20 anni di Cultura e Tecnica
Il 22 novembre 2024 ho avuto il piacere di trascorrere una giornata speciale insieme a Nicola Mele e Giorgio Donvito celebrando i 20 anni del Club delle imprese per la cultura Confindustria Bari e BAT nella splendida cornice del Teatro Margherita. È stata un’occasione unica per riflettere non solo sulle sfide affrontate in questi anni, ma soprattutto su quelle che ci aspettano nel futuro.
Quel giorno l’intelligenza artificiale ha inevitabilmente catturato l'attenzione di tutta la platea. Oggi questa tecnologia si sta inserendo sempre più nelle nostre abitudini cambiando il nostro modo di vivere, lavorare e pensare.
Alessandro Laterza, fondatore del Club, è riuscito a creare un ponte tra il passato e il futuro richiamando alla mente l’importanza di un dialogo tra Cultura e Tecnica che si rinnova costantemente.
È stato ascoltandolo che nella mia mente si è formata un’immagine potente: la Scuola di Atene di Raffaello. Quest’opera immortale mi è sembrata rappresentare in modo ideale il binomio Cultura-Tecnica così come il dibattito tra due visioni del mondo: quella intellegibile del platonismo e quella sensibile dell’aristotelismo. Da un lato la ricerca della perfezione, dell’idea pura; dall’altro il contatto con la realtà concreta fatta di esperienze e applicazioni pratiche.
Allo stesso modo Cultura e Tecnica si incontrano e si intrecciano: la prima offre un orizzonte di significati, una comprensione profonda delle nostre radici e dei nostri valori; la seconda ci fornisce strumenti e soluzioni per affrontare le sfide quotidiane e quelle del futuro. E proprio l’Intelligenza Artificiale sembra incarnare questa dualità: una tecnologia che nasce dalla tecnica più avanzata, ma che al tempo stesso ci invita a riflettere sul nostro rapporto con il sapere, l’etica e l’umanità.
Celebrare 20 anni di Cultura e Tecnica significa non solo guardare indietro ai traguardi raggiunti, ma anche tracciare una strada per i prossimi 20, consapevoli che il dialogo tra queste due dimensioni sarà sempre più cruciale.
Concludo questa riflessione con la consapevolezza che, come nella Scuola di Atene, il vero progresso nasce dall’incontro e dall’equilibrio tra visioni apparentemente opposte, ma in realtà complementari.
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6 mesiComplimenti!!!!!