Post di Susanna Venisti

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Responsabile CSR @Agos Gruppo Credit Agricole | Leading ESG goals | responsabile stream Inclusion & gender in D&I

E' importante capire quale sia la percezione che i i ragazzi hanno dei gesti che compiono e delle parole che dicono, per capire fenomeni diffusi di bullismo, ed anche di suicidi, legati a queste tematiche. Bisogna parlarne di più, bisogna educare di più. Bisogna aiutare di più chi da solo non riesce a portare aventi questi cambiamenti culturali necessari.

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Avvocata, Speaker, Consulente ESG/Diversity Equity & Inclusion/Whistleblowing/Uni Pdr 125/ISO 30415/DPO/Privacy officer

Secondo due ragazzi su dieci, isolare il proprio partner mettendogli contro amiche o amici non è una forma di violenza. Per due ragazzi su dieci, non lo è nemmeno richiedere con insistenza foto intime, mentre per quasi tre ragazzi su dieci (e per una ragazza su dieci), non lo è toccare una persona senza il suo consenso. Sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca realizzata da Fondazione Libellula per comprendere come gli adolescenti dai 14 ai 19 anni vivono la violenza di genere in Italia. I dati sono allarmanti. Ma le soluzioni quali sono? Ne sentite parlare nei tg? Le ascoltate nell’agenda pubblica di questo paese? La risposta è sempre la stessa: la polvere sotto al tappeto! E allora facciamola noi questa parte che non fa lo Stato. Battiamoci perché nelle scuole si parli di educazione sentimentale e di decostruzione degli stereotipi di genere. Chiediamo che le Aziende investano in formazione e consapevolezza che aiuta le proprie persone lavatrici ad essere anche genitori, zii, lavoratori più consapevoli e dunque capaci di affrontare la violenza che i propri cari subiscono. Chiediamolo, proponiamolo e agiamolo. Senza chiacchiere ma con fatti concreti il mondo cambia se noi facciamo la nostra 

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