"Il sesso debole", presentazione del #libro della psicologa Simona Cardinaletti, venerdì 5 aprile ad #Acquaviva, per fare il punto sulla condizione della #donna, anche approfondendo la #violenzadigenere. Leggi qui 👇
Post di Vivi Bari
Altri post rilevanti
-
La #VIOLENZA è purtroppo parte integrante dei nostri progetti dedicati alle donne in situazione di vulnerabilità. Troppo spesso ci focalizziamo sulla violenza fisica, i media stessi danno un peso specifico molto forte solo a questa mentre, sempre più spesso, le vittime vengono vessate psicologicamente creando comunque dolore, ansia, insicurezza, isolamento, perchè una persona insicura e isolata è ancora più fragile. Troppo spesso, noi uomini, ci dimentichiamo di essere parte integrante del problema e parte integrante della soluzione, non ne parliamo, non ci riguarda, non ci coinvolge e invece. Grazie al team di Fondazione Adecco per lavorare ogni giorno su questi temi e per avermi insegnato a guardare con altri occhi, grazie a chi ci sostiene nella nostra lotta alle disuguaglianze, grazie a tutte le organizzazioni che, come noi, combattono la #violenzadigenere. Il lavoro è dignità, il lavoro restituisce alle donne in situazione di forte vulnerabilità quell'indipendenza economica necessaria per uscire dal tunnel. Ogni azienda può essere parte del cambiamento, ogni persona può fare qualcosa. Fondo Filantropico Italiano #FondazioneDeAgostini #FondazioneDELOITTE Fondazione Arché https://lnkd.in/dYeiKhZ8
La violenza psicologica sulle donne può manifestarsi in molti modi, parole, comportamenti e atti manipolatori che minano profondamente la persona, provocando ansia, insicurezza e isolamento. Per contrastare questo fenomeno, è fondamentale formare e informare uomini e donne, contribuendo alla diffusione di modelli positivi di mascolinità, e creare ambienti sani, sicuri e positivi, capaci di favorire l'uguaglianza di genere. Solo attraverso queste azioni, che devono essere un punto di partenza e non di arrivo, possiamo prevenire tali comportamenti e sostenere chi ne è vittima. Ne parliamo nel nuovo appuntamento della nostra rubrica Approfondiamo. Guarda il video per saperne di più.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
La violenza contro le donne colpisce almeno il 35% della popolazione femminile a livello globale, con impatti devastanti che vanno oltre il trauma immediato. Tra il 48% e l’84% delle donne che hanno subito abusi soffre di dolore cronico, spesso associato a condizioni come il dolore pelvico, la fibromialgia e l’emicrania, limitando gravemente le attività quotidiane. Questa ricerca indaga i fattori bio-psico-sociali alla base di questo legame, con l’obiettivo di individuare i contributori specifici del dolore cronico causato dalla vittimizzazione. Comprendendo meglio questi fattori, si spera di sviluppare strumenti di screening, migliorare i trattamenti e supportare le indagini forensi per il risarcimento delle vittime. Questo studio ha il potenziale di influenzare esiti clinici e legali, offrendo un sostegno concreto alle sopravvissute alla violenza. Grazie a Allison Uvelli per avermi coinvolta in questo lavoro. L’articolo in open access di seguito: https://lnkd.in/eHZQBPF8 #DoloreCronico #ViolenzaControLeDonne #ScienzaForense #Ricerca #SupportoAlleVittime #SaluteFemminile
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
La violenza psicologica sulle donne può manifestarsi in molti modi, parole, comportamenti e atti manipolatori che minano profondamente la persona, provocando ansia, insicurezza e isolamento. Per contrastare questo fenomeno, è fondamentale formare e informare uomini e donne, contribuendo alla diffusione di modelli positivi di mascolinità, e creare ambienti sani, sicuri e positivi, capaci di favorire l'uguaglianza di genere. Solo attraverso queste azioni, che devono essere un punto di partenza e non di arrivo, possiamo prevenire tali comportamenti e sostenere chi ne è vittima. Ne parliamo nel nuovo appuntamento della nostra rubrica Approfondiamo. Guarda il video per saperne di più.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
