Legittimo il licenziamento del dirigente per registrazione non autorizzata di riunioni del CdA – Sent. Trib. Trento n. 172/24. Avv Filippo Salvo
Post di Trifirò & Partners Avvocati
Altri post rilevanti
-
Investigazioni in azienda e ruolo dell’investigatore privato. Perché rivolgersi ad una agenzia investigativa? Le investigazioni sono lecite? Con l’ordinanza n. 29135 del 12.11.2024, la Cassazione afferma che il datore può porre in essere controlli, anche per mezzo di un’#agenziainvestigativa, al fine di verificare che durante la fruizione dei permessi sindacali il lavoratore ponga in essere attività legate all’incarico ricoperto. Il lavoratore ha impugnato giudizialmente il #licenziamento irrogatogli per illegittima fruizione dei premessi sindacali nelle giornate del 06 e 07 ottobre 2016, allorquando era risultato fuori regione per motivi strettamente personali. La Corte d’Appello rigetta la predetta domanda, non ritenendo sussistente la violazione della #privacy, lamentata dal ricorrente, perché il controllo dell'#investigatoreprivato era stato effettuato in luoghi pubblici ed era finalizzato ad accertare le cause effettive della richiesta di premessi sindacali. La Cassazione – nel confermare la pronuncia di merito – rileva, preliminarmente, che il diritto al permesso del dirigente sindacale ha natura di diritto potestativo. Tuttavia, continua la sentenza, il datore di lavoro ha il diritto al controllo per accertare l'effettiva partecipazione dei sindacalisti, fruitori di tali permessi, alle riunioni degli organi direttivi, nazionali o provinciali. Secondo i Giudici di legittimità, tale controllo può legittimamente essere posto in essere anche per mezzo di un’agenzia investigativa Su tali presupposti, la Suprema Corte rigetta il ricorso proposto dal lavoratore, confermando la legittimità dell’impugnato recesso. #investigazioni #investigatore
Cassazione: licenziato il rappresentante sindacale scoperto ad utilizzare impropriamente i permessi
lavorosi.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Eccoci con il nostro appuntamento con la rubrica giuridica dell'Avvocato del Martedì in collaborazione con il giornale on line ilmoderatore.it Eccoci con il nostro appuntamento con la rubrica giuridica dell'Avvocato del Martedì in collaborazione con il giornale on line ilmoderatore.it https://lnkd.in/df5WcD9W Congedo straordinario, quando viene licenziamento il dipendente... #avvocatoquartararo #avvocatodelmartedì #avvocatocivilista #consulenzaonline
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
𝗟𝗶𝗰𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗶𝗹 𝘀𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗮𝗹𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗰𝗵𝗲, 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘀𝘃𝗲𝗹𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝗶𝗻𝗱𝗮𝗴𝗶𝗻𝗶 𝗶𝗻𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝗴𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲, 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮 𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗺𝗲𝘀𝘀𝗶 𝘀𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗮𝗹𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮’ 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶 E’ quanto affermato dalla 𝐂𝐨𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐬𝐬𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐧. 𝟐𝟎𝟗𝟕𝟐 𝐝𝐞𝐥 𝟐𝟔 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟒, occupatasi del caso di un licenziamento di un dipendente di un’azienda tessile per aver usufruito di 𝐩𝐞𝐫𝐦𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐫𝐞𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐢𝐭𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚’ 𝐬𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐚𝐥𝐞 ma, in realta’, 𝐢𝐦𝐩𝐢𝐞𝐠𝐚𝐭𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐞𝐬𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐯𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 e, quindi, diverse da quelle istituzionali. I giudici della Suprema Corte hanno evidenziato, da un lato, che la concessione dei permessi sindacali non e’ soggetta ad alcun potere discrezionale ed autorizzatorio da parte del datore di lavoro e che, purtuttavia, essi non possono essere utilizzati al di fuori della previsione normativa e per finalita’ personali o, comunque, divergenti rispetto a quelle per le quali possono essere richiesti; e, dall’altro lato, che la sussistenza di un