Importazioni vino -8.7% nei 12 top mercati mondiali, tiene l’Italia - Secondo report Nomisma Agroalimentare, nel primo trimestre 2024 importazioni di vino nei 12 principali mercati mondiali segnano un -8,7% sul 2023. Italia tiene con -0,9%. Bene gli spumanti tricolori Denis Pantini
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IMPORTAZIONI DI VINO NEI TOP MERCATI MONDIALI: IL PRIMO TRIMESTRE DELL’ANNO REGISTRA UN TREND NEGATIVO, MA L’ITALIA MOSTRA RESILIENZA Secondo l'ultimo report #WineMonitor di Nomisma, il primo trimestre del 2024 conferma un calo delle importazioni di vino nei 12 principali mercati mondiali, che rappresentano oltre il 60% degli acquisti globali in valore. Tuttavia, l’Italia dimostra una certa resilienza, con una diminuzione delle importazioni più contenuta: -0,9% rispetto a una contrazione generale del -8,7%. “Per quanto riguarda i vini italiani, le performance sono state meno negative rispetto alla media, grazie a Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Cina che evidenziano crescite nei valori delle importazioni di vini dal nostro Paese” - commenta Denis Pantini, Responsabile di Wine Monitor Nomisma. Buone e incoraggianti le performance degli spumanti italiani, che registrano una crescita del +4,9% in valore e del +3,4% in volume. 🍷 Per maggiori dettagli, consulta il Report di Nomisma Wine Monitor: https://lnkd.in/dW5SJFpn Nomisma Agroalimentare
Importazioni di vino nei top mercati mondiali: il primo trimestre dell’anno registra un trend negativo, ma l’Italia mostra resilienza
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USA primi per consumo vino, ma l’export Italia perde terreno. Secondo l’indagine Nomisma Wine Monitor , gli Usa nel 2023 si confermano i maggiori consumatori mondiali di vino anche se cala l’import (-11%). Italia -11,4% a valore e Dop -10% a volume
Usa primi per consumo vino, ma l'export Italia perde terreno - VinoNews24
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I vini sfusi rappresentano, per molti Paesi, soprattutto dell’Emisfero Nord del mondo, una parte minoritaria del mercato del vino, con qualche importante eccezione. Ma a loro modo, in ogni caso, ne sono uno specchio, e soprattutto dicono di come, ancora, ci sono volumi importanti che si muovono a prezzi bassissimi. Eppure, in un contesto di mercato con consumi ed esportazioni in calo, il vino sfuso, soprattutto da alcuni Paesi, nel 2023 ha visto una vera e propria impennata delle esportazioni, Italia in testa, come raccontano i numeri evidenziati dalla World Bulk Wine Exhibition. Il Belpaese, nel 2023 (con un export complessivo, secondo dati Istat, a 7,7 miliardi di euro, a -0,8% in valore e -0,9% in quantità), ha visto un aumento del 12% delle esportazioni di vino sfuso, per 408,5 milioni, soprattutto verso Germania, Francia, Regno Unito e Svezia. Con prezzi sostanzialmente stagnanti, a +0,5%, per un valore di appena 0,73 euro al litro, in media. #winenews
L’export 2023 degli sfusi: crescono Italia, Australia e Portogallo, giù Spagna, Francia e non solo
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Vino Italiano - Un calo nei mercati internazionali Nel corso del 2023. Il bilancio è negativo sia a volume sia a valore, rispettivamente per -4,4% e -7,3%. Usa, Germania, Regno Unito, Canada e Giappone, che pesano per il 56% sull’export di vino made in Italy, hanno totalizzato 4,45 miliardi di euro. La Germania è l’unico paese con un segno positivo a volume (+7%) grazie al forte incremento dei vini sfusi (+16%), secondo i dati diffusi dall’Osservatorio di Unione italiana vini, su base doganale. L’eccesso di scorte detenute dai distributori ha pesato sulla performance particolarmente negativa degli Usa (-13% a volume), seguiti da Canada e Giappone (entrambi a -11%) e Uk (-9%). Nei valori, è pesante la perdita di oltre il 10% per Usa e Canada, intorno al 5% per il Giappone e del 4% per Uk. Stabile la Germania. #vino #vini #vinoitaliano #viniitaliani #italianwine #italianwines #export #esportazioni #esportazione #winebusiness #prezzo https://lnkd.in/eMDAdbZG