📉 I dati parlano chiaro: Nel 2023 sono stati segnalati ben 100 casi di femminicidio, una realtà che tocca profondamente il tessuto sociale italiano. Di queste vittime, l'81% erano donne italiane, il 19% donne di origine straniera, con un'incidenza maggiore tra i 31 e i 40 anni e un triste 9% rappresentato da bambine e ragazze molto giovani. 📍 La geografia del dolore ci mostra come la Lombardia sia stata teatro del maggior numero di femminicidi negli ultimi 7 anni. 👩👧 Dietro ogni numero c'è una storia: spesso, le vittime avevano legami familiari o affettivi con i propri aggressori, e in un terzo dei casi sono state utilizzate armi da taglio, simbolo di una violenza domestica ancor più intima e tragica. 💡 La comprensione è il primo passo verso il cambiamento. In questo contesto, si inserisce l'importante lavoro della Dott.ssa Maria Costanza Calvio, la cui nuova pubblicazione, "Il lato oscuro del Narcisismo: Dalla manipolazione al Femminicidio" si propone di gettare luce sulle dinamiche psicologiche che possono evolvere in tragedie irreparabili. Alcune sollecitazioni su cui ci soffermeremo durante il webinar: 🔍 Le tecniche di persuasione più diffuse e il loro abuso nella manipolazione. 🔍 L'importanza della percezione nella persuasione e come può essere deviata. 🔍 Strategie di difesa dalle tattiche manipolative. 🔍 Il legame tra tecniche di persuasione e femminicidio e come prevenirlo. Nel solco di queste riflessioni, ci immergeremo in un momento di condivisione esperienziale in cui apprenderemo a identificare e contrapporci alla comunicazione persuasiva nociva. 📆 Data dell'Evento: Giovedì 11 aprile 2024 ⏰ Orario: Dalle ore 18.00 🎙️ Condotto dal Team di EBMc Per participare al webinar è necessario registrarsi al seguente form entro l'08 aprile 2024: https://lnkd.in/dxaGjPaK Seguirà la trasmissione del link Zoom per prendere parte all'evento. Contatti: info@ebmconsultancy.it - +39 349 2986 750 #Femminicidio #Psicologia #Prevenzione #Narcisismo #Libro #Evento #Lavoro #Donna #Persuasione #Manipolazione #Difesa
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
5 lezioni che ho appreso lavorando per 3 anni nei centri antiviolenza: 1. Campanelli d'allarme sottovalutati. Molti segnali di violenza domestica passano inosservati. Il controllo ossessivo, l'isolamento sociale graduale e la svalutazione costante sono spesso ignorati, ma sono indicatori importanti. 2. Molteplici volti della violenza. La violenza non è solo fisica. Quella verbale e psicologica possono essere altrettanto devastanti, lasciando cicatrici invisibili ma profonde. 3. Violenza assistita. Molte vittime sopportano abusi per proteggere i figli, non realizzando che assistere alla violenza è già una forma di abuso che danneggia gravemente i/le bambini/e. 4. Vulnerabilità in gravidanza. La gravidanza, contrariamente alle aspettative, può aumentare il rischio di violenza. L'abuso durante questo periodo colpisce sia la madre che il nascituro, con conseguenze a lungo termine. 5. Complessità del fenomeno. La violenza domestica è un problema stratificato che richiede un approccio multidisciplinare. Coinvolge aspetti psicologici, legali, sociali ed economici che devono essere affrontati. C’è bisogno di maggiore consapevolezza e intervento precoce, 365 giorni all'anno. Non solo il 25 novembre. Ed è questo il lavoro che portiamo nelle aziende con il nostro programma “No more violence”.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
La tragedia di Piacenza ha lasciato tutti sconvolti. Una storia in bilico tra il #femminicidio e la "violenza dilagante tra i #giovani. Il tema del femminicidio tra adolescenti è estremamente complesso perché non esistono dati specifici e consolidati a livello internazionale, inoltre manca una vera e propria definizione universalmente accettata di "femminicidio" tra gli #adolescenti, anche perché la maggior parte degli studi si concentra sul femminicidio in età adulta. Tra l'altro molti casi potrebbero non essere denunciati o classificati correttamente, infatti tra gli adolescenti la violenza di genere è classificata tra i casi di #bullismo, #molestie e #abusi psicologici. I fattori di rischio sono simili a quelli dell'età adulta, ma con alcune specificità legate allo sviluppo #psicologico e #sociale di questa fascia d'età. Che cosa ne pensi di queste riflessioni? L' #occhio #sociale nella #prevenzione è fondamentale, saper cogliere i segnali potrebbe evitare episodi come questo. Sei d'accordo? ANS Dipartimento Lombardia
