Come gestire una conversazione difficile? Su MindFood abbiamo da poco pubblicato un articolo suggerimenti pratici per pianificare e preparare una conversazione difficile. Buona lettura! 👉🏻 https://lnkd.in/dZPifVWc #mindfood #manager #ascolto #comunicazione #feedback
Post di VisionMind
Altri post rilevanti
-
COME GENERARE INSIGHT NEL TUO COACHEE “Essere un bravo ascoltatore significa accettare le pause e i silenzi”. Sai come usare i momenti di silenzio durante le tue sessioni o le tue aule di formazione? Il silenzio, per chi lo sa praticare, porta con sé un vantaggio: permette di carpire più informazioni e di poter restituire al cliente un feedback privo di distorsioni o giudizio. L’ascolto attivo che nasce dal silenzio ti permette di generare insight di valore nel tuo interlocutore. Clara Galetto, Coach e Psicologa, in questo numero di CoachMag, ci spiega come utilizzare l’ascolto attivo nella nostra comunicazione per formulare feedback potenti: sapremo così come accompagnare il nostro cliente a vedere nuove parti di sé utili a raggiungere l’obiettivo che desidera. Il nuovo numero di CoachMag, la rivista che dirigo, dal focus: “L'ascolto attivo nel Coaching: cos'è e come allenarlo” è uscito! Prenota la tua copia qui: https://lnkd.in/dv58iZKD L’articolo di Clara ti aspetta a pagina 78! Buona lettura e buon ascolto dal vostro direttore, Natascia Pane #ascoltoattivo #coachingtips #psicologia #coachmag
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
COME GENERARE INSIGHT NEL TUO COACHEE “Essere un bravo ascoltatore significa accettare le pause e i silenzi”. Sai come usare i momenti di silenzio durante le tue sessioni o le tue aule di formazione? Il silenzio, per chi lo sa praticare, porta con sé un vantaggio: permette di carpire più informazioni e di poter restituire al cliente un feedback privo di distorsioni o giudizio. L’ascolto attivo che nasce dal silenzio ti permette di generare insight di valore nel tuo interlocutore. Clara Galetto, Coach e Psicologa, in questo numero di CoachMag, ci spiega come utilizzare l’ascolto attivo nella nostra comunicazione per formulare feedback potenti: sapremo così come accompagnare il nostro cliente a vedere nuove parti di sé utili a raggiungere l’obiettivo che desidera. Il nuovo numero di CoachMag dal focus: “L'ascolto attivo nel Coaching: cos'è e come allenarlo” è uscito! Prenota la tua copia qui: https://lnkd.in/d46J733Z L’articolo di Clara ti aspetta a pagina 78! #ascoltoattivo #coachingtips #psicologia #coachmag
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Perché è importante riconoscere l'atteggiamento durante una conversazione o un podcast in inglese? Hai mai ascoltato una conversazione o un podcast e ti sei chiesto cosa stesse davvero pensando l'interlocutore? Soprattutto durante una telefonata. Capire "come" qualcuno risponde è importante tanto quanto "cosa" dice, specialmente in inglese. Facciamo un po' di chiarezza: 👁 1. Tono di voce: Se il tono è calmo, probabilmente c’è rispetto o tranquillità. Se è più alto o frettoloso, potrebbe esserci frustrazione o impazienza. Un "That's interesting" può significare mille cose diverse a seconda di come viene detto! 2. Parole scelte: Espressioni come "actually" o "to be honest" spesso introducono una correzione o un'opinione diversa. 3. Ritmo e pause: Una risposta veloce potrebbe indicare entusiasmo o sicurezza, mentre un ritmo lento con pause può segnalare esitazione o incertezza. 😕 Se qualcuno risponde con un "Absolutely!" senza pensarci troppo, probabilmente è davvero d'accordo! 🤸♀️ Riconoscere l'atteggiamento è la chiave per capire davvero una conversazione e migliorare la nostra capacità di comunicare in maniera efficace. Può fare la differenza tra un dialogo piatto e una connessione autentica! 😉
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Capita di entrare in luoghi, posti e contesti, dove ti dicono “vedo che ti occupi di relazione e di comunicazione. Occupati tu un po’ di sistemare le cose qui.” Oppure arriva un cliente che ti dice: “Ho bisogno di essere ascoltato di più. Sono, mi sento confuso.” Frasi apparentemente innocue. Io invece oltre al contenuto ho bisogno di saperne di più, ho bisogno di scambio, di relazione. Ho bisogno di un’ analisi della domanda, dei bisogni, per arrivare ad un obiettivo. E credo non solo io come counselor. Il professionista della relazione di aiuto si prende la sua parte di responsabilità come se la prende il cliente. Il cliente che sia un’ azienda, un team, una persona, cosa