Post di Vertigo Syndrome

FUGGITE, SCIOCCHI… (My 2 Cents sulle AI nel mondo degli artisti) Hanno voglia a pigolare altezzosi contro le AI i vari artisti (fotografi, illustratori, filmaker, etc) “Spazzerà via tutti quelli scarsi e resteranno solo i migliori (cioè noi, ovviamente…)… Non è così. Col tempo gli algoritmi delle AI impareranno a stimolare emozioni nelle persone, simuleranno imperfezioni per risultare più umane, capiranno esattamente quali fattori randomici o voluti rendono “i migliori” appunto “i migliori” secondo il pubblico e lo replicheranno in un soffio di tempo. E quindi è la Fine? This is the End My Artist Friend? No. Le AI seguiteranno a produrre cose ma quello che le AI non potranno fare (intesi come algoritmi) guarda caso è proprio fare di loro stesse un brand. Una foto di Buzzanca varrà sempre più di una foto Buzzanca-like fatta da me con il mio Dall-e per un editore o un direttore editoriale. Stessa cosa per la copertina di un libro progettata da Falcinelli. Ma non perché la loro visione… e sensibilità… e intelligenza… e parapì e parapà non potrà mai essere simulata da un freddo algoritmo, ma proprio perché dare a se stessi il valore (aka la percezione) di un brand paga più del costo azzerato, della velocità di esecuzione, della libertà di far da soli anche se sei un cane e anche della qualità artistica dell’opera stessa. Quindi certo che “resteranno solo i migliori” ma non i migliori artisti. I migliori a fare anche branding a cannone oltre che arte. That’s my 2 cents. Ovviamente qui parlo di artisti, fotografi, illustratori etc… per copy, marketer e pubblicitari vedo volare all’orizzonte minacciosi stormi di volatici per diabetici.

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi