“RAI2 e il flop dei nuovi programmi....”
E’ il titolo dell’articolo di Domenica 20 ottobre del Corsera, che fa riferimento al flop (1% di share), del programma L’altra Italia affidato ad Antonino Monteleone. Al quale si aggiungono sempre su Raidue i flop di Binario (2,3%) e quello di Se mi lasci non vale (1,8%).
L’articolo in questione fa un bilancio degli ascolti della fascia prime-time in questo inizio di stagione: “Raiuno cresce di mezzo punto di share a ottobre rispetto allo scorso anno con una media di prime time del 22,6%”,.... ”Raitre raccoglie nella prima serata poco più del 5% mentre Raidue affonda al 3,6% sotto la soglia psicologica del 4%”.
Va subito sottolineato che gli ascolti della fascia prime-time (20.30-22.30) non sono un indicatore dell’andamento dei programmi di prima serata. Gli ascolti della fascia sono infatti una media tra i programmi del cosiddetto Access Prime Time (20.30 -21.30 circa) e la parte iniziale dei programmi di prima serata.
Così per Raiuno è evidente che il merito della crescita va attribuito soprattutto al programma di access Affari Tuoi che la conduzione di Stefano De Martino ha rivitalizzato (ascolti con oltre 5 milioni di spettatori e il 26% di share). Un risultato che compensa un avvio deludente, nella prima parte della stagione, delle fiction di Raiuno che, fino all’arrivo dell’inossidabile Don Matteo (28%), hanno performato tra il 13 e 16% di share.
L’intrattenimento affidato ai longevi Tale quale show (14^ edizione) e Ballando con le stelle (19^ edizione) ha confermato più o meno gli ascolti dell’anno scorso.
Quindi il vero asso nella manica è stato finora Stefano de Martino che non solo ha oscurato il debutto di Amadeus e del suo Chissà chi è, ma ha messo all’angolo anche lo storico competitor Striscia la Notizia.
Per quanto riguarda Raidue e Raitre i dati segnalano un significativo declino di entrambe le reti. Per Raitre il calo di ascolti è meno evidente perchè il programma di access Un posto al sole, nei giorni feriali, contribuisce con il suo 8% ad alzare la media della fascia prime-time. Il declino di Raitre trova un alibi nell’esodo verso altre reti di conduttori e programmi fortemente “identitari”. Ritroviamo una rete destrutturata nella sua storica identità editoriale che non trova una nuova progettualità, ma si affida a innesti ibridanti con formule televisive e conduttori molto disomogenei (De Girolamo, Chiambretti, Giletti, Gomez).
Per Raidue la crisi della fascia prime-time è più evidente perchè sono deboli sia l’access (Tg2Post) sia i nuovi programmi. Il progressivo declino delle due reti Rai, è preoccupante perchè corrisponde a una crescita delle altre reti generaliste e non (da La7 alla Nove).
Ci si chiede se questa situazione critica sia dovuta alle difficoltà di transizione dal vecchio modello organizzativo con le Direzioni di Rete a quello attuale con le Direzioni per genere, o alla progressiva uscita di quegli “uomini di prodotto” che in passato hanno illuminato i palinsesti.