vuole nello specifico? Il fatto di dirmi a volte, “pensaci tu, fai tu, se ne occupi lei, mi risolva il problema, lei è qui per questo, no?” non va bene. Un progetto, un’ attività, un percorso di crescita personale, si co-costruisce su basi fondanti: la motivazione del counselor (posso, sento di farlo, lo voglio veramente?), la motivazione del committente: quanto è motivato il richiedente e quanto lo sono le persone? Cosa vogliono nello specifico? Da qui un processo di cocostruzione dell’ obiettivo. Migliorare la comunicazione, implica domande aperte, altrimenti significa tutto o nulla, bisogna andare nello specifico. Bisogna affrontare insieme counselor e counselee le varie resistenze, i vari blocchi anche emotivi. A volte sento dire “cosa lo faccio a fare, a cosa mi serve?” Spesso infatti spiego perché facilito una certa attività e a cosa serve. Soprattutto serve perché serve a chi ha chiesto l’ aiuto, il supporto di... Finisco con il dire, che oggi sono più chiara, più esplicita e più motivata quando facilito. Sono aperta a domande e all’ esplorazione della confusione se non è chiaro sia quello che vuole il richiedente, sia se non lo sono stata io. Comunicazione è “mettere in comune” è scambio, è comunità. Comunicare è com-prenderci sempre di più. Io tra me e me, io tra me e te. Ti risuona? E tu cosa vuoi nello specifico per te? #Comunicazione #Relazione #Motivazione #Ascolto #Emozioni #ArtCounseling #Bisogni Foto: Le Pagine Della Nostra Vita
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Tu, ti consideri un buon ascoltatore? È una domanda che mi sono posto un giorno, riflettendo sul fatto di non aver mai sentito nessuno ammettere di non essere un bravo ascoltatore. Eppure, i fraintendimenti sono all'ordine del giorno, e l’ascolto è fondamentale per evitarli. Quindi, qualcuno che non ascolta bene deve pur esserci. Ma come si fa a definirlo? E come si può misurare oggettivamente se una persona è "un buon ascoltatore"? Se qualcosa è importante va misurato, perché "What gets measured gets managed." Quindi, mi sono documentato. Semplificando: diversi studi hanno dimostrato che l’ascolto è la parte più importante del processo di comunicazione. Fare bene questa parte permette di risolvere molti problemi causati da un’espressione scorretta. Tuttavia, i metodi di misura che ho trovato non mi hanno convinto, perché si concentrano sulla capacità di ascolto in momenti di piena consapevolezza, momenti rari. Un’altra fonte di fraintendimenti è l'altro lato della medaglia, il modo in cui ci esprimiamo: non essendo allenati tendiamo a esprimerci in maniera incontrollata, che può risultare approssimativa, aggressiva, arrogante, etc.. E inneschiamo reazioni emotive. Ci dimentichiamo che non siamo noi a decidere come risulta ciò che diciamo: decide chi ci ascolta. Esprimendoci senza riguardo impediamo agli altri di capirci. Io mi sento particolarmente colpevole di questa parte. C’è chi sa comunicare naturalmente, e chi deve imparare. Per questo, da anni, mi sono appassionato a temi legati alla comunicazione, spinto dalla motivazione di voler riparare ai miei errori o almeno non ripeterli. Ho fatto molti sforzi per migliorare e, col tempo, ho ricevuto diversi feedback spontanei da persone intorno a me che hanno notato un miglioramento (se non siete d'accordo, vi prego, vi prego, vi prego: ditemelo, ne ho bisogno). Ora penso che sia errato definire una persona come un buon o pessimo ascoltatore. Così come una persona non È arrogante, ma si comporta frequentemente in modo arrogante, nessuno è davvero un pessimo ascoltatore: è solo un comportamento frequentemente. Una cosa che possiamo iniziare a fare, quindi, è misurare quanto spesso le persone intorno a noi adottino atteggiamenti da pessimo ascoltatore e, con tatto, comunicarglielo. Se ti interessa l'argomento, da qualche mese sto lavorando con Emmanuel Losi e SUSAN BONOTTI a un progetto che mi sta a cuore: ImProva. Una scuola di comunicazione che combina tecniche di improvvisazione, teatro e ricerca scientifica per aiutare le persone ad affrontare i propri problemi di comunicazione e ansia sociale. Ci trovi su Instagram a Improva Milano, dove siamo molto attivi. Questo è solo il primo di una serie di aggiornamenti, quindi, a risentirci presto. PS: Il 14 dicembre terremo un evento, gratuito, e il 6 uno a pagamento. Entrambi a Milano zona Sondrio. Se siete interessati, scrivetemi un messaggio, o se volete farmi un favore, lasciate un commento a questo post (per l'algoritmo, si sa..)
