🍅POMODORO DA INDUSTRIA: UNA COLTURA PER SPECIALISTI🍅 L’OP Terremerse nelle ultime 2 annate ha rendicontato investimenti dei soci per oltre 2 milioni di euro, con l’obiettivo di incrementare la specializzazione nella coltura. Articolo di Ilenio Bastoni - Direttore Settore Ortofrutta e OP Terremerse, pubblicato nella monografia dedicata al Pomodoro da industria all’interno della Rivista 6-2024, che puoi leggere a questo 🔗 https://lnkd.in/dzScmcD7
Post di Terremerse Soc. Coop.
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🍅 Quello del pomodoro da industria è un settore molto importante per il nostro Paese che nel 2023 ha visto trasformare 5,4 milioni di tonnellate, una cifra pari al 50% della produzione europea e al 15% di quella mondiale. Una delle vie per ottenere ritorni economici soddisfacenti è la concimazione in post trapianto del pomodoro da industria. 🎯 In tal senso, il nostro BLACKJAK SOIL è la soluzione ideale: si tratta di un fisioattivatore formulato come sospensione concentrata, capace di indurre un marcato effetto starter proprio nella fase di post trapianto. Scopri di più in questo articolo ➡️ https://lnkd.in/d93QnCPX #sipcam #sipcamitalia #agricoltura #agricoltori #agroalimentare #agricolturaitaliana #fisioattivatore #pomodoro
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L'orzo da birra indicazioni ed esperienze per la coltivazione in centro Italia 22 maggio 2024 Tenuta di Cesa Marciano della Chiana (AR) Lo sviluppo del mercato delle birre in Italia si lega in modo sempre più marcato ad una crescita qualitativa dell'intero sistema produttivo. Nell'ambito di tali dinamiche, in questi ultimi anni è cresciuta l'attenzione per lo sviluppo di filiere di produzione locali e, con esse, l'interesse per la produzione delle materie prime. La Giornata di Studio vuole proporre un momento di incontro per approfondire alcune tra le principali problematiche tecniche agronomiche, di scelta varietale e di mercato che sono alla base della produzione di un orzo ideale per la produzione del malto.
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La passata di pomodoro è un prodotto ad altissima rotazione (cd "prodotto di traffico"). E qui, in un certo senso, è da individuarsi la fonte dei suoi problemi. Non esiste volantino senza una conserva di pomodoro in promozione. E' forse la regina dei "prodotti civetta". Facile pensare che, quindi, sia oggetto di feroce competizione tra molte insegne della GDO, che la utilizzano per attrarre consumatori. Questo, spesso (non sempre, per fortuna!), porta a forti pressioni verso lo schiacciamento dei prezzi pagati all'industria, verso il prezzo più basso offerto da quei soggetti che non si pongono il problema della tenuta economica e, soprattutto, etica della filiera del pomodoro. La vendita sotto costo di questo prodotto mette a serio rischio il rispetto dei diritti del lavoro (e umani, nei casi più estremi) lungo una delle filiere di eccellenza della Puglia e dell'Italia intera. Ognuno ha la sua fetta di responsabilità per quello che succede (o non succede) nelle campagne italiane. #notalltomatoesarethesame #sustainability #italiantomatoes #napolina
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🍅 Pomodoro da industria 2024: informazioni su rese e prezzi! 🔍 È importante garantire le interessanti opportunità reddituali e limitare le incertezze che fanno da contrappeso sull'aggravio dei costi. ⭕ Quali sono le conseguenze delle difficili condizioni climatiche di questa campagna sulla qualità e resa della raccolta? ⭕ Quale importanza rivestono gli accordi quadro in questo scenario? Puoi scoprire queste e moltre altre questioni relative alla coltivazione del pomodoro da industria in questo articolo ➡️ https://lnkd.in/d9ybBf52 #sipcamItalia #sipcam #agroalimentare #agricoltura #agricoltori #agricolturaitaliana #pomodoro
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Se dirigessi un centro di stoccaggio a frumento tenero in Italia per prima cosa contatterei i molini presenti nel raggio di 100 km dai silos chiedendo di cosa hanno bisogno, specificando che non sarei interessato alla fornitura di grano “di base” perché impossibilitato a fornire quantitativi grossi di cereale Solo prodotto di nicchia, capace di soddisfare specifiche esigenze di clienti specifici. Di certo riceverei richieste per frumento biscottiero, frumento di forza, frumento indicato per produrre farine idonee alla realizzazione di prodotti in cassetta (grani con estensibilità molto elevata e resistenza massima estensografica >300). Poi chiederei ai molini se consigliano varietà esistenti mentre sguinzaglierei agronomi a analizzare la terra dei miei conferenti per capire in maniera scientifica dove poter fare cosa. Infine comunicherei a tutti i miei clienti che ritiro solo e unicamente frumento delle varietà dettagliate, con peso ettolitrico > 76%, umidità <12% e proteine ss > 14 per grani di forza e estensibili massimo 12 per biscottieri. Falling number > 300 sec. Grano non con le caratteristiche richieste e non delle varietà dettagliate prego consegnarle in altri centri di stoccaggio. Facile poi accordarsi con i mugnai per fare arrivare loro un numero accettabile di camion di prodotto che vogliono per tutto il corso dell’anno di qualità superiore alla media definendo premialità rispetto a listini in funzione delle caratteristiche merceologiche che mai dovranno essere inferiori a quelle dettagliate. Durante la raccolta basterà un nir e qualche kit elisa per controllo micotossine. A fine raccolto miscelazione, omogenizzazione, prepulitura della merce stoccata per standardizzare le caratteristiche. Fatto questo sarei completamente disinteressato delle navi in arrivo. Tutto il mio stoccato sarebbe già venduto x ton mese per 12 mesi a y prezzo rispetto a un listino. La guerra dei prezzi è sul frumento di base non certo su prodotto specifico capace di soddisfare esigenze specifiche che, proprio per questo, potrebbe piacere a uno e assolutamente no a un altro. Sul mercato non porterei grano mercantile, fino (che vuol dire?) o base ma grano idoneo alla produzione di farine di forza con x peso, proteine, umidità oppure grano capace di produrre farine per prodotti in cassette o per biscotti. Solo contratti di filiera chiari e dettagliati. Assolutamente no conferimento. I molini vanno serviti con continuità non quando pare. Operando in questo modo, di certo, si valorizzerebbe la cerealicoltura nazionale ma prima facendo qualità nei fatti non con le parole. Oggi si opera in maniera completamente differente e ci si lamenta che il mugnaio non paga la qualità. Ma si fa qualità consegnando quello che si vuole, quando si vuole, un camion diverso dall’altro con il clima che sta cambiando in maniera determinante?