Il vino italiano è in crisi? - Quotidiano dei Contribuenti
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Nel 2024, il mercato canadese del vino continua a rappresentare un'opportunità cruciale per le esportazioni italiane, nonostante dinamiche contrastanti. Il primo semestre ha registrato una riduzione dei volumi esportati dall'Italia (-7,7%) ma un aumento del valore (+2,1%), segnale che il prezzo medio per litro è in crescita, rafforzando il posizionamento italiano in segmenti di alta qualità. Le importazioni totali di vino in Canada sono calate del 4,5% in volume, ma sono cresciute del 2,9% in valore, evidenziando un trend di "premiumisation". 📦 𝗣𝗮𝗰𝗸𝗮𝗴𝗶𝗻𝗴 Il segmento bag-in-box ha mostrato performance eccellenti, con un aumento del 27,2% in volume e del 14,4% in valore, mentre il vino in bottiglia, pur essendo stabile in volume, ha visto una crescita del 4,7% in valore. Al contrario, i vini sfusi hanno subito una contrazione significativa (-14,6% in volume e -12,6% in valore). 🇮🇹 𝗣𝗿𝗼𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 Nonostante la riduzione nei volumi, l’Italia mantiene la leadership in quantità di vino esportato, superando l’Australia, e si posiziona al secondo posto in valore, dietro la Francia. Il vino spumante italiano, seppur con un lieve calo nei volumi (-1,8%), ha visto un aumento del 7,2% in valore, confermando la sua attrattività nel segmento premium, con un prezzo medio di 10,26 CAD/litro. Il futuro dell’Italia in Canada passa attraverso la valorizzazione dei prodotti di alta gamma e formati innovativi come il bag-in-box, che si sta dimostrando un'opzione sempre più richiesta dai consumatori locali. #canada #exportvino #export #vinoitaliano
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Analisi dei trend del vino importato in Cina. Notare il Gap a valore e a volume di Italia e Francia.
Il settore del 𝘃𝗶𝗻𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗖𝗶𝗻𝗮 ha subito una forte 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 nel corso del 2023. In particolare, le importazioni di 𝘃𝗶𝗻𝗼 𝗶𝗺𝗯𝗼𝘁𝘁𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮𝘁𝗼 nell’anno in analisi hanno subito una 𝗱𝗶𝗺𝗶𝗻𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝟭𝟳,𝟲% 𝗶𝗻 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 (attestandosi a 1,09 miliardi di dollari) e del 𝟮𝟵,𝟱% 𝗶𝗻 𝘃𝗼𝗹𝘂𝗺𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟮. Il segmento dell’imbottigliato ha un valore 15 volte superiore rispetto al vino sfuso, nonostante il volume sia appena il doppio. Le cifre mostrano chiaramente una 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗮𝗿𝗶𝘁𝗮̀ tra le 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝗻𝗼 𝗲 𝘀𝗽𝗶𝗿𝗶𝘁𝘀: il vino (imbottigliato e sfuso insieme) ha subito una contrazione del 19% in valore e del 25,8% in volume, mentre i 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗶𝗹𝗹𝗮𝘁𝗶 hanno registrato un 𝗮𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 del 22,8% in valore e del 6,4% in volume. Anche le 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗯𝗶𝗿𝗿𝗮 hanno subito una 𝗱𝗶𝗺𝗶𝗻𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, seppur meno marcata rispetto al vino (-10,7% in valore e -12,9% in volume). Lo 𝘀𝗽𝘂𝗺𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗿𝗶𝗺𝗮𝗻𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗮 𝗻𝗶𝗰𝗰𝗵𝗶𝗮 con un valore di poco inferiore agli 80 milioni di dollari, 𝗱𝗼𝗺𝗶𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮 𝘁𝗿𝗲 𝗣𝗮𝗲𝘀𝗶 con proposte di valore/volume molto diverse. Al primo posto la 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗶𝗮 con 59,5 milioni di dollari e 1,47 milioni di litri (40,5 dollari al litro, grazie allo Champagne), l’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 con 13,8 milioni di dollari e 3,14 milioni di litri (4,39 dollari al litro), la 𝗦𝗽𝗮𝗴𝗻𝗮 con 2,94 milioni di dollari e 92 milioni di litri (3,2 