Post di Marta Vannelli

✝️ Negli ultimi giorni hanno fatto molto parlare gli spot di Amica Chips, definiti da molti blasfemi, dal nome “Amica Chips, il divino quotidiano”. Risparmiandovi i dettagli, nella campagna in questione le ostie vengono sostituite dalle patatine a marchio Amica Chips: idea che è costata una censura. Alla vista di questa campagna pubblicitaria, Don Andrea, rettore del Collegio Rotondi di Gorla Minore ha preso una posizione netta nei confronti del brand: i prodotti Amica Chips non verranno più venduti nel suo istituto, definendo la mossa commerciale come offensiva e irrispettosa. Anche l’Aiart, l’associazione italiana di telespettatori cattolici, ha segnalato lo spot all’Istituto di Autodisciplina pubblicitaria. Certo è che Amica Chips non risparmia colpi, da Rocco Siffredi a questa serie di spot con protagonista lo strano connubio tra suore e patatine. Cosa ne pensate della linea di comunicazione di Amica Chips? Divertente o too much? 🧐 #HALOagency #HALOcreativeads #AmicaChips #Italia #Marketing #Comunicazione #SocialMediaMarketing #MarketingIta #MarketingDigital #MarketingOnline #Business

Dal caso Ferragni al Ddl “Beneficenza”: serviva una nuova legge? | Vitalba Azzollini Il noto “caso pandoro” che ha coinvolto l’azienda dolciaria Balocco e l’imprenditrice e influencer Chiara Ferragni ha portato la maggioranza a proporre il "ddl beneficenza", un provvedimento pieno di incongruenze. La regolazione non dovrebbe seguire la scia degli impatti emozionali che episodi di attualità suscitano nell’opinione pubblica. Ma a volte è proprio così che si legifera in Italia. Il disegno di legge “Beneficenza” – volto a disciplinare le ipotesi di iniziative benefiche connesse alla vendita di prodotti – è probabilmente solo l’ultimo esempio. Ma c’era proprio bisogno di queste nuove regole? Di cosa parliamo in questo articolo: - I fatti: la multa dell'Antitrust a Chiara Ferragni e Balocco - Il quadro delle regole vigenti a tutela dei consumatori - Il disegno di legge “Beneficenza” - La sovrapposizione - Incongruenze

☝️ 𝗜𝗻 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘃𝘂𝗼𝗶 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗲? Siamo tornati dopo la pausa ferragostana con tante idee sfidanti da lanciare. Oggi condividiamo uno scorcio della vita in agenzia... uno scatto rubato durante dialoghi e confronti su grandi progetti, che vanno verso la direzione giusta. Quella che fa percorrere tanta più strada al cliente, con una marcia in più verso il traguardo. Ci rivediamo in #DirezioneOrizzonte con tante novità! Seguici sui social per le prossime novità. #Webeingnet

Mi hanno segnalato che Mr Beast, KSI e Logan Paul hanno lanciato uno snack rivolto ai giovani. I tre sono famosissimi youtuber e influencer, noti per produrre contenuti leggeri, spesso rivolti a un pubblico molto giovane e caratterizzati da un tono talvolta demenziale. Non preoccupatevi se non li conoscete, ma il fatto che abbiano ottenuto 700.000 like per promuovere un prodotto è un chiaro segnale della loro incredibile portata mediatica. Ciò che sorprende un italiano è vedere come abbiano utilizzato la pubblicità comparativa confrontando il loro snack con un prodotto del colosso Kraft-Heinz, sostenendo che il loro sia più autentico, salutare e di qualità superiore. Questa pratica, tuttavia, è illegale in Italia. Ancor più sorprendente, come notato da un utente su X, è che, pur avendo adottato uno stile di vita più salutare nel corso della loro carriera — con Mr Beast che ha registrato una significativa perdita di peso, probabilmente grazie agli antagonisti del GLP-1, sui quali Eli Lilly e Novo Nordisk stanno costruendo il loro successo — abbiano deciso di lanciarsi nel settore degli snack industriali, che non è certo sinonimo di virtuosismo. "Avrebbero potuto cambiare il paradigma della categoria", ma invece hanno scelto di guadagnare cavalcando le deboli abitudini alimentari dei loro giovanssimi follower. In Italia, Fedez e Lazza hanno invece puntato sull'energy drink BOEM, promosso anche durante la recentissima faida con Tony Effe. Nonostante ricavi di €235mila, i costi nel 2023 sono stati di €2,2 milioni. Come direbbe Alessandro Borghese, "non è un buon inizio". Negli Stati Uniti, influencer con un profilo più sofisticato, come certi VC wannabe blogger, preferiscono concentrarsi su nootropi e prodotti nutraceutici, sebbene i vantaggi per i consumatori rimangano poco chiari. Insomma, questi ultimi anni stanno vedendo sempre più influencer legarsi a beni di largo consumo, che necessitano di acquisti ripetuti durante l’anno. #fedez #influencer #social

