Via libera dopo la pubblicazione del Dl 155/2024 in «Gazzetta Ufficiale» alla sanatoria speciale 2018/2022 riservata ai soggetti che aderiranno al concordato preventivo biennale (Cpb) per il biennio 2024/2025 (er cui si fa sempre più serrato il pressing dei professionisti per una proroga della scadenza del 31 ottobre nel tentativo di scardinare il muro dell’assoluta chiusura manifestata nei giorni scorsi), anche nell’ipotesi in cui costoro si trovassero in una delle condizioni specifiche di esclusione Isa previste per la pandemia Covid per gli anni 2020/2021 e anche laddove, per una qualunque delle annualità interessate dalla sanatoria, abbiano dichiarato l’esclusione dagli Isa per effetto della sussistenza di una delle situazioni che caratterizza il periodo di non normale svolgimento dell’attività. Si allarga così non di poco la platea dei soggetti ammessi al ravvedimento speciale (che però, lo si ribadisce, non ha nulla a che vedere con il vero e proprio ravvedimento). L’accesso alla sanatoria dei periodi d’imposta dal 2018 al 2022, presuppone il fatto che i potenziali fruitori abbiano «applicato gli indici sintetici di affidabilità fiscale» sulle annualità interessate.
Post di Spiga Paolo
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