Post di Stefano Pasqualetto

Quante volte ci viene detto “abbiamo sempre fatto così”? Ogni volta che mi viene detto, penso: e se cambiassimo - hic et nunc - sarebbe così tanto grave? Questo approccio, molto spesso, è una manifestazione dell’ageismo. L’ageismo non solo danneggia le persone, ma anche le aziende che perdono l'opportunità di sfruttare al meglio il talento disponibile. L'età è solo un numero, ma troppo spesso porta con sé bias e pregiudizi che limitano le opportunità e il potenziale delle persone. È importante sfidare questi stereotipi e creare un ambiente che valorizzi l'esperienza e la diversità generazionale. L'esperienza delle figure senior può offrire preziosi insegnamenti e mentorship alle figure junior, mentre queste ultime portano nuova energia, prospettive fresche e competenze indispensabili per l'evoluzione delle aziende. Come si può superare l’ageismo? Creando spazi di lavoro che valorizzino la diversità generazionale, promuovendo il mentoring intergenerazionale e incoraggiando il rispetto reciproco e la collaborazione tra colleghi e colleghe di tutte le fasce d'età. È importante - e molto stimolante - che il talento venga riconosciuto, indipendentemente dall'età. 💜

💥 #Generazioni a confronto in azienda: Passato e Presente creano Futuro. . . . Per la prima volta nelle #aziende convivono ormai almeno quattro generazioni. Questa convivenza, se non gestita al meglio, risulta spesso difficile a causa di vari fattori come differenze di esperienza, di atteggiamenti lavorativi e stili di comunicazione. ❓ Ma quindi la multigenerazionalità causa solo problemi all’azienda? Studi mostrano che ci sono in realtà dei vantaggi portati dal trasferimento intergenerazionale di competenze. La multigenerazionalità infatti: ✅ crea legami ed elimina stereotipi generazionali; ✅ migliora l’apprendimento reciproco; ✅ riduce l’ansia sociale. Il distacco generazionale, spesso accompagnato da stereotipi negativi, è uno degli elementi che verrebbero migliorati dal trasferimento delle competenze. La comunicazione tra vecchie e nuove generazioni migliorerebbe il dialogo reciproco e l’apprendimento. Inoltre, verrebbe stimolata la partecipazione alla vita sociale con conseguente riduzione dell’ansia sociale. ❓ Ma come possono realmente collaborare tra loro vecchie e nuove generazioni? Ci sono varie strategie per raggiungere questo obiettivo, tra cui: ✅ promuovere la diversità e l’inclusione; ✅ valorizzare il talento multigenerazionale; ✅ creare un ambiente flessibile e accogliente. Ciò significa che le aziende, oltre a lavorare sull’abbattimento dei pregiudizi legati all'età (#bias generazionali e #ageismo), devono puntare sulle differenze individuali: l’obiettivo è creare un ambiente in cui ogni individuo sia rispettato per ciò che è, valorizzando competenze ed esperienze di ogni risorsa, così da favorire la crescita professionale di tutt*. Questo in uno spazio di lavoro flessibile e accogliente, che soddisfi le esigenze di ognun* e favorisca l’apprendimento reciproco tra generazioni. Il passaggio generazionale è quindi un’occasione da sfruttare. Un’azienda che prospera è infatti come un albero nel quale tutte le componenti collaborano e comunicano: #Rami e #Radici, come nuove e vecchie generazioni, si aprono allo scambio, si sorreggono a vicenda e generano vantaggio e competitività. Per far questo è necessario pianificare questa collaborazione con cura, anche attraverso una consulenza esterna capace di dare il giusto sguardo e i migliori strumenti. . . . Se vuoi una mano per fare del tuo passaggio generazionale un’opportunità di crescita, contattaci per un primo incontro consulenziale conoscitivo. Scrivi a info@performare.eu o tel a 0648906884 int.1

Aziende che cercano talenti, senza il talento per gestirli “Trattenere” i talenti è un concetto sbagliato alla radice, tanto più se le aziende non sono in grado di riconoscerli quando li hanno a disposizione: si può essere un talento a ogni età? Ne parliamo con tre esperti di risorse umane Un interessante articolo di Stefania Zolotti su Senza Filtro “Fare un bel respiro per cercare di non farsi anestetizzare dalla parola più stressata dalle aziende negli ultimi anni: #talento. Un modo c’è: cambiare punto di osservazione, soprattutto spostare l’occhio su una fase successiva, sul tempo in cui occorre non tanto intercettarli e portarli dentro, quanto affascinarli per non farli andar via. #Trattenere i #talenti è l’espressione canonica usata nel mondo delle imprese. A me non convince perché segna un gesto attivo solo da una parte, oltre al fatto che trattenere è un verbo che può avere accezioni negative, contenere, restringere, forzare. Le imprese sono troppo concentrate su come trattenerli, i talenti, quando ne hanno bisogno o temono di perderli; non sempre sanno coltivare lo scambio nelle fasi precedenti. Non pensano mai che il talento è un concetto di #relazione da costruire nel tempo, e che per farlo occorrono ascolto e fiducia, perché non tutti sono coscienti delle loro qualità, e in quei casi serve qualcuno che le metta in evidenza dall’esterno: competenze profonde e sottili, di cui le organizzazioni non sempre dispongono. C’è da chiedersi che cosa suggerire loro per fare in modo che i #talenti vengano ben affiancati, motivati per adeguarsi nelle #competenze senza disperdere il vantaggio. Anche la #formazione aziendale può essere una buona strada interna, ma sappiamo quanto la formazione non sia sempre pensata e organizzata con cura, spesso vive di inerzie. Abbiamo coinvolto nel dialogo tre professionisti, ai quali abbiamo posto anche una domanda comune: si può essere talento a ogni età?” #flpnews Seguimi su LinkedIn: https://lnkd.in/dgUYdM5s.

