A volte non ci rendiamo conto di quanto la tecnologia che usiamo ogni giorno sia comoda e potente. Ad esempio, quanti fogli possono essere rimpiazzati da un SSD? 📑 #t9 #ssd #samsung #tech #informatica
Post di TechDale
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#IP4work può cucirti addosso un computer, anzi IL #computer dei tuoi sogni! Tutta la potenza che vuoi, messa insieme da mani esperte 🖥️ #AssemblaggioPC #PCAssemblati
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Avete mai avuto bisogno di clonare un disco, creare un'ISO o preparare una chiavetta USB di ripristino? Io sì, spesso! Per questo mi sono tuffato nel mondo dell'open source e ho scoperto un vero gioiello: EaseUS Partition Master. Questo software è incredibilmente intuitivo e permette di fare praticamente tutto: clonare dischi (perfetto per sostituire vecchi HDD e passare a dischi più efficenti e veloci come NVMe M.2 e ssd), convertire file system, creare supporti di avvio e molto altro. La sua semplicità lo rende perfetto per interventi rapidi e affidabili, senza dover diventare esperti. ⏱️ 🫵E voi? Quali strumenti open source utilizzate per gestire le vostre partizioni e i vostri dischi? Condividiamo le nostre esperienze e creiamo una community di appassionati!🤝 #informatica #disco #opensource
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L.A. 09/52 Come ben sappiamo, il computer supporta e potenzia anche memoria e comunicazione, e lo fa meglio e di più delle tecnologie precedenti ( basta pensare, ad esempio, alla capacità di conservare, ordinare e ricercare quei depositi della memoria che sono gli archivi quando sono organizzati elettronicamente, o a quella di comunicare via Internet ), ma soprattutto - e di questo, vista la novità, non ci rendiamo invece ben conto - il computer è una vera e propria " macchina per apprendere " . Ciò significa che il suo stesso modo di funzionare è intrinsecamente connesso al modo in cui apprendiamo.
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ixtechbiz - ixTB - L’hardware è l’insieme delle componenti fisiche che costituiscono il sistema informatico e che lavorano insieme per garantire il funzionamento del computer. Ogni componente ha un ruolo specifico e contribuisce in modo unico alle prestazioni generali del sistema.
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Ancora una frontiera è caduta… Con un po’ di amaro in bocca, devo confessarlo: a volte la tecnologia ferisce… soprattutto il nostro orgoglio! 😂 Cos’è successo? L’altro giorno ho iniziato a mettere insieme una macchina da lavoro. Processore potente, scheda video come si deve, insomma, il top. Arriviamo al sistema operativo, ovviamente GNU/Linux. Scelgo un distro che conosco a menadito, installazione liscia come l’olio. Faccio gli update, aggiorno il software, e arrivo al capitolo “virtualizzazione”. Tutto come da copione… finché, all’improvviso: ERROR! E per aggiungere insulto alla ferita, erano ben due errori, proprio a livello di kernel. Pazienza, mi dico, leggiamo i blog, studiamo una soluzione. Mi aspettavo un’oretta buona di troubleshooting e manuali tecnici… Ed è qui che mi ha sfiorato il pensiero più umiliante: chiedere assistenza a… sì, proprio a un’AI generativa. Risultato? La “soluzione magica” in due comandi e cinque minuti. Esatto, due comandi. Cinque minuti. E non avevo mai pensato di “scavare” in quella direzione. Funzionava. Funzionava davvero. Ecco, lo ammetto: da oggi, guardo il mio “esperto di GNU/Linux” interiore con occhi diversi. Ma accidenti, certe lezioni fanno male! #LinuxLife #TechHumor #AIvsHuman #GNUlinux #ITproblems #Virtualization #GenerativeAI #ProblemSolving
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18 luglio 1972 #accaddeoggi Viene brevettato il Floppy Disk Drive a nome di Warren L. Dalziel, Jay. B. Nilson e Donald L. Wartner. La storia del floppy disk inizia nel 1967 quando l’IBM studia un nuovo supporto per dati che deve essere utilizzato su dispositivi per i mainframe System/370 per caricare il microcodice. Il nuovo supporto deve essere affidabile, veloce (almeno in confronto al nastro magnetico utilizzato precedentemente a tale scopo) ed anche economico, in modo da ridurre i costi per gli aggiornamenti ai clienti. Altri obiettivi del progetto sono la facilità di spedizione, la possibilità di sostituire il supporto in 15 secondi senza l’uso di attrezzi, e una capacità di almeno 65 kB. Il responsabile dei prodotti di memorizzazione, Alan Shugart, assegna la progettazione a David L. Noble, oggi accreditato dell’invenzione del floppy disk. Dopo diversi esperimenti con cassette a nastro audio, dischi rigidi ed altri supporti magnetici, si arriva alla decisione di utilizzare un disco flessibile. I primi prototipi consistono di un disco senza contenitore che viene appoggiato su un supporto rotante, proprio come in un giradischi. L’involucro verrà introdotto successivamente per consentire una manipolazione ed un trasporto più sicuri e risolvere i problemi legati alla polvere. Un rivestimento in tessuto nella parte interna dell’involucro evita l’abrasione e tiene pulito il supporto. Il disco realizzato da Noble ha un diametro di circa 8” ed una capacità formattata di 81.664 byte. Utilizza 32 tracce e per l’identificazione dei settori usa 8 fori posti nella parte esterna del disco. La registrazione dei dati avviene con la tecnica della modulazione di frequenza (FM), già utilizzata da IBM sugli hard disk; la velocità di rotazione è di 90 rpm. Anche se il disco era scritto su un solo lato entrambe le superfici erano rivestite di materiale magnetico per ottenere uniformità di scorrimento. IBM inizia la commercializzazione del drive per floppy disk da 8” nel 1971, conosciuto con il nome in codice “Minnow” ed il nome commerciale 23FD. Il drive era incorporato nei sistemi di controllo disco 3830 e 2835 utilizzati sui System/370 e sul modello 145 del System/370. La funzione svolta era, come da progetto iniziale, il caricamento del microcodice. I dischi, denominati “memory disk”, erano scritti da IBM ed il drive 23FD era una unità di sola lettura. Sarà la Memorex, dove nel frattempo era andato a lavorare Alan Shugart, a presentare il primo drive con capacità di scrittura, il modello 650, nel 1972. Aveva una capacità di 175 kB ed utilizzava (come il 23FD) la tecnica “hard sectoring” per identificare l’inizio dei settori. Nel 1973 IBM introduce il suo primo drive con capacità di scrittura nei dispositivi di data-entry della serie 3740. Il nuovo drive è il modello 33FD (nome in codice“Igar”). In foto il prototipo di drive 23FD in esposizione presso il Computer History Museum. #retroinformatica #retrocomputing #retrocomputer
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💻 Vuoi migliorare le prestazioni del tuo PC? In questo tutorial vi spiego come farlo! Lascia un like se ti è piaciuto questo video. #computer #tecnologia #informatica #carvico #aziendainformatica
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Ottimizzare il codice C++ per efficienza e velocità richiede l'applicazione di diverse tecniche per ridurre i tempi di esecuzione, l'uso di memoria e altri costi di prestazioni. Ecco una panoramica delle tecniche più efficaci: 1. Gestione Efficiente della Memoria 2. Incorporazione delle Funzioni (Inlining) 3. Efficienza Algoritmica 4. Ridurre le Copie 5. Evitare Funzioni Virtuali Quando Possibile 6. Uso Efficiente della Libreria Standard 7. Ottimizzazione dei Cicli 8. Uso delle Ottimizzazioni del Compilatore 9. Codice Amichevole alla Cache 10. Concorrenza e Parallelismo 11. Valutazione Pigra e Short-Circuiting 12. Uso delle Funzionalità Moderne di C++ 13. Misurare le Prestazioni (Profilazione e Benchmarking) 14. Ottimizzare le Operazioni di IO
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Architettura di Von Neumann e ciclo di esecuzione dell'istruzione. (SECONDA PARTE) L'unità di controllo a questo punto cosa fa: scrive il risultato dell'istruzione, se c'è naturalmente, nel data bus, scrive poi nel bus dell'indirizzo, l'indirizzo di memoria al quale dovrà essere scritto il risultato dell'istruzione corrente, e infine inserisce un comando WRITE nel control bus, cioè nel bus di controllo. L'unità di memoria a questo punto, riceve il risultato e lo archivia al proprio interno all'indirizzo che è stato specificato. Ecco, a questo punto, un intero ciclo è terminato e si può passare al successivo. Probabilmente avrai notato che due componenti sono sempre rimasti zitti in disparte: INPUT UNITS e OUTPUT UNITS. In effetti questi due componenti, che come abbiamo visto sono in realtà rappresentati da un insieme di dispositivi differenti, non partecipano mai direttamente all'esecuzione delle istruzioni di un programma. In realtà le unità di input e output partecipano ai cicli di esecuzione in modo ASINCRONO, cioè in sostanza, intervengono sempre di loro iniziativa e solamente quando è necessario, in modo tale che la CPU che invece opera continuamente al ritmo dei cicli operativi, possa ricevere in qualunque momento dei dati dai dispositivi di input, come ad esempio, la pressione di un tasto sulla tastiera, oppure anche possa passare dei dati da salvare sull'hard-disk. Ecco, senza dover aspettare che questa operazione esterna sia terminata, dato che, fai attenzione, è estremamente lenta rispetto alle operazioni che avvengono direttamente all'interno del computer.
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🔍 Esploriamo l'Architettura x86 nel Mondo Industriale: Caratteristiche e Vantaggi 🔍 L'architettura x86 è da decenni un pilastro nell'informatica industriale, costituendo il core di computer embedded, PC rugged e server. Ma cosa rende questa architettura così diffusa e apprezzata nel settore industriale? 📌 Caratteristiche Principali: - Compatibilità: Supporta una vasta gamma di software industriali, garantendo continuità e facilità di aggiornamento. - Performance: Le CPU x86 offrono alte prestazioni, ideali per applicazioni industriali esigenti, con miglioramenti costanti in velocità ed efficienza energetica. - Flessibilità: Adatta a diversi scenari d'uso, dai piccoli dispositivi embedded ai server potenti per l'industria. - Ecosistema: Ricca di strumenti di sviluppo specifici per l'industria, risorse di supporto e una comunità attiva. 🚀 Vantaggi Competitivi: - Innovazione Continua: Intel e AMD continuano a migliorare prestazioni, sicurezza ed efficienza delle CPU, fondamentali per applicazioni industriali. - Versatilità: Ideali per una vasta gamma di applicazioni industriali, dall'automazione al controllo dei processi. - Investimento Sicuro: Stabilità a lungo termine e valore aggiunto continuo, essenziali per infrastrutture industriali. - Supporto Software Esteso: Ampia libreria di software e strumenti compatibili per una facile implementazione e gestione in ambienti industriali. 🌐 Parliamone! Se hai esperienze con l'architettura x86 nel settore industriale o vuoi saperne di più su come può avvantaggiare il tuo business, lascia un commento o contattaci Brelco Srl . Siamo felici di condividere idee e approfondimenti! #TechTalk #x86 #Innovazione #IT #Informatica #Tecnologia #Brelco
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