𝐀𝐦𝐢𝐜𝐚 𝐂𝐡𝐢𝐩𝐬: 𝐔𝐧𝐚 𝐂𝐚𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐚 𝐝𝐢 𝐌𝐚𝐫𝐤𝐞𝐭𝐢𝐧𝐠 𝐅𝐮𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐚𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 Negli ultimi giorni, l’Italia è stata scossa dalla campagna pubblicitaria dell’azienda “Amica Chips”. Come fu con lo spot con Rocco Siffredi, l’azienda è tornata alla ribalta, ma questa volta con un twist inaspettato…o prevedibile? Nello spot, una suora riceve l’eucaristia durante la messa; un riconoscibilissimo “crunch” rivela che al posto dell’ostia le è stata data una patatina. La suora esprime sorpresa e piacere con una smorfia sul volto. Alla fine del video, un’altra suora un po’ più “curvy” viene inquadrata mentre è seduta nel confessionale intenta a godersi il suo bel sacchetto di “Amica Chips”. 🗣️ A seguito della valanga di 𝐝𝐢𝐛𝐚𝐭𝐭𝐢𝐭𝐢 𝐞 𝐩𝐨𝐥𝐞𝐦𝐢𝐜𝐡𝐞 che ha travolto tutti i mass media, lo spot è stato ritirato dopo soli due giorni dalla messa in onda, per buona pace di tutti. L’azienda ha indubbiamente ottenuto una grande esposizione mediatica grazie a questa campagna. La discussione è diventata virale, e il marchio “Amica Chips” è stato al centro dell’attenzione. Questo tipo di visibilità è spesso difficile da ottenere, soprattutto per un’azienda di snack. 𝐈𝐥 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐫𝐞𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚’:   La campagna è stata audace e creativa. Ha sfidato le convenzioni e ha catturato l’attenzione del pubblico. Tuttavia, c’è sempre un rischio quando si esce dagli schemi. Alcune persone potrebbero essersi sentite offese, ma altre potrebbero aver apprezzato l’umorismo e l’originalità. La grande domanda è: a quali conseguenze porterà questa campagna? saranno positive o negative? E soprattutto, alla fine, le vendite di “Amica Chips” aumenteranno o crolleranno?   𝐓𝐮 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐢? 👉 Scrivilo nei commenti ⤵️

Se ti dico #Leerdammer, anche tu pensi al formaggio con i buchi, vero? 🧀 Ma non solo! Da qualche giorno Leerdammer ha fatto il suo debutto ufficiale nel settore #aperitivo con le pepite di 100% formaggio #LeeCrock. 🎯 Cosa mi ha colpita di più? La strategia di #influencermarketing adottata. Gli influencer coinvolti hanno saputo valorizzare il prodotto in modo autentico, rispettando le aspettative delle loro #community: Emanuele Ferrari - Content creator appassionato di cucina e dei prodotti gastronomici italiani. Ha catturato l’attenzione della sua community con un #hook nato su TikTok: il POV. Il reel inizia con “POV: Come sarebbe la mia vita senza formaggio”. Il resto è tutto da scoprire! Alice Venturi - Makeup artist ed entertainer che condivide la sua vita su Instagram, raccontandola con gli occhi di una millennial. Nel suo reel, #LeeCrock è protagonista di un aperitivo con amici, comunicando perfettamente convivialità e condivisione. Giovanni Fois - Youtuber e content creator noto per i suoi contenuti sul fitness. Una scelta interessante per Leerdammer, che differenzia il messaggio puntando sul fatto che LeeCrock è “100% formaggio” e non fritto, uno snack ideale anche per chi è attento alla linea. Questa campagna è un esempio di come l'influencer marketing possa essere utilizzato per raggiungere diversi #segmenti di mercato in modo efficace e autentico. Hai già visto questo prodotto a scaffale o un’adv di questa campagna? Fammi sapere cosa ne pensi!👇

Differenziarsi è fondamentale e l'autenticità premia È quanto cerco di spiegare a chi vuole aprire un canale YouTube ma ha modelli troppo ingombranti a cui ispirarsi. Oppure dico nei corsi di video marketing e strategia digitale per chi si avvicina a questo mondo. Ecco un bell'articolo di Stefania Zolotti che ripercorre la storia di Benedetta Rossi e testimonia le sue scelte spesso criticate e controcorrente. Il canale YouTube "Fatto in casa da Benedetta" era stato un esempio quando - insieme a Michela Bellomo e Corinna Caccianiga - avevamo tenuto un laboratorio di archetipi narrativi e strategia di brand. Trovare delle conferme nella cronaca fa sempre piacere. 🎥 🎥🎥 Creo video e insegno a farlo. Seguimi per scoprire app, strumenti e trucchi per produrre video brevi e per YouTube #immaginalatauastoria #crearevideo #videoperYouTube #videomarketing