dollari al litro). I 𝗱𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟯 𝗲𝘃𝗶𝗱𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗻𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗿𝗶𝘀𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘃𝗶𝗻𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗖𝗶𝗻𝗮, contrassegnata da una significativa diminuzione in valore e in volume, sia nel segmento imbottigliato che in quello sfuso. La 𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗿𝗶𝗺𝗮𝗻𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗼𝗰𝗰𝘂𝗽𝗮𝗻𝘁𝗲 e 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮 una 𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗻𝗲𝗴𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗶 𝗹𝘂𝗻𝗴𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗼𝗱𝗼. 👉 𝗣𝗲𝗿 𝘀𝗮𝗽𝗲𝗿𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗶𝘂̀ 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶 𝗶𝗹 𝗹𝗶𝗻𝗸: https://lnkd.in/dgk7SaKF #import #vino #Cina #contrazione #spirits #aumento #spumanti #Francia #Italia #Spagna #tendenza #negativa #winemeridian
Cina, import vino: i dati 2023 confermano una crisi durevole
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𝗜𝗹 𝗺𝗲𝗿𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝘃𝗶𝗻𝗼 𝗨𝗘 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮 𝗿𝗼𝘁𝘁𝗮: 𝗯𝗼𝗼𝗺 𝗱𝗶 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗲 𝗲𝘅𝗽𝗼𝗿𝘁 𝗶𝗻 𝗹𝗶𝗲𝘃𝗲 𝗰𝗮𝗹𝗼 Il commercio vinicolo europeo sta attraversando un periodo di trasformazione in questi primi mesi del 2024, con: 📈 importazioni in forte crescita (+17,3%) 📉 una lieve flessione nelle esportazioni (-0,7%) Questo scenario riflette un cambiamento delle abitudini di consumo e l’aumento della concorrenza globale, in cui qualità e differenziazione diventano elementi chiave per restare competitivi. 🇮🇹 Tra i principali Paesi esportatori, Italia, Francia e Portogallo hanno registrato una crescita. L’Italia, con un aumento del 3,6%, si distingue per l'apprezzamento di vini come Prosecco e Chianti, particolarmente richiesti nei mercati tradizionali e in quelli emergenti. 🇫🇷🇵🇹 La Francia ha visto una ripresa del 6,2%, trainata dalla domanda di vini premium, soprattutto negli USA e in Cina, mentre il Portogallo ha sorpreso con una crescita del 16,1% grazie alla popolarità del Porto e del Vinho Verde. 🇪🇸🇩🇪 Al contrario, la Spagna ha subito un calo del 5,9% dovuto alla sua dipendenza dai vini sfusi, penalizzati dalla competizione sui prezzi. Anche la Germania ha riscontrato difficoltà, registrando un calo dello 0,6%. Sul fronte delle importazioni, i Paesi Bassi sono stati protagonisti, importando 4,24 milioni di ettolitri (+43,5%), consolidando il loro ruolo di hub distributivo per il Nord Europa. Anche Belgio e Italia hanno mostrato una crescita significativa, rispettivamente del 45,4% e del 69,3%, segno di una crescente apertura verso i vini extraeuropei. Francia e Portogallo, al contrario, hanno ridotto le importazioni a favore della produzione locale. Queste dinamiche evidenziano un mercato in evoluzione, dove i consumatori europei dimostrano maggiore curiosità verso vini globali, mentre l'industria deve affrontare le sfide di un contesto internazionale sempre più competitivo. #exportvino #importvino
Vino UE: crescita import, stallo export
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Francia e Italia sono i leader mondiali del vino, ma la “sfida”, se inquadrata in determinati parametri, è un derby competitivo, dal punto di vista del numero dei mercati che evidenzia la leadership di ciascun Paese, ma un divario netto se si guarda al prezzo del vino, molto più alto sulla sponda transalpina e all’export nei mercati più importanti. Un fenomeno, che abbiamo analizzato a più riprese su WineNews, e che ha dato vita ad un “duopolio” in un periodo in cui, con il progressivo “spostamento” dei consumi di vino tra le diverse aree del mondo, la competizione tra i principali Paesi produttori per garantirsi sbocchi di mercato è divenuta sempre più