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Ricordando che Voice Dialogue può essere vissuto come strumento integrato in un percorso di Coaching, oppure utilizzato come metodo indipendente. Ora, vediamo concretamente come funziona una sessione di Voice Dialogue. Una sessione di Voice Dialogue solitamente dura tra i 60 e i 90 minuti, dipende se integrato o no in un percorso di Coaching. La durata varia e non può essere predefinita, in quanto è soggettiva e dipendente dalla persona, dalle sue necessità e dai suoi obiettivi. Durante la sessione di Voice Dialogue, il facilitatore guida il singolo attraverso un processo in cui si esplorano le diverse voci che compongono il mondo interiore di noi stessi. Si lavora per riconoscere, ascoltare e dare spazio a ciascuna di queste voci, in modo che possano essere comprese e integrate. Non si tratta di “eliminare” parti di sè, ma di imparare a convivere e a collaborare con queste voci per un maggiore benessere e armonia. 🎯Contattami per saperne di più sul Voice Dialogue e su come può aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi di crescita personale. 🖥️Oppure, prenota una sessione conoscitiva gratuita per scoprire come il Voice Dialogue può trasformare la tua vita. 👉 https://bit.ly/4fSXq9Q
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Ansia di parlare in pubblico? Non salgo su qual palco nemmeno se mi paghi! Parlare in pubblico? Piuttosto morta! Sudo freddo solo al pensiero di parlare in pubblico, no grazie! Quante volte sentiamo ripetere frasi di questo tipo, nelle aziende, nelle recite a scuola, nei momenti conviviali o quando banalmente si pronuncia la fatidica frase: “DI-SCOR-SO, DI-SCOR-SO” …ma che cosa si intende per public speaking? È salire su un palco? È un susseguirsi di slide? È gestire una riunione? È una trattativa con un cliente? E’ una conferenza? E quanti devono essere gli interlocutori:… 2…10…50…300…Quanti?!? Tutte le volte che noi comunichiamo è public speaking! Spesso nei corsi mi viene chiesto: “esiste una ricetta?”; la materia prima e la competenza sono certamente la carta vincente di uno chef ma che cosa potrà fare la differenza rendendo sublime il suo piatto? Saranno quegli ingredienti speciali che lo chef saprà aggiungere: creatività, entusiasmo, passione, arte…magia pura! E dunque torniamo a noi, la vera ricetta si chiama preparazione che si sviluppa poi in una miscela di ingredienti che ben amalgamati diventeranno straordinari. Metodo; avere un metodo nella fase di progettazione e conduzione è vincente. Elevatissime abilità relazionali: dal “cosa” dico al “come” lo dico sapendo utilizzare con grande maestria il linguaggio verbale, non verbale e para verbale Ma soprattutto…saper EMOZIONARE!!! Public speaking è emozionare! Mettere in campo non soltanto l’energia della mente ma anche l’energia del cuore! E lei? Come faccio con lei?! Mi sta sempre appiccicata, non mi lascia un secondo mi perseguita mi parla di continuo, insopportabile, petulante, a volte aggressiva, mi toglie il fiato…come faccio con lei?! Ma lei chi? L’ansia!!!!!! Ahhh la nostra migliore amica vuoi dire! Attenzione: è proprio l’ansia l’ospite d’onore la quale, da vera Prima Donna, sa lasciare la scena sempre e sottolineo sempre al momento giusto…non appena iniziamo a parlare. L’ansia è la nostra miglior alleata che sapremo trasformare in meravigliosa energia propulsiva! Essa ci ricorda che stiamo facendo un qualche cosa di bello e di importante. Esiste uno stretto legame fra competenza e ansia, a volte la mancanza di preparazione fa salire l’ansia, a volte un’elevata ansia da prestazione inibisce le competenze già presenti. Sono svariate le modaità di gestione dell’ansia da prestazione, la Formazione e il Mental Coaching rappresentano un valido aiuto nell’insegnarle: le varie tipologie di respiro, la visualizzazione, le induzioni ipnotiche… ma sempre in sinergia con la competenza tecnica! E dunque avanti tutta tra RAGIONE ED EMOZIONE! Di Elisa Dessy, Formatrice, Business, Life e Sport Coach, con ONE4!