diritto potestativo del rappresentante sindacale a fruire dei permessi non esclude la 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚’ 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐝𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐯𝐞𝐫𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐫𝐞, 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐚𝐯𝐯𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐫𝐞𝐭𝐨, 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐮𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐠𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚 – attivita’ non preclusa dalla normativa vigente poiche’ riguardante non direttamente l'adempimento della prestazione lavorativa ma un comportamento illegittimo posto in essere al di fuori dell'orario di lavoro, disciplinarmente rilevante - che effettivamente i permessi siano stati utilizzati nel rispetto di quanto previsto dallo Statuto dei Lavoratori. In particolare, in merito alla 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐢𝐭𝐚’ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨𝐭𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐝𝐢𝐩𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞, gli Ermellini hanno pienamente condiviso le argomentazioni della Corte d’Appello che ha ritenuto “𝑖𝑙 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑑𝑢𝑐𝑖𝑏𝑖𝑙𝑒 𝑎𝑑 𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑎𝑠𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑖𝑛𝑔𝑖𝑢𝑠𝑡𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑡𝑎, 𝑑𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑒’ 𝑠𝑎𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖 𝑡𝑒𝑜𝑟𝑖𝑐𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑠𝑎𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑒𝑟𝑣𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎 𝑒𝑑 𝑒𝑣𝑒𝑛𝑡𝑢𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑒𝑠𝑝𝑢𝑙𝑠𝑖𝑣𝑎”, cosi’ come non ha considerato “decisivo il dato economico”, ossia la retribuzione indebitamente percepita “per vari giorni” dal lavoratore, ma ha qualificato la condotta posta in essere “𝙞𝙣 𝙩𝙚𝙧𝙢𝙞𝙣𝙞 𝙙𝙞 𝙖𝙗𝙪𝙨𝙤 𝙙𝙚𝙡 𝙙𝙞𝙧𝙞𝙩𝙩𝙤 (𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑟𝑒𝑔𝑢𝑎 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑎𝑣𝑣𝑖𝑒𝑛𝑒 𝑖𝑛 𝑚𝑎𝑡𝑒𝑟𝑖𝑎 𝑑𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑚𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝐿. 104/92)", ovvero connotata da un 𝑞𝑢𝑖𝑑 𝑝𝑙𝑢𝑟𝑖𝑠 rappresentato dalla “𝑠𝑡𝑟𝑢𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑟𝑢𝑜𝑙𝑜 𝑠𝑖𝑛𝑑𝑎𝑐𝑎𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑣𝑒𝑠𝑡𝑖𝑡𝑜”.
Studio Legale Antonio De Simone
facebook.com
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
#gpnfocuson ⚖️ 𝐈𝐥 𝐥𝐢𝐜𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐦𝐚𝐧𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐠𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢: 𝐮𝐧𝐚 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐢𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐞 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐜𝐫𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚 Il Prof. Avv. e socio GPN adalberto perulli in questo articolo esamina attentamente un recente caso di licenziamento disciplinare per mancato raggiungimento degli obiettivi. Quali sono i motivi che hanno portato la Corte a 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐢𝐧𝐠𝐞𝐫𝐞 l'istanza della datrice di lavoro di procedere al licenziamento della dipendente? Scopri di più nell’articolo completo: 👉 https://lnkd.in/dihMY_xT #gpn #licenziamento
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Sicurezza sul lavoro: per l’omicidio colposo condannato tutto il cda. Quando anche le deleghe funzionali e di gestione non salvano i vertici della società.... Leggi l'articolo di Maria Francesca Artusi
Se manca l’organizzazione il CdA resta responsabile per l’infortunio sul lavoro
eutekne.info
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
🛑 Licenziamento dei dirigenti, saranno le aziende a pagare il conto degli errori legislativi ⚖️ La norma sul blocco dei licenziamenti introdotta in pandemia (che vietata tutti i licenziamenti, salvo i recessi individuali dei dirigenti) è in attesa di giudizio presso la Corte Costituzionale per violazione dell’art. 3 Cost. ➡️ Se la norma fosse dichiarata incostituzionale, diventerebbero illegittimi i licenziamenti dei dirigenti intimati durante la pandemia ✅ Una dichiarazione di incostituzionalità avrebbe impatto su tutti i contenziosi non ancora conclusi; non cambierrebbe nulla, invece, per le cause passate in giudicato e per i recessi definiti con una conciliazione ⚠️ Questa vicenda offre un importante insegnamento ai professionisti: le norme non vanno solo lette, ma interpretate e collocate a livello sistematico. Cercando di vedere anche le insidie più nascoste. 🗞️L’approfondimento su Il Sole 24 Ore dell’8 giugno
