vero sia un altro. Più che concentrarci sulle #conseguenze del limite dimensionale delle imprese italiane, che mi pare siano evidenti e sotto gli occhi di tutti, varrebbe la pena analizzarne le #cause. E tra le cause principali c'è certamente la mancanza di un modello di c.d. #ImpresaFamiliareAperta. Aperta a #investimenti, a nuove #partnership, a #managerialità e #cultura. Manca largamente nella nostra mentalità imprenditoriale ma soprattutto manca nel #tessutonormativo e nella #politicaindustriale del nostro Paese. La #longevitàaziendale deriva da un mix di tanti fattori tra cui visione imprenditoriale, regole chiare di buona governance, capacità di pianificare per tempo i passaggi generazionali, apertura tempestiva a nuovi soci e a nuove risorse. Prevale invece, evidentemente, una ossessione per il #controllo, che anzicchè tutelare e difendere le nostre imprese le condanna a soccombere. Ci si aspettava che nel tempo la proprietà delle aziende familiari si frammentasse col seguire delle #generazioni. Al contrario, i dati dicono che si è piuttosto assistito ad una concentrazione della proprietà, con conseguenze deleterie. #Vendere un'azienda di per sè non è certo disdicevole, l'importante è non trovarsi nella situazione in cui vendere diventi una necessità. Il #capitalismoitaliano è caratterizzato da realtà giovani (molte di loro al primo passaggio generazionale) e piccole (rispetto alla media europea). La #scelta da compiere è se diventare un ecosistema imprenditoriale che favorisce la propria crescita o accettare di diventare il target per la crescita di qualcun altro.

Ieri siamo stati ospiti di Nana Bianca a Firenze con Matteo Mirabella e Diana Hutuleac per un workshop sui processi di vendita B2B. Abbiamo raccontato la nostra esperienza di crescita degli ultimi due anni, mettendo focus sui 3 pilastri dello sviluppo business: - La costruzione del Revenue Team - La creazione di un processo di vendita B2B replicabile e performante - La validazione e lo scaling dei canali di acquisizione È stato bellissimo ascoltare anche il punto di vista di Diana, forte anche nel public speaking, che in un solo anno è passata da BDR ad Account Executive, chiudendo decine e decine di contratti negli ultimi mesi. Il focus dei Founder sulle vendite, nel B2B, fa tutta la differenza del mondo. È il primo step da risolvere per preparare la scalata e l'eventuale exit. Grazie mille a Serle Siliani e Giovanni Leoni, ci vediamo prestissimo!! 🚀 #firenze #nanabianca #startup

Strategia. Focus sulle società non quotate. La boutique d’affari guarda anche alle imprese con stress finanziario. I rischi dei tassi e della frenata economica

Il partner inatteso Le “alleanze inaspettate” rappresentano una forma di adattamento alle crescenti esigenze del mercato. In un mondo in rapida evoluzione, le aziende devono essere in grado di innovare rapidamente e adattarsi ai cambiamenti nelle preferenze dei consumatori, nella tecnologia e nell’ambiente normativo. Le “alleanze inaspettate” offrono un modo flessibile e dinamico per le imprese di rimanere competitive e di anticipare le tendenze del mercato. #alleanze #business #reti #imprese https://lnkd.in/dF7ieDeB

JAKALA, azienda europea data-driven fondata a Milano, rafforzata dall'integrazione di FFW nel Gruppo e da altre acquisizioni strategiche in Europa, punta a diventare un punto di riferimento estendendo il suo impatto oltre i confini nazionali. Nel corso del 2023, JAKALA ha messo a segno una performance di crescita a doppia cifra che ha portato i ricavi globali a raggiungere i 520 milioni di euro. Inoltre, la diversificazione geografica si è ampliata, con quasi il 50% dei ricavi provenienti dall'estero. 🎤 Stefano Pedron, Global CEO, dichiara: "Il nostro continuo sviluppo è il risultato di un impegno collettivo in tutte le Regioni, che consolida il nostro comune impegno a promuovere la collaborazione, l'efficienza e l'innovazione su scala globale". 🎤 Enrico Bazzi, Head of JAKALA Italy, continua: "Ho assistito alla nascita di questa realtà accanto a Matteo de Brabant. Eravamo solo in quattro e ora ci siamo organizzati per raggiungere l'eccellenza nel digitale. La nostra missione è aiutare le aziende ad accelerare l'adozione dei dati e dell'intelligenza artificiale, generando un impatto positivo sul business dei clienti, sulle persone e le organizzazioni". 🎤 Paolo Pedersoli, Head of Global Development spiega: "Together to Get There è una narrazione di collaborazione e di determinazione che posiziona l'azienda come pioniera nel panorama della data literacy. È l'approccio di un'azienda che ha scelto di lavorare al fianco dei propri clienti per raggiungere obiettivi su scala globale". #business #imprese #investimenti