🌟 Ha fatto davvero la differenza nel campo delle STEM in Italia. Margherita Hack è stata una figura di rilievo nel campo della ricerca scientifica e della divulgazione. Ha cambiato il modo in cui il largo pubblico vedeva l'astrofisica e ha avvicinato molti ragazzi, e soprattutto ragazze, alla scienza. 🌟 È per questo che possiamo definirla un'icona del nostro tempo, e per questo motivo la sua vita è raccontata, anche attraverso gli aneddoti di chi l'ha conosciuta, da "Icone Podcast", un programma che indaga la vita dei personaggi che hanno segnato la nostra epoca attraverso un'analisi approfondita per svelare i segreti del successo e dell’influenza di queste figure. ➡ Per scoprire di più della storia di Margherita Hack https://lnkd.in/dTSzr3N7 #DonneSTEM #STEMEducation #LifeScience #WomenInScience
Post di STEM Women Congress Italia
Altri post rilevanti
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✅ Nella rubrica di questo mese si parla di anziani che imparano termini del linguaggio giovanile come "boomer" e "followare", di contrasto alla povertà educativa, di astronome e astrofisiche e di diritti sociali e civili. #bellenotizie #goodnews
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Se siete interessate e interessati alla conoscenza libera, a piccole grandi storie di ribellione, e a incontri di una certa portata, non potete perdervi l'ultimo numero della newsletter! Vi racconto di tre persone protagoniste della lotta per l'accesso aperto alla ricerca e alla conoscenza in generale: Jon Tennant, Aaron Swartz, Diego Gómez. Tre storie di resistenza e di grande sete di giustizia. Vi lascio il link, al solito, qui sotto. #OpenAccess #OpenKnowledge #OpenScience
Tre storie, tre persone
paolamasuzzo.substack.com
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La #protezionecivile ha sempre trovato un valido alleato nella #scienza. Oggi, dopo anni di collaborazione con le materie #STEM, è sempre più chiara la necessità di ampliare il raggio di cooperazione anche a tutte le #discipline #umanistiche. Queste, infatti, sono in grado di sondare territori preclusi alle discipline prettamente scientifiche, con un focus particolare verso le persone e le #comunità che esse compongono. Il Vice Capo del Dipartimento Protezione Civile, Titti Postiglione, chiama a rispondere tuttə i ricercatori e le ricercatrici delle #scienzeumane e sociali che possano condividere le più aggiornate ricerche su temi di potenziale interesse per la protezione civile. ⚠️ Deadline: 20 maggio ℹ️ Per maggiori informazioni visita il link: https://lnkd.in/dg9d-W3y ?utm_source=social&utm_medium=linkedin&utm_campaign=prociv
Le scienze umane e sociali per il sistema di protezione civile
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Spunti interessanti per capire come agire sui programmi didattici nelle scuole: LESDIT PhD Learning Sciences and Digital Technologies (Ciclo XXXIX) propone un manifesto per una nuova Media Literacy. “La presenza dei media nelle nostre vite – resa ancora più pervasiva dalla datificazione e dagli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale – lancia sfide importanti all’educazione e richiede una nuova sensibilità e nuove soluzioni per una Media Literacy al passo con i tempi.”
Il manifesto di Lesdit, con le linee guida per navigare nella società postmediale e creare una comunità di ricerca è l'apertura del blog del nostro dottorato. Se ne condividete i principi, le sfide e il percorso operativo (e non lo avete già fatto) non dimenticate di ✍firmare l'adesione attraverso petizione che abbiamo aperto in Change. org la trovate qui ⬇ https://lnkd.in/d5kEjTXB ricordate che per firmare bisogna loggarsi, vi verrà richiesta una donazione ma NON è assolutamente obbligatoria. DOVETE proseguire fino ad arrivare ai pulsanti di condivisione petizione e selezionare COPIA LINK se non volete condividerla su altri social. In chiusura vi arriverà una mail di conferma della firma e poi risulterete tra i sostenitori del nostro manifesto e Lesdit... ringrazia in anticipo E ora, buona navigazione attraverso il sito di LESDIT PhD Learning Sciences and Digital Technologies (Ciclo XXXIX) ⤵ https://lnkd.in/dwmGJFJa
NEW SOCIAL LITERACIES, Educazione e vita buona nella società postmediale
blog.phd-lesdit.eu
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Che donna e che idee!
Esperto di family business, governance di impresa e di famiglia. Autore di libri sulle imprese familiari. Board member certificato.