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
⚖️📰 Legittima la comunicazione di licenziamento per giustificato motivo oggettivo contenuta nel verbale di mancata conciliazione sottoscritto da entrambe le parti 🌐 Clicca per leggere l'articolo https://lnkd.in/dh-uG_pm 🤝 SAFIO 🔹 Partner dello Studio Professionale Digitale 📞 3927060481 🔹 Per informazioni commerciali e amministrative 🎧 Assistenza clienti 📧 assistenza@safio.it 🌐 http://www.safio.it #newslegali #safioservizi #informaticagiuridica #legalsoftware #studiolegaledigitale
Legittima la comunicazione di licenziamento per giustificato motivo oggettivo contenuta nel verbale di mancata conciliazione sottoscritto da entrambe le parti • SAFIO • Partner dello Studio Professionale Digitale
https://www.safio.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Per Ratio Quotidiano di Sistema Ratio | Centro Studi Castelli di oggi analizzo l'ordinanza di Cassazione n.28171 del 31.10.2024 sul caso di licenziamento di un dipendente. La comunicazione veniva inviata all'indirizzo di residenza in possesso del datore dal momento che il lavoratore non aveva provveduto a comunicare il nuovo indirizzo. #Cassazione #licenziamento #legittimità #ordinanza #cambio #indirizzo
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
𝐑𝐢𝐬𝐨𝐥𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐬𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐢𝐧𝐠𝐢𝐮𝐬𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞: 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐚 𝐚𝐥𝐥’𝐈𝐓𝐋 ✍ 𝐄𝐦𝐞𝐧𝐝𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐨𝐦𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐮𝐧𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝟏𝟗 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟒 💁♂️ 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐫𝐦𝐚 𝐨𝐫𝐢𝐠𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐃𝐃𝐋 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 Novità 1️⃣ Risoluzione nei casi di assenza ingiustificata del lavoratore protrattasi oltre il termine previsto dal 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 “𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞” di lavoro applicato al rapporto di lavoro 2️⃣ In mancanza di previsione contrattuale, l’assenza ingiustificata deve protrarsi per un 𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐞 𝐬𝐮𝐩𝐞𝐫𝐢𝐨𝐫𝐞 𝐚 𝟏𝟓 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐢 (non più 5 giorni) 3️⃣ Il datore di lavoro deve dare comunicazione alla sede territoriale dell'Ispettorato nazionale del lavoro, a cui spetta verificare la veridicità della comunicazione 4️⃣ La risoluzione per volontà del lavoratore non si applica se il lavoratore dimostra l'impossibilità, per 𝐜𝐚𝐮𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐟𝐨𝐫𝐳𝐚 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐞 o per 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐦𝐩𝐮𝐭𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐚𝐥 𝐝𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨, di comunicare i motivi che giustificano la sua assenza. ▶ Testo dell'emendamento e dettagli nel mio articolo per Edotto
Assenza ingiustificata: risoluzione per volontà del lavoratore
edotto.com
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
⚖️📰 Legittima la comunicazione di licenziamento per giustificato motivo oggettivo contenuta nel verbale di mancata conciliazione sottoscritto da entrambe le parti 🌐 Clicca per leggere l'articolo https://lnkd.in/dSa9mcMK 🤝 SAFIO 🔹 Partner dello Studio Professionale Digitale 📞 3927060481 🔹 Per informazioni commerciali e amministrative 🎧 Assistenza clienti 📧 assistenza@safio.it 🌐 http://www.safio.it #newslegali #safioservizi #informaticagiuridica #legalsoftware #studiolegaledigitale
Legittima la comunicazione di licenziamento per giustificato motivo oggettivo contenuta nel verbale di mancata conciliazione sottoscritto da entrambe le parti • SAFIO • Partner dello Studio Professionale Digitale
https://www.safio.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
7.515 follower