🌍 Risorse Umane e solidarietà: costruire un futuro più umano, insieme. Lavorare nelle Risorse Umane significa mettere al centro le persone, valorizzandone il potenziale, le competenze e i valori. Questa stessa centralità della persona è ciò che mi ispira anche al di fuori del contesto aziendale, attraverso il mio impegno per il prossimo. 💡 Collaborando con realtà come la Caritas, ho scoperto quanto sia fondamentale un approccio umano anche nel mondo del lavoro: ascolto, empatia e inclusione sono pilastri sia per supportare chi è in difficoltà, sia per costruire ambienti lavorativi migliori. 🤝 In un contesto aziendale, come nella solidarietà, credo che ogni persona abbia un valore unico da scoprire e sviluppare. Ecco perché sogno un futuro in cui i due mondi – quello aziendale e quello sociale – possano incontrarsi per generare impatti positivi non solo sui risultati, ma anche sulle comunità. 📌 Come possiamo integrare solidarietà e professionalità? Con programmi di inclusione lavorativa, progetti di corporate social responsibility e un impegno quotidiano per valorizzare il capitale umano. ✨ Condivido questa riflessione con chi, come me, crede che le persone siano la vera forza di ogni cambiamento. #RisorseUmane #Inclusione #Solidarietà #Caritas #Empatia #HRLeadership

𝐆𝐞𝐬𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐃𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐭𝐚̀ 𝐆𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞: 𝐔𝐧'𝐎𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐩𝐞𝐫 𝐂𝐫𝐞𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐈𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 🌱💡 Oggi più che mai, le aziende si trovano a gestire una forza lavoro multigenerazionale composta da Baby Boomer, Generazione X, Millennial e Gen Z. Ogni generazione porta con sé prospettive, esperienze e competenze uniche, e imparare a gestire questa diversità generazionale è la chiave per creare ambienti di lavoro più inclusivi, dinamici e innovativi. 🔄🤝 💭 Le sfide? Comunicazione: Le diverse generazioni usano modi differenti di comunicare, sia in termini di strumenti che di linguaggio. Tecnologia: Mentre alcune generazioni sono cresciute con un uso limitato della tecnologia, altre sono "nativi digitali" e si aspettano strumenti innovativi e flessibili. Valori e aspettative: Le diverse generazioni hanno aspettative differenti in termini di flessibilità, bilanciamento tra vita lavorativa e privata e prospettive di carriera. ✅ Le opportunità? Apprendimento reciproco: La collaborazione tra generazioni diverse può portare a scambi di conoscenze incredibili. I più esperti possono trasmettere il valore dell’esperienza, mentre i più giovani possono condividere nuove tecnologie e approcci innovativi. Innovazione e Creatività: Un team multigenerazionale è spesso più creativo e adattabile alle sfide, poiché unisce visioni diverse che stimolano soluzioni originali. Mentoring e Leadership: Le aziende possono favorire programmi di mentoring intergenerazionale, dove i più giovani imparano dai colleghi con maggiore esperienza e viceversa. 🎯 Il segreto del successo? Investire in formazione continua e creare un ambiente in cui ogni generazione si senta valorizzata per ciò che porta al team. Promuovere la collaborazione intergenerazionale non è solo una necessità, ma una vera e propria risorsa strategica per il futuro dell'azienda. La diversità generazionale non è un ostacolo, ma una forza propulsiva che può portare a una crescita reciproca. 🌍🚀 Come gestisci la diversità generazionale nel tuo team? Quali sono le tue esperienze o le best practices che hai adottato? Condividile nei commenti! 👇 Hunters Group #DiversitàGenerazionale #Inclusion #Leadership #Innovazione #Teamwork #Lavoro #Crescita #CulturaAziendale #FuturoDelLavoro #Mentoring