agguerrita. Nel 2023, in un contesto di consumi e import in calo a livello globale, si è consolidata la leadership dei cosiddetti “Big 5” dell’export mondiale di vino e quindi Francia, Italia, Spagna, Cile e Australia, ma, se vista sotto la lente di ingrandimento, la spartizione del mercato globale presenta delle differenze. Come rivela il nuovo studio dell’Osservatorio Wine Monitor di Nomisma - Ricerca e consulenza per il business, che ha analizzato il valore dell’export dei “Big 5” del vino nei singoli mercati mondiali, la Francia detiene il primato assoluto dell’export vinicolo, con un valore di 11,9 miliardi di euro, nonostante una flessione del 3% sul 2022. Segue l’Italia con 7,7 miliardi di euro (-0,8%), la Spagna con 2,9 miliardi (-3,2%), il Cile con 1,4 miliardi (-22,4%) e l’Australia con 1,2 miliardi di euro (-10% rispetto al 2022). L’Italia paga un gap di valore sull’export dei vini francesi (4,2 miliardi di euro), ma dal punto di vista della numerosità dei mercati in cui ha la leadership, la distanza non è così rilevante: mentre la Francia svetta in 51 Paesi, l’Italia la segue a breve distanza con 46 mercati in suo favore. Due nazioni in “fuga” e che hanno fatto il vuoto: la Spagna, infatti, primeggia in 10 mercati, il Cile in 9 e l’Australia in appena 3. #winenews #consumi #export #mercati #prezzo #valore #winemonitor #nomisma
Francia e Italia dominano il mercato del vino, ma Oltralpe vincono in valore e nei Paesi-chiave
winenews.it
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I dati a dicembre 2023 dicono che l'Italia ha perso uno 0,7% dei volumi (litri) di export di vino, mentre la Francia ha perso ben l'8,8%. Ma le performance italiane non sono migliori di quelle francesi, perché il valore al litro del vino Francese è aumentato del 6,4% (a fronte di un'inflazione del 5,7%), mentre il valore al litro del vino italiano è calato dello 0,1% (a fronte di un'inflazione del 5,9%). La media dei listini italiani verso l'estero è in calo, gli indicatori economici rivelano il rischio di una traiettoria di dumping del prodotto italiano ed altre criticità strutturali, ma indicano anche dove si può intervenire. https://lnkd.in/d7XDmSM2 Brunella Saccone, winenewsit, Wine Meridian, The Wine Lawyer, Ettore Capri, lucrezia lamastra, Francesca Migliarucci, Paolo Castelletti, Simone Incontro, Stevie Kim, Vinitaly Official, Vinitaly International, Roberto Luzi Crivellini, Legalmondo, Massimo Gianolli, Maria Dei Svaldi, Vinrà!, Graziano Molon 蒙谢天, Loredana Sottile, Cristiana Pace
Qual è lo stato di salute della filiera del vino italiano? La fotografia degli indicatori economici. https://lnkd.in/dN9d8vQ9
Export italiano del vino e la questione del valore al litro (2023)
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WineNews lo aveva scritto recentemente, analizzando i numeri dell’Oemv, l’Osservatorio Spagnolo del Mercato del Vino, ma anche i dati Istat sulle esportazioni del vino italiano nel 2023. La Cina e il mercato orientale, e quindi anche Giappone, Corea del Sud, Hong Kong, hanno frenato in modo netto gli acquisti di vino e la situazione non sembra, al momento, mostrare spiragli positivi. Basti pensare che la Cina, popolata da oltre 1,4 miliardi di persone, nel 2017 con 751 milioni di litri esportati, era, fino ad allora, il mercato in più rapida crescita al mondo, un trend che si è completamente capovolto negli ultimi anni e che ha colpito anche l’Italia che si augurava come, un mercato potenzialmente infinito come quello cinese, fosse un volano per le esportazioni di vino. Una crisi che viene adesso confermata anche dal report Nomisma Wine Monitor, l’Osservatorio dedicato al mercato del vino, che sottolinea come nel 2023 ci sia stata la diminuzione dell’import di vino in Cina a causa del rallentamento generale dell’economia. #winenews
Nomisma Wine Monitor, export vino nel Far East: l’Italia indietreggia e gli acquisti calano
winenews.it
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6 mesiBuono a sapersi!