Possiamo dire che ci piace un sacco farlo? 😁 All'inizio ci eravamo dati 3-4 mesi per testare l'andamento della nuova rubrica, ora siamo già a 20 puntate dei nostri "imperdibili". In queste venti settimane, nel selezionare i contenuti, abbiamo passato sì più tempo sulla piattaforma, ma abbiamo anche imparato un sacco e scoperto tanti nuovi profili interessanti, quindi ormai non c'è più alcun dubbio: gli imperdibili sono qui per restare! Ora però vediamo quelli che abbiamo scelto per questa tornata 👇🏻 Cosa farebbe Alessio Beltrami ∴ se dovesse ripartire da zero? Quando non conviene per nulla usare l'AI, ce lo svela Edoardo Nardi. IL consiglio di carriera, da chi se non Nicolo' Andreula Marco Montrone e un bellissimo esercizio creativo. I Am Not A Typo, la campagna realizzata da Lee Freman. Ammettere gli errori come strategia di posizionamento, Riccardo Pirrone. Nike continua a far discutere anche in vista di LA 2028, Sossio Morra. Copywriting at its best con Fabio Palombo. La testimonianza che può contribuire a salvare molte vite, quella di Alice Morrone. Davide Villani e la (presunta) morte del real time marketing. Nuova funzione Tik Tok (utilissima anche per i contenuti sugli altri social) spiegata da Federico Rognoni. Nonostante ci piaccia un sacco, a volte qualcosina ce la perdiamo anche noi, quindi se vuoi aggiungere un post interessante sentiti liberissimo/a di farlo nei commenti! #linkedin #creator #digitalmarketing #notizie

(FORSE) ci siamo fatti prendere un po' troppo la mano questa volta 🫣 Massimo Corona ci da un consiglio cruciale per chi vuole davvero lasciare il segno nella storia. Livio Cortese analizza l'ultimo spot Coca-Cola realizzato tutto con AI. Il post di Giorgio Soffiato come spunto per riflettere sui contenuti organici. Una bella storia (anche e soprattutto) di comunicazione aziendale, Mariangela Pira. Come migliorare la propria BIO su LinkedIn secondo Francesco Agostinis. L'allenamento per sopravvivere in azienda di Luca Altimani. Camilla Mandarino ci porta dentro la sua mattinata di lavoro da content creator. Boost your Talent con Henry Sichel. 🥷 Mirko Pallera e il rebranding che ha deluso tutti. Jungler e il caso studio di Elisa True Crime. I volantini ancora sono uno strumento di marketing efficace, Carmelo Abate. Angelica Siciliani Fendi ci racconta un po' il suo percorso, lasciando qualche consiglio utile. L'importanza dei nomignoli nella comunicazione politica, Jonathan De Sciscio. Il Social Media Manager nell CCNL, Riccardo Pirrone. Lezioni di marketing direttamente da Stranger Things, The Marketing Lab. E per chiudere in bellezza, come offerta di lavoro della settimana abbiamo scelto quella di Caffeina | Ideas Never Sleep. , che cerca un Account Supervisor! #linkedin #creator #digitalmarketing #notizie

Come vengono strutturate le pubblicità televisive negli stati uniti Ci sono due tipi di persone: Persone che non credono nel prodotto e che vengono coinvolte dal "protagonista" con il prodotto Persone che danno fastidio al "protagonista" della pubblicità con il prodotto Nota importante: Ci sono sempre due o più persone nella pubblicità. Nelle pubblicità non si parla molto, si usa il prodotto per comunicare. E la fine della pubblicità contiene sempre uno slogan o una promozione. Plus: Alcuni brand prendono scene di film famosi (ad esempio top gun) e la collegano con la pubblicità. Alcune aziende di rent car collaborano con squadre di Nba per promuovere il loro servizio Esempio: Oh sei a Los Angeles per la partita dei Lakers? Bene, se vai alla partita hai uno sconto del 25% sul noleggio delle nostre auto. Nelle pubblicità di un truck car la voce dell'uomo è una voce robusta, e mai voci docili. Questa la sai: Ci sono più pubblicità inerenti al cibo, panini, pizze, patatine ecc. In Italia potrebbe funzionare la stessa forma di marketing?