Sociologi Lombardia Ans
facebook.com
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Come si legge in questo studio, per una prevenzione di precisione, si sta cercando di capire che tipo di effetto ha la violenza sul genoma delle donne che la hanno subita. Ricordo una frase sentita molti anni fa nella mia infanzia… “le donne non vanno toccate nemmeno con un dito”. La donna biologicamente come organismo riproduttivo che plasma la vita ha una sbalorditiva complessità che si riflette anche sul piano psichico rendendola estremamente sensibile e reattiva agli stimoli esterni ed interni. Al di là di questa incontrovertibile caratteristica la donna così come l’uomo è composta da strutture biologiche come il “genoma” che rispondono a stimoli di natura fisica e psichica. La violenza è un combinato psicofisico di stimolo negativo che appunto “vìola” i “confini” psicocorporei di garanzia esistenziale sottoponendo il soggetto subente in uno stress profondo e potente per lo più cronicizzato da un ricordo vivido che rende la violenza “permanente “. Un pó come la goccia che corrode la roccia così la violenza nel tempo corrode e modifica l’equilibrio di tutto l’organismo. In psichiatria e psicopatologia l’effetto della violenza viene inquadrato nosologicamente disturbo post traumatico da stress e secondo me è ancora un campo di studio che la scienza articolerà più dettagliatamente nella fisiopatologia e nella terapia. #psichiatria #psicoterapia #psicoanalisi #psicopatologia #donna #violenza #ViolenzasulleDonne #genoma #scienza #stress #prevenzione
La violenza lascia cicatrici sul Dna. Iss chiede a donne di donare campioni biologici per studiare gli effetti e prevenire danni alla salute
quotidianosanita.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Strage a Paderno Dugnano: Un Dramma Senza Risposte Nei giorni scorsi, una tragedia sconvolgente ha colpito Paderno Dugnano, dove un ragazzo di 17 anni ha ucciso i suoi genitori e il fratello di 12 anni. Descritto dai conoscenti come tranquillo e studioso, il giovane stesso non è riuscito a dare una spiegazione logica a quanto accaduto. Un "ragazzo sveglio e a posto", eppure capace di compiere un atto così efferato. Questa vicenda mi porta a una riflessione profonda, sia come coach che come persona che convive con il disturbo bipolare. Molto spesso, di fronte a tragedie come questa, ci si chiede: "Come si sarebbe potuto prevenire?". La mia risposta è che la prevenzione passa da un intervento precoce e coordinato tra medici, psichiatri e terapisti, in grado di cogliere segnali nascosti di disagio interiore. Come coach, vedo il mio ruolo complementare a quello di uno psichiatra o terapeuta. Il coaching può aiutare una persona a identificare e affrontare le sfide quotidiane, ma riconoscere quando serve un intervento medico più approfondito è essenziale. Episodi come questo ci ricordano quanto sia sottile il confine tra un malessere interiore e un gesto estremo. In questi casi, un team di professionisti può davvero fare la differenza. Lavorare insieme per creare un ambiente sicuro, basato su ascolto e comprensione, è cruciale per prevenire tragedie simili. Un Aumento Allarmante di Femminicidi e Violenza Familiare Oltre alle tragedie familiari come quella di Paderno Dugnano, stiamo assistendo a un aumento preoccupante dei femminicidi e degli atti di violenza domestica negli ultimi anni, soprattutto post-pandemia. Dal 2021 al 2023, secondo i dati ISTAT, i casi di femminicidio sono aumentati, con 120 donne uccise nel 2022, l'85% delle quali da partner o ex partner. Un esempio emblematico è il caso di Saman Abbas, uccisa