In effetti , solo in poche città come ad esempio Messina ,sono state rispettate le fasce di garanzia . Organizzare uno sciopero senza rispetto delle fasce di garanzia , è vergognoso nei confronti di quei cittadini che pagano i biglietti e /o sono abbonati Invito il Governo , nella negoziazione del contratto a prevedere innanzitutto un incremento cuneo fiscale al 14% per ulteriori cento euro in più sullo stipendio. Organizzazione dell'orario di lavoro 7.12 con corresponsione di un buono pasto al giorno, compresi eventuali turni notturni Concordare con le aziende di trasporto l'erogazione di abbonamenti annuali al prezzo di cinquanta euro. Un obiettivo che deve essere perseguito in tutte le aziende di trasporto locale Infine ,il Ministero dei trasporti ,potrebbe invitare Itabus di Italo treno a stipulare nelle città capoluogo una convenzione con Itabus per avviare collegamenti urbani nelle città capoluogo Invito inoltre le Organizzazioni sindacali a non organizzare più scioperi senza il rispetto delle fasce di garanzia , inaccettabile SN( SOCIO SOSTENITORE FI)
Post di Stefano Notti
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🟥 VERSO LA MOBILITAZIONE DAL 17 AL 23 GIUGNO DI TUTTI I LAVORATORI E LE LAVORATRICI PORTUALI ⛴ Una settimana di mobilitazione dal 17 al 23 giugno di tutte le lavoratrici ed i lavoratori dei Porti se non si arriverà ad una vera svolta della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale, a partire dall’incontro del prossimo 6 giugno. Le associazioni datoriali del settore stanno decidendo di svalorizzare lo straordinario impegno dei lavoratori dei porti che, anche durante la pandemia, hanno garantito l’approvvigionamento delle merci al Paese, non riconoscendogli il giusto recupero economico dei salari che, negli ultimi anni, sono stati fortemente erosi dall’inflazione. Per saperne di più leggi il comunicato della FILT CGIL Nazionale ➡ https://lnkd.in/eHXq7Kes #filt #cgil #trasporti #porti #ccnl #inflazione
Porti: verso mobilitazione in tutti gli scali italiani dal 17 al 23 giugno
filtcgil.it
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Sciopero 29 novembre: possibile precettazione parziale La #CommissioneDiGaranzia per gli scioperi ha richiesto formalmente al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, di limitare la durata dello sciopero previsto per il 29 novembre a sole 4 ore. L’appello è stato presentato attraverso una missiva ufficiale, evidenziando la necessità di garantire un equilibrio tra il diritto allo sciopero e la tutela dei servizi essenziali. Questa richiesta di precettazione parziale nasce per mitigare l’impatto dell’agitazione sulle fasce orarie più critiche per i cittadini e per il regolare funzionamento dei servizi di #TrasportoPubblico. Un tema particolarmente delicato che mette in evidenza la sfida tra la libertà sindacale e le esigenze della collettività. Resta da vedere quale sarà la risposta del governo a questa istanza. Intanto, il dibattito intorno allo sciopero si fa sempre più acceso, coinvolgendo non solo i lavoratori del settore ma anche gli utenti che ogni giorno utilizzano i mezzi pubblici. 📌 Per approfondire i dettagli: 👉 https://lnkd.in/dd5Dp4mA Ritieni che la precettazione sia una soluzione efficace in questi casi? Parliamone nei commenti! 💬 #Sciopero #Trasporti #ServiziEssenziali
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Strane le sorti dei #consumatori italiani. Tutelati dai lavoratori che scioperano per difendere salari e diritti, ma non dalle aziende che tagliano servizi ritenuti essenziali. Succede in TIM che da mesi nega la propria assistenza a circa 3 clienti su 4 perché ha deciso di non rispondere più al 70% delle chiamate rivolte al servizio customer. A pagarne il prezzo non solo la clientela, ma anche e soprattutto le lavoratrici e i lavoratori dei #callcenter in appalto: sanzionati mesi fa dalla Commissione di garanzia sugli scioperi, colpiti oggi dal taglio dei volumi. Se un’azienda crede di poter agire impunemente così è perché riceve un messaggio chiaro: ‘Tu sei libera di risparmiare milioni di euro tagliando servizi e stipendi. I lavoratori no, non sono liberi nemmeno di protestare’. Complice di questo messaggio è il #governo che dal 26 marzo scorso, malgrado la mobilitazione e le sollecitazioni ad aggiornare il tavolo di confronto sull’intero comparto, sceglie di non fare nulla.
