Questo weekend vi portiamo per musei… Potremo ammirare il vaso più bello del mondo, leggere le memorie di una vedova scritte su un lenzuolo, curiosare negli oggetti di un fidanzamento interrotto tra un bicchiere di Aglianico, un mercatino e un piatto di pasta e patate. Su #Vendemmie l’articolo di Alberto Vito
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Appuntamenti del weekend, dalla “Domenica al museo” alla memoria di Impastato, ecco cosa fare #blogsicilianotizie #blogsicilia #websuggestion Master Blog www.blogsicilia.it
Appuntamenti del weekend, dalla “Domenica al museo” alla memoria di Impastato, ecco cosa fare
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Breve guida ai Laghi di Revine. Ecco cosa fare e cosa vedere sia ai Laghi che nei dintorni tra paesini, città, borghi, colline, panchina gigante e musei. #theLandofVenice #visitveneto https://lnkd.in/dakbMh3m
Laghi di Revine, cosa fare e cosa vedere: le esperienze da non perdere
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LA STORIA DEI TORET Torèt è un sostantivo della lingua piemontese che letteralmente significa piccolo toro, torello. In senso traslato la parola viene comunemente usata per designare la tipica fontanella pubblica della città di Torino, di cui è una celebre caratteristica dell'arredo urbano.La fontana è in fusione di ghisa, con sviluppo verticale parallelepipedo chiuso da una volta emicilindrica; è dipinta d'un particolare colore verde bottiglia il quale è anch'esso, a sua volta, iconico. La cannella d'erogazione posta sul fronte è costituita da una piccola testa di toro dalla cui bocca sgorga l'acqua. La testa di toro richiama l'animale simbolo della città di Torino: il toro rampante presente anche sulle insegne ufficiali. Completa l'installazione, a terra, una griglia emicircolare di scolo spesso munita di una conca centrale utile per l'abbevero degli animali da compagnia. Le fonti sono discordi riguardo l'anno di introduzione dei torèt nell'arredo urbano: alcuni testi ne datano la comparsa alla fine del XIX secolo, altri la collocano nel primo dopoguerra. Sicuramente, comunque, negli anni trenta del XX secolo iniziarono a comparire numerosi nelle strade e piazze di Torino, in particolar modo presso le aree mercatali, lungo i grandi viali alberati e nei giardini pubblici. Realizzati inizialmente in pietra, furono successivamente sostituiti o affiancati dalle attuali opere in ghisa, prodotte dalla Fonderia Pinerolese di Frossasco. Vi sono oggi più di 800 torèt sparsi per le vie del capoluogo subalpino. Originariamente l'acqua che alimentava le fontane proveniva dall'acquedotto del Pian della Mussa. Oggi esse sono alimentate dalla rete ordinaria dell'acquedotto civico, che miscela l'acqua di sorgente a quella attinta dalle falde sotterranee e ad una frazione sanitizzata dell'acqua del fiume Po. A riprova della loro presenza nell'immaginario torinese si può ricordare come, a partire dal 2010, i toret compaiano a fianco della Mole Antonelliana e del gianduiotto nella gamma di gadget studiati dal comune di Torino in collaborazione con undici aziende locali per promuovere l'immagine di Torino.
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🔴 Pesaro: Natale di Cultura 2024, musei, mostre ed eventi per le feste.. Vivi il Natale di Cultura a Pesaro 2024! Musei, mostre, eventi e degustazioni aperti dal 21 dicembre al 6 gennaio per un’esperienza unica tra arte, storia e tradizioni. #NatalePesaro #CulturaPesaro #EventiPesaro #MuseiAperti #RossiniExperience #Natale2024 #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda ➡️ Leggi articolo completo su La Milano
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Bellezza dell'arte e bellezza nella gastronomia. Non possiamo vivere senza arte e non possiamo vivere senza conoscere l’arte: bellezza vera, quella che è perpetua e che vibra nelle corde dell’invisibile anela l’infinito.
