L'organizzazione di un evento sportivo non è altro che la metafora della vita stessa di uno sportivo. Mesi di lavoro sulla parte burocratica e amministrativa ne rappresentano l'allenamento, la dedizione in qualcosa di noioso ma indispensabile per il buon esito dell'iniziativa. La richiesta di permessi, autorizzazioni, patrocini, la stipula di contratti di affidamento delle strutture, il consolidamento delle partnership con gli sponsors, i rapporti preliminari con i media e la stampa, la costruzione di una visione del progetto per coniugare l'evento agonistico con le iniziative ad esso collegate, che servono anche per attirare l'attenzione del pubblico e degli stakeholders sul circolo virtuoso Sport - Utilità sociale - Legacy, con la soluzione di imprevisti e di problemi, che rappresentano piccoli "infortuni" sul percorso di avvicinamento all'evento, infortuni dai quali risollevarsi con determinazione per non compromettere tutto.
La fibrillazione delle ultime ore nell'attesa della convalida delle iscrizioni che rappresentano il successo economico materiale ma anche simbolico dell'iniziativa.
E poi il commissioning dell'impianto, lavoro di fatica manuale e mentale con il coordinamento dei tecnici, dei volontari e delle ditte specializzate. Infine l'analisi delle criticità possibili e la predisposizione dei piani di gestione degli imprevisti che devono diventare prevedibili per farsi trovare pronti ad una rapida soluzione che non comprometta il fluire dei diversi momenti dalla manifestazione. Un lungo "allenamento" quindi, che conduce al momento dell'evento stesso, la "prestazione", che si consuma nell'arco di poche ore.
È questo il momento dell'adrenalina e del flow, nel quale si ripetono gesti e si vivono situazioni provate e riprovate mettendo il pilota automatico come routine normali, mentre si osserva che tutti gli ingranaggi dell'orologio ruotano all'unisono come preventivato.
E poi il "dopo evento", la fatica nuovamente fisica del decommissioning, come acido lattico che pervade le menti dopo la scarica di adrenalina e il ristoro di una semplice cena con tutti gli operatori che hanno partecipato, per fare un debriefing mascherato da complimenti per il buon esito dell'evento e soprattutto per incamerare e solidificare in ciascuno quella sensazione positiva che li porterà a voler "competere" ancora già rivolti alla prossima edizione dell'evento.
Si è conclusa con successo l’edizione 2024 del Trofeo Città di Desio, tornato nel calendario federale con la sua 31^ replica dopo la lunga pausa di 4 anni imposta dalla pandemia. Un’edizione premiata da un numero record di oltre 500 partecipanti provenienti da tutta Italia e diversi atleti provenienti anche dall’estero, con Argentina e Nuova Zelanda tra i Paesi più lontani. Soddisfazione quindi per il Comitato Organizzatore, che ha coronato l’impegno di mesi di lavoro con il buon esito della due giorni di gare. Svoltosi con il patrocinio del Comune di Desio, della Regione Lombardia e della Provincia di Monza e Brianza, l’evento sportivo ha ospitato anche iniziative collaterali di sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente e di un sano regime alimentare, con il convegno sulla sana alimentazione promosso in collaborazione con la sezione di Desio del Lions Club International, che ha anche assegnato uno speciale premio fair play all’atleta il cui comportamento si è distinto per lo spirito sportivo. La raccolta alimentare a favore della Caritas, con il Trofeo della Solidarietà alla sua settima edizione, ha dimostrato come l’attenzione del mondo sportivo alle tematiche sociali sia non solo un’opportunità ma anche una realtà, come negli intenti degli organizzatori. Numerose le autorità intervenute, tra cui il Sindaco della Città di Desio Simone Gargiulo, accompagnato dall’Assessore allo Sport Andrea Civiero e la delegata del CONI provinciale Martina Cambiaghi e il Presidente del Comitato Regionale della Federscherma, Maurizio Novellini. Il Trofeo cittadino, assegnato per somma dei punteggi alla miglior società classificata nelle gare di Fioretto e Spada. è stato vinto dalla Scherma Bresso, mentre la Società Piccolo Teatro di Milano si è aggiudicata il Memorial Stefanelli di Sciabola, dedicato alla figura dell’omonimo Maestro scomparso nel 2007. A vincere il premio Fair Play l’atleta del Gruppo sportivo dell’Aeronautica Militare, Andrea Vallosio, mentre proprio la Scherma Desio si è aggiudicata il Trofeo della Solidarietà per il maggior contributo dato dai suoi atleti alla raccolta alimentare. Tutte le finali delle gare sono state trasmesse in diretta streaming sulla pagina Facebook dedicata all’evento, mentre sul sito www.trofeocittadidesio.com sono disponibili fotografie e classifiche.