Ha solo 22 anni quando coi social ancora agli albori lancia Youth Action for Change, una piattaforma di istruzione online gratuita che raggiungerà i giovani di 130 Paesi. Poi è la volta di Forgotten Diaries per raccontare le guerre dimenticate dai media, attraverso i ragazzi coinvolti in quei conflitti. Qualche anno dopo è a Kabul per l’ONU quando perde due colleghe in un attentato. Usa allora la sua indennità di missione e lancia Plain Ink, creando fumetti e storie su temi quali la salute pubblica, l’istruzione e la multiculturalità. Arriva il Premio Rolex col quale ha modo di tornare a Kabul dove fonda The Qessa Academy, una scuola per recuperare lo storytelling tradizionale e formare giovani disoccupati che le vale (prima italiana) il Mother Theresa Award. Non le basta. Lancia Spillover, videogiochi in forma di app per interessare i giovani alla scienza, trasformando in gioco alcune scoperte recenti. Quindi fonda Bibak (“senza paura”) con l’intento di costruire sensori antimina, bonificare i terreni e avviare microaziende agricole come modello sociale per la ricostruzione locale. Nel 2021 l’offensiva talebana getta l’Afghanistan in una delle peggiori crisi umanitarie ed economiche mai viste. Selene si rimbocca le maniche, fa evacuare i suoi ex-studenti e le loro famiglie e organizza una rete di amici afghani per il supporto a vedove, orfani e persone con disabilità. Quando le donne le chiedono aiuto per poter continuare a lavorare, Selene lancia il progetto She Works for Peace per supportare chi non si arrende nelle aree di conflitto del mondo. Questo e tanto altro é questa straordinaria donna che risponde al nome di Selene Biffi e che ho avuto l'onore di intervistare per una delle storie del mio nuovo libro 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚, 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐚! 𝑆𝑡𝑜𝑟𝑖𝑒 𝑑𝑖 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒, 𝑐𝑜𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜, 𝑔𝑒𝑛𝑖𝑜 𝑒 𝑟𝑒𝑠𝑖𝑙𝑖𝑒𝑛𝑧𝑎. Monzese classe 1982, laurea in Bocconi e studi all'INSEAD, ad Harvard e alla NASA pagati a suon di borse di studio, l'impresa di Selene è quella di chi cerca di far capire che le cose si possono fare anche in un altro modo, smontando coi fatti e con la tecnologia conflitti e povertà. Ha detto George Eliot: "𝐋𝐞 𝐫𝐨𝐬𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐢𝐨𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐦𝐚𝐢: 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐫𝐨𝐬𝐞, 𝐝𝐨𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐩𝐢𝐚𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐫𝐨𝐬𝐞”. ----- Leggi la storia completa su 👉https://lnkd.in/dweWVSAd
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E' stata una mattinata con un programma molto ricco a cui ho avuto il piacere di contribuire iniziando la sessione dedicata a #gendergap ed #artificialintelligence
INNOVAPUGLIA: C'È BISOGNO DI PIÙ DONNE NELL'ICT
innova.puglia.it
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Su Giornale Radio Sociale la mia rubrica quotidiana. Oggi con il professore di Sociologia dei processi culturali a Università Roma Tor Vergata Andrea Volterrani analizziamo la questione X e la fuga dagli account
Se uscendo da X si rischia di guardare il dito e non la luna (delle piattaforme digitali) - Giornale Radio Sociale
https://www.giornaleradiosociale.it
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Temi futuri/futuribili? L'#intelligenza #artificiale, se non proprio presente, è sicuramente il futuro anteriore della nostra società. Le potenzialità che ha in termini di applicazioni in tutto lo spettro dell'umano sono difficilmente quantificabili ma già concreti, specie nel macro-ambito della #salute. Lo splendido #hackathon #AI-#IDEA sul mondo #health e AI tenutosi alla Fabbrica delle Candele di #Forlì con la presenza di 100 tra ragazze e ragazzi del Liceo Fulcieri Paulucci di Calboli, ha palesato quanto questi strumenti facciano pienamente parte del perimetro di senso delle giovani generazioni. Lo sviluppo di un progetto creativo per risolvere problemi di #salute, in particolare in termini di equità di accesso alle cure, ha consentito a questi ragazze/i di 5a superiore di dimostrarlo. Al gruppo che risulterà vincitore, l'opportunità di partecipare ad una #summer #school presso un'azienda spagnola leader nell'AI, Gradiant. L'iniziativa - supportata da VEM Sistemi, Istituto Oncologico Romagnolo e #Comune di #Forlì - rientra tra le azioni di disseminazione dei progetti #EU TRUMPET PROJECT - AI & CYBERSECURITY e FLUTE Project - AI & Prostate Cancer.
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“𝐓𝐞𝐜𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 𝐚𝐥 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭à 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐧𝐳𝐚, 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐫𝐚𝐧𝐧𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐢” Oggi all’ #aiweek il professore Paolo Massimo Buscema ( Direttore del Centro di Ricerca SEMEION Professore alla University of Colorado di Denver )presenta un caso studio di 𝐑𝐞𝐭𝐞 𝐍𝐞𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐑𝐞𝐭𝐞 𝐂𝐫𝐢𝐦𝐢𝐧𝐚𝐥𝐞. Sviluppo di un #ai definita 𝑨𝒖𝒕𝒐 𝑪𝑴 in grado di ragionare sull’output nonostante l’input non sia noto all’algoritmo in fase di apprendimento. Applicazione pratica: La rete è stata in grado di aiutare le forze dell’ordine durante l’𝐈𝐧𝐝𝐚𝐠𝐢𝐧𝐞 𝐓𝐚𝐮𝐫𝐚𝐧𝐢𝐚. È stata capace di ricostruire la rete criminale, di clusterizzare gli elementi della banda in base alla loro età ed altri aspetti che li correlavano tra di loro, ed in base alle correlazioni che vi erano tra di loro è stata capace di individuare: i reali capi dell’organizzazione da trarre in arresto per terminare la crescita della banda, il ruolo di ogni elemento criminale all’interno della banda. #innovazione #aiweek2024 #artificialintelligence
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AMICI, CONOSCENTI E CURIOSI SONO ALLA MIA QUARTA PUBBLICAZIONE. "L'AMORE, IL SESSO E LE RELAZIONI CON I SOCIAL NETWORK." I temi affrontati in 151 pagine sono diversi: si va dal gap generazionale alla net generation, alle ideologie di folla quindi la manipolazione, i mass media e i new media, il privacy paradox, la logica o a buon dire non logica degli algoritmi, la pornografia, un accenno a prospettive dispotiche. Agli inizi degli anni ’80 piccoli gruppi di talentuosi nella tecnologia diedero vita a nuove interpretazioni dell’uso dell’internet, quella che un tempo era una piccola sottocultura o mezzo usato solo nel settore militare, è fiorita per far sviluppare una società mediata dalla NET. E’ bizzarro, ma quella che era una utopia per appassionati ultraliberisti prende una direzione sempre più socialista. Le gioie, i dolori della vita sono accessibili, l’abbondanza è ovunque: questa è la visione condivisa dai gruppi politici di Facebook, di Wikileaks cioè un mondo iperconnesso, senza segreti, aperto, né con barriere. La rete mostra infinita contraddizione: da privatissimo spazio intimista della propria stanza a pubblica piazza in cui chiunque fruisce. Esibizionismo assoluto dell’anonima mente umana e dei suoi fanatismi più segreti: ecco sul web contenuti come la masturbazione, ciò che era patologia viene condiviso, ciò che era iniziatico-religioso quasi segreto viene divulgato e ridicolizzato; da qui nascono mode e stereotipi come gli influenzer, le escort che spiegano come va il mondo, patologie usate come se fossero nomi e cognomi per definirsi, mode mediche e sanitarie, etichette da new lessico gender. Il modello di vita sociale reso possibile dalle tecnologie digitali in rete è quello che consente la socialità basata sulla persona piuttosto che sulle classiche nozioni di comunità e collaborazione. Il nuovo modello delle reti fa affidamento tanto sui legami deboli quanto sui legami forti dei gruppi tradizionali intesi come comunità, come gruppo. L’eccezionalità della rete sta proprio in questo: permette evoluzione, alle persone ‘tutte’ viene data la capacità di esprimersi in quanto siamo tutti diffusori di idee e proposte grazie alla velocità di diffusione, alla testualità, alle immagini, video, foto che sono istantanee e simultanee, podcast, interviste, frasi, aforismi, esperienze.. Internet ha reso più difficile capire se la libertà di parola stia diventando più estesa o al contrario si stia restringendo. È più facile incontrare estremismi ideologici sul tuo smartphone di quanto non lo fosse prima della carta stampata, ed è più facile anche imbattersi in discorsi su temi caldi. Per gran parte della storia umana, le persone hanno messo in discussione i rispettivi punti di vista, ma internet, e in particolare i social media, hanno cambiato come, quando e dove avvengono questo tipo di interazioni. IL LIBRO È DISPONIBILE SULLA LIBRERIA E INDIPENDENT SELF PUBLISHING LULU. BASTA ORDINARLO E VI ARRIVA A CASA ENTRO QUALCHE GIORNO..!
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