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Lo sciopero generale del 29 novembre 2024 contro la manovra Meloni fotografa perfettamente come il diritto di sciopero stia subendo una progressiva erosione. Non è retorica, ma cronaca: la Commissione di garanzia ha imposto una riduzione da otto a quattro ore per il trasporto passeggeri, ha chiesto la revoca totale nel trasporto ferroviario, nella sanità e per il personale del ministero della Giustizia. Il paradosso è che lo sciopero generale, per sua natura, dovrebbe godere di una disciplina speciale con procedure di vantaggio rispetto agli scioperi settoriali. Invece assistiamo a un doppio binario: da un lato le norme speciali che lo tutelano, dall'altro una serie di limitazioni concrete che ne riducono l'efficacia. I fatti parlano chiaro: per scioperare nei servizi pubblici essenziali oggi servono più passaggi burocratici, più autorizzazioni, più cavilli da rispettare. Quando un'azienda chiude, quando non vengono rinnovati i contratti nazionali, quando gli stipendi non vengono pagati, i lavoratori si trovano davanti a una giungla di vincoli che rende sempre più complesso l'esercizio di un diritto costituzionale. Non solo: mentre i lavoratori perdono una giornata di stipendio per protestare, il meccanismo delle precettazioni viene utilizzato con frequenza crescente. La stessa Commissione di garanzia, nata per garantire l'equilibrio tra diritto di sciopero e servizi essenziali, viene accusata dai sindacati di "obbedire ai diktat" politici, come denunciano i segretari Landini e Bombardieri. La domanda è semplice: può un diritto costituzionale essere progressivamente svuotato attraverso vincoli amministrativi e burocratici sempre più stringenti? I numeri e i fatti ci dicono che è esattamente quello che sta accadendo. #LaSveglia per La Notizia
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Qui di seguito le motivazioni del sindacato AL Cobas che ha proclamato lo sciopero dei mezzi pubblici di trasporto di venerdi prossimo. Non le commentiamo perché purtroppo parlano molto chiaramente da sole mentre il legislatore e soprattutto la triplice sindacale, che almeno è...
Sciopero dei mezzi pubblici: è eccessivo il potere concesso ai quattro gatti del sindacato AL Cobas - ItaliaOggi.it
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🔴⚙️ PERCHÉ INCROCIARE LE BRACCIA E SCENDERE IN PIAZZA VENERDÍ 29 NOVEMBRE CON LA CGIL & LA UIL ➡️ Dopo anni di inflazione alle stelle (per tutt3) e extraprofitti (per pochissimi & ricchissimi) l’economia è ferma. Vanno male intere filiere produttive come automotive, elettrodomestico e telecomunicazioni nei metalmeccanici con delocalizzazioni e chiusure. Gli aumenti salariali sono al palo e i servizi pubblici senza risorse. 🧐 Il Governo Meloni con la manovra 2025 peggiorerà una situazione già pessima: zero investimenti nelle politiche industriali per difendere occupazione e produttività e solo tagli per la spesa nei servizi con la mazzata finale a scuola e sanità pubbliche, già malmesse. Intanto pagano sempre gli stessi: lavorator3 e pensionat3, senza prendere i soldi dove ci sono come rendite finanziarie, extraprofitti e grandi patrimoni. ➡️ Con lo sciopero generale di venerdì 29 novembre vogliamo mettere al centro il lavoro per sostenere i rinnovi dei contratti: recuperare il potere d'acquisto e meno lavoro povero e precario! 👉 Nei prossimi giorni approfondiremo tutte le ragioni di questo sciopero. Stai con chi lotta per i tuoi diritti: seguici sui social e iscriviti alla FIOM!
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La faccenda del trasporto non riguarda solamente l'Ast ma anche le pluri-micro-imprese che si occupano del traporto locale nei vari comuni: è evidente che i margini di manovra che perdurano da 30 anni nel bilancio regionale non ci sono più.
Ast, l'incognita personale sul bando per i privati: il vertice decisivo
https://livesicilia.it
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Nuova atroce strage di lavoratori sull'Appennino bolognese, tutti lavoratori in subappalto. Il copione è sempre lo stesso da decenni. Le aziende, anche quelle grandi come Enel, riducono i lavoratori non rimpiazzando quelli che vanno (faticosamente) in pensione. E tagliano fortemente sul costo del lavoro: la voce più grande di questo risparmio è quella sulla manutenzione. Per farla serve personale qualificato. Essa viene esternalizzata a ditte in appalto o in sub appalto. Il guadagno - per i grandi - è duplice: riduzione dei costi e deresponsabilizzazione totale degli esiti. La gran parte delle ditte in appalto che effettuano manutenzione sono quanto di più precario esiste nel già disastrato mondo del lavoro odierno. Lo abbiamo imparato a Brandizza, lo scopriremo ora per Suviana. (...) Bisogna cambiare totalmente questo sistema. L'inarrestabile striscia di sangue sul lavoro è figlia della trentennale deregulation liberista. E' facile trovare qualcuno che sia disposto a tutto pur di lavorare. Allora lo si sfrutta senza rispettare alcun diritto, e con una paga da fame. Magari promettendogli soldi fuori busta in cambio di straordinari pesantissimi. Se la colpa di una situazione ormai incancrenita è anche dei governi di centrosinistra, dalla 'riforma' Treu al Jobsact renziano, il governo Meloni poi sta peggiorando la situazione , la modifica al codice degli appalti di Salvini ha fatto tornare il settore edile (privato) alla giungla più totale." Massimo Franchi "Precarietà: non c'è diga che tenga"
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