Fate largo ai giovani se siamo capaci di formare! È una dinamica piuttosto comune, purtroppo. Alcuni manager temono che, facendo crescere i giovani, possano perdere il loro ruolo di leadership o essere messi in ombra. Questo approccio, però, può creare un ambiente stagnante e soffocante, dove il potenziale delle nuove generazioni viene soffocato invece che coltivato. Un vero leader dovrebbe favorire la crescita dei talenti intorno a sé, perché far crescere i giovani non solo è benefico per loro, ma rafforza anche l'intero team e l'organizzazione. Il successo di un manager dovrebbe essere misurato non solo dalla sua capacità di ottenere risultati, ma anche dalla capacità di ispirare, formare e guidare le nuove generazioni. Alla lunga, chi trattiene la crescita degli altri per mantenere il potere personale, rischia di danneggiare l'azienda e sé stesso, poiché un ambiente che non evolve finisce per diventare obsoleto. I manager più saggi sanno che creare una squadra forte li rende più preziosi, non meno. Massimo Maglione per #moveonmarket

I team multigenerazionali sono una realtà non sempre facile da Gestire! Coordinare valorizzare efficacemente questi team rappresenta sicuramente una sfida e al tempo stesso una grande opportunità per le aziende. Ogni generazione porta con sé competenze, esperienze e prospettive uniche. La diversità generazionale può stimolare l’innovazione e migliorare la capacità di problem-solving, grazie a idee fresche e saggezza acquisita. Comunicazione e formazione sono elementi chiave nella gestione dei team multigenerazionali. È importante adottare stili di comunicazione flessibili, in grado di risuonare con diverse generazioni. La formazione aiuta i dipendenti a comprendere meglio le diverse aspettative e modi di lavorare dei loro colleghi, promuovendo una collaborazione più efficace. Un altro aspetto importante è la mentorship reciproca. Creare opportunità di mentorship tra generazioni può facilitare lo scambio di conoscenze e competenze, rafforzando il legame tra i membri del team. Le aziende che riescono a gestire e valorizzare i team multigenerazionali in modo efficace sono posizionate meglio per affrontare le sfide del futuro e sfruttare al massimo il potenziale del loro capitale umano. #Leadership #Inclusione #Diversità #CrescitaAziendale #Businesscoaching #Boostyourbusiness

La solita fortuna degli adulti… Eh si, perché chi, come me, lavora con i giovani sa bene che è nell'incontro tra l'esperienza e il presente, che si scatena la magia e che la gioventù, con la sua mente curiosa, è la linfa vitale che irriga il giardino della conoscenza. Credo che lavorare con loro, non sia solo un atto di visione, ma un investimento nel futuro, un patrimonio condiviso che si accresce attraverso il dialogo attento e continuo, siete d'accordo? È una collaborazione intergenerazionale dove gli adulti mettono in campo il vissuto, mentre i giovani hanno il ritmo frenetico di un mondo che cambia, dove l'esperienza, appunto, si fonde con l’innovazione e diventa un viaggio condiviso, tra tradizione e progresso. Secondo me, ascoltare i giovani non è solo un atto di cortesia, ma un atto di saggezza vero e proprio, perché ci insegnano a non temere il cambiamento, mentre noi adulti maturi trasmettiamo loro il valore della stabilità e dell'esperienza, creando insieme un tessuto sociale più forte, dove ciascuno contribuisce al valore della comprensione reciproca. La chiave di tutto questo? E' l'apertura: mentale, al dialogo, al cambiamento e la bellezza risiede proprio in questo connubio, in cui la collaborazione tra generazioni diventa un motore potente per chiunque abbia il coraggio di ascoltare, imparare e crescere insieme. 💪 Per me funziona così da 28 anni, chi si unisce? #giovani #team #events #exhibition #meetingindustry

🌱𝗣𝗲𝗿𝗲𝗻𝗻𝗶𝗮𝗹 𝗶𝗻 𝗔𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗮: 𝗟𝗮 𝗡𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗙𝗿𝗼𝗻𝘁𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗕𝗲𝗻𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝗟𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼🌱 Hai mai sentito parlare del concetto di "Perennial"? Si tratta di un nuovo approccio che va oltre le generazioni e si concentra su competenze, curiosità, e mentalità aperta, piuttosto che limiti anagrafici. Essere "Perennial" significa abbracciare un approccio senza età, dove non è l'anno di nascita a definire il valore di un professionista, ma la sua attitudine a restare aggiornato, la capacità di innovare e la passione per ciò che fa. 💼✨ Le aziende che adottano questo mindset possono trarre vantaggio da team più diversificati e inclusivi, dove l'esperienza del senior si fonde con la freschezza dei più giovani, creando un ambiente ricco di scambio e crescita reciproca. 👩💻👨💼 Vuoi saperne di più su come la tua azienda può implementare questa filosofia per migliorare benessere e produttività? 🔗 Scopri tutti i dettagli nell'articolo completo: https://lnkd.in/dFfErnjA #LavoroDelFuturo #Perennial #Inclusione #DiversitàGenerazionale #BenessereAziendale #InnovazioneProfessionale

Le persone fanno al differenza.