dalla sua famiglia per aver rifiutato un matrimonio combinato, quello di Giulia Tramontano, uccisa dal compagno mentre era incinta nel 2023. Un altro caso recente e drammatico è quello di Giulia Cecchettin, trovata senza vita nel novembre 2023. Giulia era stata perseguitata e aggredita dal suo ex fidanzato, che non aveva accettato la fine della loro relazione. Nonostante le denunce, il ciclo di violenza culminato nel suo omicidio solleva domande su quanto questi segnali possano essere riconosciuti e gestiti prima che sfocino in tragedie La pandemia ha accentuato il disagio: il lockdown, l’isolamento forzato e la pressione economica hanno creato un terreno fertile per l'escalation della violenza domestica. Secondo un rapporto dell’ONU, durante i lockdown, le chiamate di emergenza legate alla violenza domestica sono aumentate del 30% in molti Paesi, Italia inclusa. (continua nel primo commento)
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Il #PerfectBook di oggi è un saggio attuale e... indispensabile: BAMBINI NELLA TEMPESTA. GLI ORFANI DI FEMMINICIDIO di Teresa Bruno Paoline. La violenza su donne e bambini è un fenomeno complesso ma purtroppo troppo spesso minimizzato o occultato, ed è invece importante portarne alla luce ogni aspetto affinché ognuno di noi acquisisca consapevolezza: per combattere un nemico è fondamentale conoscerlo. Gli orfani di madre vittima di femminicidio attraversano una vera e propria tempesta, non solo perché spesso vengono privati di entrambi i genitori in un modo brutale ed estremo (molto spesso gli autori di questi efferati crimini sono i partner delle vittime), ma anche perché questi omicidi sono spesso preceduti da lunghi periodi di maltrattamenti in famiglia e violenza assistita. Con una prosa scorrevole e precisa, Teresa Bruno ci regala uno sguardo attento su un argomento delicato e drammatico: il linguaggio è chiaro ma accessibile anche ai non addetti ai lavori, anche se forse un po’' troppo specifico per interessare a una popolazione qualsiasi. L’argomento è doloroso ma comunque trattato in modo rigoroso e anemotivo. Numerosi dati recenti ne contestualizzano l’attendibilità, così come i riferimenti bibliografici e giuridici. Un libro consigliato agli addetti ai lavori, a chi vuole approcciare o approfondire l’argomento, a chi vuole comprendere, a chi non vuole dimenticare.
"Bambini nella tempesta. Gli orfani di femminicidio" di Teresa Bruno - PerfectBook
perfectbook.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Il #PerfectBook di oggi è un saggio attuale e... indispensabile: BAMBINI NELLA TEMPESTA. GLI ORFANI DI FEMMINICIDIO di Teresa Bruno Paoline. La violenza su donne e bambini è un fenomeno complesso ma purtroppo troppo spesso minimizzato o occultato, ed è invece importante portarne alla luce ogni aspetto affinché ognuno di noi acquisisca consapevolezza: per combattere un nemico è fondamentale conoscerlo. Gli orfani di madre vittima di femminicidio attraversano una vera e propria tempesta, non solo perché spesso vengono privati di entrambi i genitori in un modo brutale ed estremo (molto spesso gli autori di questi efferati crimini sono i partner delle vittime), ma anche perché questi omicidi sono spesso preceduti da lunghi periodi di maltrattamenti in famiglia e violenza assistita. Con una prosa scorrevole e precisa, Teresa Bruno ci regala uno sguardo attento su un argomento delicato e drammatico: il linguaggio è chiaro ma accessibile anche ai non addetti ai lavori, anche se forse un po’' troppo specifico per interessare a una popolazione qualsiasi. L’argomento è doloroso ma comunque trattato in modo rigoroso e anemotivo. Numerosi dati recenti ne contestualizzano l’attendibilità, così come i riferimenti bibliografici e giuridici. Un libro consigliato agli addetti ai lavori, a chi vuole approcciare o approfondire l’argomento, a chi vuole comprendere, a chi non vuole dimenticare.
"Bambini nella tempesta. Gli orfani di femminicidio" di Teresa Bruno - PerfectBook
perfectbook.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
273 follower