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VERDE "PROFONDO" Pomodoro insalataro allungato "verde" dopo le prime raccolte e in accrescimento palchi, dopo la cimatura, nell'agro di Ragusa. Tipologia che, nelle diverse varietà disponibili nel mercato, esige apporti importanti di K+ assimilabile, indispensabile per ridurre fenomeni di "Blotchy-ripening" e altre fisiopatie a carico dei frutti. Raccomando sempre la costruzione di un piano fertirriguo su misura, dopo attenta indagine della composizione chimico-fisica del suolo (ES 1:2 V:V) e dell'acqua irrigua utilizzata.
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MERCATO - La campagna di pomodoro 2024 in Italia chiude con 5,3 milioni di tonnellate, in calo del 2,5% rispetto al 2023 nonostante un aumento dell’11% delle coltivazioni.
Pomodoro 2024: la produzione italiana chiude a 5,3 milioni di tonnellate
horecanews.it
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ORO ROSSO 🍅 in diminuzione di volumi per la raccolta 2024 Nel mese di maggio, gli agricoltori hanno dovuto fare i conti con le piogge persistenti; molti trapianti sono slittati a giugno e per questa ragione il raccolto è destinato a protrarsi sino a tutto settembre Giugno, invece, si è caratterizzato per una forte instabilità metereologica, esponendo le piantine al rischio di patogeni Il grande caldo, che ha caratterizzato la metà di luglio e il mese di agosto, poi, ne ha ostacolato la crescita Questa è la fotografia alla data del convegno, dalla quale risulta un raccolto di poco superiore al 50% rispetto alla media registrata negli ultimi cinque anni nella prima settimana di settembre Le basse rese stanno mettendo in seria difficoltà i produttori agricoli e i trasformatori, che fanno i conti con una media di sole 60 tonnellate di raccolto per ettaro, contro le 74 medie registrate nell’ultimo quinquennio, in base ai dati dell’OI Pomodoro da Industria Nord Italia Tutto ciò fa presagire un ammanco di prodotto a fine campagna rispetto alle quantità contrattate La nota positiva, di contro, è rappresentata dall’alta qualità del pomodoro: il grado brix, cioè il livello di acidità, è pari a 5,12, che si attesta come un valore record mai registrato nel nord Italia Bisognerà implementare dei piani di selezione genetica dei pomodori per renderli più resistenti alle diverse condizioni meteo e definire dei piani di raccolta più rapidi in casi di previsioni meteo avverse #pomodoro #campagna #brix #qualita
Campagna di raccolta del pomodoro, dati del 2024 inferiori alla media degli ultimi cinque anni
agricoltura.regione.emilia-romagna.it
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POMODORO : poco ma ma buono Campagna ad altissime rese ma ridotta quantità raccolta Alla data del 4 settembre, è stato raccolto poco più del 50% del pomodoro contrattato, una percentuale inferiore rispetto all’andamento medio dell’ultimo quinquennio Sia i produttori agricoli sia i trasformatori stanno facendo i conti con le basse rese, che sono in media pari a 60t/ha contro le 74 t/ha medie registrate nel Nord Italia nell’ultimo quinquennio. Le quantità di pomodoro raccolte sono inferiori alle aspettative e questo fa presagire un ammanco di prodotto a fine campagna rispetto alle quantità contrattate Ma la #qualità del pomodoro è elevata: il grado brix è pari a 5,12 (un valore record mai registrato nel nord Italia) Allo stesso tempo, i ridotti quantitativi di pomodoro che giungono alle industrie non permettono alle imprese di far lavorare le linee a pieno regime, generando basse rese di trasformazione con il conseguente aumento dei #costi La sfida futura sarà incentrata sulla tecnologia di controllo dei parametri di resa (come il grado #brix ma anche il #colore e il #bostwick) in linea o in laboratorio più velocemente per regolare il processo più efficacemente #conserve #passata #pomodoro #sughi
Campagna pomodoro 2024: primo bilancio nel nord Italia
https://oipomodoronorditalia.it
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MERCATO - La campagna di pomodoro 2024 in Italia chiude con 5,3 milioni di tonnellate, in calo del 2,5% rispetto al 2023 nonostante un aumento dell’11% delle coltivazioni.
Pomodoro 2024: la produzione italiana chiude a 5,3 milioni di tonnellate
horecanews.it
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