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
🗣️COMUNICARE in modo #efficace significa trasmettere informazioni, pensieri ed emozioni in modo chiaro e comprensibile, favorendo la comprensione reciproca e minimizzando i fraintendimenti. I 4 fondamenti della #comunicazione efficace sono: Ascolto attivo: Prestare attenzione non solo alle parole, ma anche al linguaggio non verbale dell’interlocutore. Chiarezza: Esprimersi in modo semplice e diretto, evitando ambiguità. Empatia: Mettersi nei panni dell’altro, comprendendone emozioni e prospettive. Assertività: Capacità di esprimere i propri pensieri e bisogni in modo fermo ma rispettoso, senza sopraffare né essere sopraffatti. Scopri di più sul nostro Blog👇 https://lnkd.in/df6g2gHk #coaching #comunicazionefficace #assertività #skillability
Comunicazione efficace: strumento essenziale per il successo personale e professionale - skillability
https://www.skillability.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
🤯Non sai come riconoscere una relazione negativa e vuota e da una positiva e nutriente? Ti aiuto io!👇🏻 Ecco 5 domande che dovresti farti, se desideri iniziare a riconoscere delle relazioni potenzialmente tossiche e iniziare a liberartene.💪🏻🌈 Questa riflessione è un atto preliminare, un passo quasi obbligato se desideri iniziare a costruire relazioni autentiche, arricchenti e positive. Quindi, se l’argomento ti interessa leggi e salva questo post, perché sto per darti una checklist di domande utili a fare chiarezza sulle tue relazioni già in essere e capire se sei o meno sulla strada giusta. ✅Quando vedi la persona in questione come ti senti? Felice ed energizzat ə o svuotata come se qualcuno ti avesse risucchiato via luce, energia e serenità? ✅️Riesci ad essere te stess ə quando hai a che fare con questa persona? O ti senti costantemente criticat ə e giudicat ə al punto di iniziare a modificare i tuoi comportamenti? ✅Come si comporta questa persona quando le fai presente le tue esigenze? Ti senti liber ə di esprimere quello che pensi e che provi? Oppure ti senti intimorit ə? ✅Quando hai un problema o un momento difficile, questa persona c’è? È con te, ti consola e ti supporta o diventa un fantasma? ✅Cosa succede quando non siete d’accordo su qualcosa? Questa persona rispetta le tue scelte, anche se non le condivide? ⚠️Non sottovalutare le risposte che dai a queste domande, perché costituiscono una chiave preziosa per capire a fondo le tue relazioni. 🗝✨Sono parte dell’analisi che faccio proprio con le mie e i miei clienti alle prese con relazioni caotiche e dinamiche poco chiare. 💫💎Il risultato di questa analisi è una trasformazione profonda del modo di vedere i propri rapporti. Una maggiore consapevolezza di ciò che si vuole e non si vuole in un rapporto è la base per costruire relazioni autentiche e supportive. Qual è il risultato della tua checklist?🤔 💌Scrivimi in DM e ti dirò su cosa lavorare. 🎥Ps: nei prossimi giorni dedicherò una live proprio a questo argomento: seguimi, attiva la campanella e non perderti questo appuntamento ! Sempre, con Amore🥰 Mavi #relazioni #counseling #selflove https://lnkd.in/dnMNq4YR
Mavi Cristiano Philosophical Counselor|Self Love Coaching Expert on Instagram: "🤯Non sai come riconoscere una relazione negativa e vuota e da una positiva e nutriente? Ti aiuto io!👇🏻 Ecco 5 domande che dovresti farti, se desideri iniziare a riconoscere delle relazioni potenzialmente tossiche e iniziare a liberartene.💪🏻🌈 Questa riflessione è un atto preliminare, un passo quasi obbligato se de
instagram.com
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi