Export di vino italiano in calo per valore (-0,8%) e volumi (-1%) nel 2023 L’osservatorio dedicato di Unione Italiana Vini - UIV e Ismea - Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare evidenzia però anche l’impennata registrata dalle vendite estere di vini sfusi (+12%), destinati soprattutto alla Germania https://lnkd.in/d9qUvdmp
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Vino italiano, export 2023 -0,8%, volumi -1%. Secondo l’analisi di UIV-Ismea, nel 2023 l’export di vino italiano flette dello 0,8% in valore sul 2022: è il terzo calo, seppur non marcato, del millennio. Volumi a -1% grazie allo sfuso. In difficoltà Dop, Igp e rossi Unione Italiana Vini - UIV Ismea - Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare
Vino italiano, export 2023 -0,8%, volumi -1%
vinonews24.it
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Vino Italiano - L’export 2023 del vino italiano cala del 4,4% in volume e del 7,3% in valore I dati finali del 2023 si è chiuso con un calo tendenziale del 4,4% nei volumi e del 7,3% nei valori, a 4,45 miliardi di euro. L’analisi vede decrementi nei volumi in tutti i Paesi della domanda a eccezione della Germania, che chiude l’anno a +7% per effetto del boom di ordini di vino sfuso (+16%). Particolarmente negativo, anche a causa di un eccesso di scorte detenute dai distributori che hanno condizionato gli ordini di tutto il 2023, il mercato negli Stati Uniti, che totalizzano un -13% a volume, ma anche in Canada e Giappone, entrambe a -11% e in Uk (-9%). In contrazione, nonostante il surplus di costi produttivi per le imprese, il prezzo medio (-3%), per effetto della crescita import di sfusi (+9%, dove però i listini crollano a -11%) e grandi formati (+6%) e al contestuale minore impatto di prodotti imbottigliati (-7%) e spumanti, giù dell’11% nei volumi ma unica tipologia a crescere nel prezzo medio (+5%) #vino #vini #vinoitaliano #viniitaliani #italianwine #italianwines #export #esportazioni #esportazione #winebusiness #prezzo
UIV: l’export 2023 del vino italiano cala del 4,4% in volume e del 7,3% in valore
beverfood.com
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Faticano i vini di qualità come Dop e Igp. Anche gli spumanti cedono il passo dopo anni di crescita. A contribuire al rosso dell'Italia del vino i mercati extraeuropei
L'export di vino italiano si ferma: è la terza volta dal 2000
teatronaturale.it
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Secondo l'Osservatorio di Unione Italiana Vini - UIV i dati finali relativi alle importazioni di vino made in Italy nel 2023 nei top 5 mercati si è chiuso con un calo tendenziale del 4,4% nei volumi e del 7,3% nei valori, a 4,45 miliardi di euro. 🍷
UIV: l’export 2023 del vino italiano cala del 4,4% in volume e del 7,3% in valore
beverfood.com
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Non è stato un anno semplice per il vino, a livello internazionale, tra crisi dei consumi, condizioni climatiche che hanno minato la produzione e mercati che non sono decollati, Asia in primis. Eppure tra alti e bassi, l’Italia, nel complesso, ha retto, come riportato recentemente anche da WineNews. Riuscendo, in particolare, a chiudere il 2023 con una tenuta sul fronte delle esportazioni di vini Dop confezionati, superando la quota di 5,1 miliardi di euro (+0,3% sull’anno precedente). Tuttavia, i volumi, pari a 1,3 milioni di ettolitri, subiscono una contrazione del -3,8% sul 2022. Questo risultato permette all’Italia di mantenere il secondo posto in Europa tra i principali esportatori di vini Dop, dopo la Francia e prima della Spagna. Alla luce delle performance negative di questi due Paesi, l’Italia allunga così il distacco sul terzo principale esportatore e accorcia quello sul primo, sebbene la distanza con la Francia rimanga ancora ampia (4,7 miliardi di euro). È questa la principale evidenza che emerge dal Report che Nomisma Wine Monitor, l’osservatorio dedicato al mercato del vino, nato con l’obiettivo di aiutare imprese e istituzioni della filiera vitivinicola italiana a interpretare correttamente le dinamiche del mercato, ha dedicato all’export di vini Dop italiani nel 2023. #winenews
Nomisma, l’export del vino italiano Dop e Igp supera i 5 miliardi di euro: il Prosecco è il “re”
winenews.it
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Nomisma vino italiano: si prospetta un export vini a 8 miliardi € (+4%) ma con prospettive incerte. Dopo un 2023 in leggero calo sul fronte dell’export (a valori) e un mercato nazionale sotto ‘effetto inflazione’, il 2024 – pur tra tensioni geopolitiche e rallentamenti economici – dovrebbe chiudersi secondo le stime di Nomisma Wine Monitor con un segno positivo nell’export superiore al 4%, arrivando così a superare, seppur di poco, la fatidica [...] https://snip.ly/qeqfwe
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In uno scenario non esente da molte criticità, continuano ad arrivare alcuni segnali incoraggianti per il mercato mondiale del vino in questo inizio 2024 e, i numeri migliori, arrivano dall’Italia. Come riporta l’Observatorio Español del Mercado del Vino (Oemv) nel suo ultimo “bollettino” di agosto, se è vero che il commercio mondiale di vino è diminuito del -5,4% in volume e del -6,4% in valore su base annua (12 mesi) a marzo 2024, avvicinandosi a 9,9 miliardi di litri (-567 milioni) e 35,6 miliardi di euro (-2,4 miliardi) con un prezzo medio in ribasso del -1% a 3,6 euro al litro, tuttavia, vengono segnalati sintomi di ripresa nel 2024, a partire dal primo trimestre dell’anno che ha registrato il +3,1% nel volume di vino esportato a livello mondiale, grazie all’allentamento della pressione inflazionistica. E se i primi 11 Paesi esportatori al mondo, nel complesso, hanno ridotto i volumi, sia nel 2023 che su base annua fino a marzo 2024, i primi sei (Spagna, Italia, Francia, Cile, Australia, Sud Africa) hanno aumentato le vendite in volume nel primo trimestre 2024: nel dettaglio la Spagna (+8,3), che si sta consolidando come il principale fornitore, davanti all’Italia (+3,1%), Francia (+0,4%), Cile (+9,7%), Australia (+1,9%) e Sud Africa (+13,4%). #winenews
Nel primo trimestre 2024 segnali positivi per l’export mondiale di vino, Italia compresa
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I vini sfusi rappresentano, per molti Paesi, soprattutto dell’Emisfero Nord del mondo, una parte minoritaria del mercato del vino, con qualche importante eccezione. Ma a loro modo, in ogni caso, ne sono uno specchio, e soprattutto dicono di come, ancora, ci sono volumi importanti che si muovono a prezzi bassissimi. Eppure, in un contesto di mercato con consumi ed esportazioni in calo, il vino sfuso, soprattutto da alcuni Paesi, nel 2023 ha visto una vera e propria impennata delle esportazioni, Italia in testa, come raccontano i numeri evidenziati dalla World Bulk Wine Exhibition. Il Belpaese, nel 2023 (con un export complessivo, secondo dati Istat, a 7,7 miliardi di euro, a -0,8% in valore e -0,9% in quantità), ha visto un aumento del 12% delle esportazioni di vino sfuso, per 408,5 milioni, soprattutto verso Germania, Francia, Regno Unito e Svezia. Con prezzi sostanzialmente stagnanti, a +0,5%, per un valore di appena 0,73 euro al litro, in media. #winenews
L’export 2023 degli sfusi: crescono Italia, Australia e Portogallo, giù Spagna, Francia e non solo
winenews.it
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L’export dei distretti agroalimentari italiani continua a crescere, ed i distretti del vino, seppur complessivamente in leggerissima flessione, continuano a fare la parte del leone. A dirlo è il “Monitor dei distretti agroalimentari italiani” al 30 giugno 2024, curato dal Research Department di Intesa Sanpaolo, che sottolinea la crescita sui mercati esteri dei distretti agroalimentari, “che dopo aver chiuso il primo trimestre 2024 con un incremento tendenziale del 6,6%, proseguono allo stesso ritmo nel secondo trimestre, con un progresso del 6,4% sullo stesso periodo 2023. I primi sei mesi dell’anno consentono di raggiungere oltre 14 miliardi di euro di esportazioni a valori correnti, il 6,5% in più (ossia 857 milioni) sulla prima metà 2023”. L’evoluzione, sottolinea lo studio, è in linea con quella del totale agroalimentare italiano (+7,4%), di cui i distretti rappresentano il 44% in termini di valori esportati. La dinamica è più vivace rispetto a quella degli altri distretti manifatturieri italiani, che restano sostanzialmente stabili nel secondo trimestre dell’anno (+0,4%). La filiera dei distretti vitivinicoli, che rappresenta circa un quarto del totale export dei distretti agroalimentari, chiude sostanzialmente invariata il primo semestre 2024, con quasi 3,3 miliardi di export (+0,7% tendenziale), a causa del lieve rallentamento del secondo trimestre dell’anno (-0,7%), che quasi annulla i progressi dei primi tre mesi (+2,4%). #winenews
Export, i distretti agroalimentari italiani crescono ancora nel 2024. Ed il vino resta leader
winenews.it
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Dopo un periodo difficile, più in termini di vendite dei produttori che come consumi reali, l'export di vino made in Italy si appresta a vedere la luce a partire dal 2025, con una crescita media annua delle esportazioni fra il 3 e il 4%. È ciò che emerge dalle stime di Bain & Company sull'outlook del settore vitivinicolo italiano, presentato da Sergio Iardella in Italia in concomitanza con l'appuntamento del Vinitaly 2024. A trainare la ripresa dell’export del vino italiano sarà ancora una volta il Prosecco, che continuerà a crescere a valore sopra le media del mercato. 👇🏻 Per saperne di più, leggi l'articolo completo su Il Sole 24 Ore: https://lnkd.in/dDaaWVvf
Il vino vede rosa: l’export riprenderà quota a partire dal 2025
ilsole24ore.com
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