Di arte e bellezza Michil Costa -
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Si sale o si scende? No, non è una caccia al tesoro anche se la domanda ❓, posta in questo modo, ti potrebbe portare in quella direzione. È solo un espediente che mi sono inventata per catturare la tua attenzione e accompagnarti così alla scoperta di due originali gallerie d’arte collocate, rispettivamente, in una soffitta e in una cantina. Nel primo caso parliamo del sottotetto ristrutturato di una galleria d’arte di Milano che si è dato l’evocativo nome di C.O.S.M.O. Nulla di legato all’universo 🪐dacché l’acronimo sta per Come Ogni Semplice Movimento Ortogonale. Nato oramai dieci anni fa dall’estro e dalla volontà di due artisti, Luca Pancrazzi ed Elena El Asmar, oggi Cosmo è diventato lo spazio ideale per proporre progetti inediti di artisti che hanno raccolto la sfida di realizzare le loro installazioni in uno spazio tanto insolito quanto caratteristico. E questa è la parte di sopra. Se ci spostiamo al polo opposto, invece, immagina di scendere le scale che ci portano in una cantina. Badate, non sto parlando di una cantina qualunque bensì di quelle del Chianti che già di per sé racchiudono vere e proprie opere d’arte di inestimabile valore: i vini della regione 🍷. In questo splendido angolo di Toscana, due antichi manieri, il Castello di Brolio a Gaiole e la cantina Felsina a Castelnuovo Berardenga sono diventati spazi espositivi. Alla base del progetto c’è infatti l’idea di usare l’arte contemporanea, con artisti che arrivano da ogni parte del mondo, per valorizzare anche la cultura vitivinicola. E tu dove vuoi andare oggi? Su o giù? #arte #cultura #vino
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Una giornata partendo dalla capitale della cultura 2023, alla scoperta della bellissima zona collinare: un riferimento per la moderna viticultura del nostro Paese. L’articolo di Luca Sessa su #Vendemmie
Gita tra Brescia e la “Franciacürta”: cultura, castelli, parchi archeologici e bollicine
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📅 Un nuovo mese, una nuova sfida con il #CalendarioViteriaEmiliana! 🕸️ In un salone d'epoca vittoriana, tra fascino e dettagli ricercati, si cela un nostro articolo. Hai occhio per il dettaglio? Condividi la tua scoperta nei commenti con #CalendarioViteriaEmiliana!
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📅 Un nuovo mese, una nuova sfida con il #CalendarioFervitFasteners! 🕸️ In un salone d'epoca vittoriana, tra fascino e dettagli ricercati, si cela un nostro articolo. Hai occhio per il dettaglio? Condividi la tua scoperta nei commenti con #CalendarioFervitFasteners!
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Oggi è stato presentato il programma del #MaggioDeiMonumenti a #Napoli. Nata nel 1992, la rassegna partenopea giunge quest'anno alla 30esima edizione. Un invito per napoletani e turisti a scoprire il patrimonio della città, conquistando il pubblico locale, senza tuttavia raggiungere quella dimensione globale tale da trasformarla in un vero e proprio attrattore turistico. Per farsi un’idea basti pensare che l’edizione del 2024 vanta poco più di 20 eventi, che si ripetono più o meno ciclicamente da maggio fino agli inizi di giugno, suddividendosi tra forum cinematografici, spettacoli teatrali (per lo più di piccole associazioni) e “aperture straordinarie” di siti che generalmente sono accessibili nel corso dell’anno durante rassegne analoghe. Realizzata con poche risorse, leitmotiv di questa edizione “Le acque di Napoli”. E, leggendo il programma, non si può fare a meno di chiedersi quale sia il nesso tra un workshop di cinema e l'acqua o la retrospettiva di Béla Tarr (regista e produttore ungherese) e la città. Gli spettacoli si dividono prevalentemente tra performance di strada in spazi pubblici e animazioni per bambini. Una rassegna, gratuita certo, che poco racconta e ancor meno valorizza la città. Per avere un’idea di come non solo non sia cresciuto, ma sia stata addirittura ridimensionato il Maggio dei Monumenti, basta fare un raffronto con la #MilanoDesignWeek, al secolo #SaloneDelMobile, appuntamento imprescindibile per gli amanti dell’architettura d’interni e del design. Nato agli inizi degli anni ’60 come esposizione di mobili, ha avuto alterne fortune fino agli anni ’90. È a partire dagli anni 2000, che avviene una vera e propria rivoluzione, spostando l'evento dall’originaria #Fieramilanocity all’odierna #Rho. Da quel momento viene a crearsi nel tessuto cittadino un vero e proprio ecosistema di eventi satellite che vivono di vita propria, il #Fuorisalone. Per fare un esempio concreto basti pensare che in una sola settimana – UNA – (il Maggio dei Monumenti dura un mese) il Fuorisalone, tra innovazione e creatività, ha raccolto quest'anno 1125 eventi, ha coinvolto 838 brand e ha vantato un’audience online di ben 630.000 persone provenienti da 162 paesi del mondo. Un vero e proprio colosso del settore, che in soli 7 giorni riesce a superare di gran lunga quanto realizzato dal Maggio dei Monumenti in un intero mese di programmazione. Tra gli sponsor Porsche, Grand Seiko e Hyundai, solo per citarne alcuni. In compenso il Maggio dei Monumenti vedrà una serie di “incontri”, “convegni” e “tavole rotonde” per addetti ai lavori in pensione che vivono di nostalgia e proprio faticano a rinunciare alla cattedra. Napoli è affetta da un accademismo cronico, che dovrebbe debellare provando a guardare al proprio patrimonio culturale come una risorsa da promuovere, valorizzare e “vendere” e no come un polveroso soprammobile di cui parlare stancamente nel corso di un incontro cui non parteciperà nessuno.
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Vito Alberto