PRECISAZIONI in merito all'articolo https://lnkd.in/dPBhkJ23 1) Non è corretto definire "fallimento" il progetto ISWEC. Piuttosto, è stato il tentativo commissionato da #ENI di reinstallare il primo prototipo sviluppato nel 2015 a non avere avuto successo. 2) Ad oggi quello che ci è possibile dire è che #ENI ha sospeso e non proseguito il progetto nonostante quanto dichiarato qui https://lnkd.in/dR-zscHK e qui https://lnkd.in/dEPhMztC
Post di Wave For Energy
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🔧 Installazione della Linea Vita: Sicurezza e Efficienza nei Progetti Fotovoltaici Oggi parliamo di un aspetto fondamentale per chi lavora sui tetti: la linea vita! 🔒 Nella nostra ultima installazione fotovoltaica, abbiamo installato un sistema di sicurezza che garantisce protezione e tranquillità agli operatori e agli stessi clienti. Perché è così importante? ✔️ La linea vita consente di operare in sicurezza, riducendo i rischi di incidenti. ✔️ È obbligatoria per rispettare le normative e avere un cantiere a norma. ✔️ Rappresenta una garanzia in più per chi sceglie di investire nel fotovoltaico, assicurando una realizzazione sicura e duratura. Un impianto fotovoltaico non è solo sostenibile, ma sicuro. Che si tratti di risparmiare, generare energia pulita o garantire sicurezza, noi siamo pronti a fare la differenza! 📲 Contattaci per scoprire come possiamo creare il tuo impianto in modo sicuro e professionale. #Sicurezza #LineaVita #Fotovoltaico #EnergiaRinnovabile #Sostenibilità
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𝐒𝐮𝐧𝐬𝐲𝐬𝐭𝐞𝐦: 𝐝𝐞𝐭𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐚 #𝐯𝐚𝐫𝐞𝐬𝐞. 💪 La sfida: migliorare l'isolamento termico e la sicurezza. Dai uno sguardo alla nostra case study e scopri cosa abbiamo fatto 👇 #sunsystem #dettaglicherestano
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È davvero affascinante pensare che un acquedotto costruito più di duemila anni fa possa ancora oggi superare le prestazioni delle reti moderne. Questo dimostra non solo l’ingegnosità e la competenza tecnica degli antichi greci, ma anche l'importanza di progettare e costruire infrastrutture che durino nel tempo. Un esempio che ci dovrebbe ispirare a valorizzare il nostro patrimonio storico e a trarre insegnamenti per migliorare le tecnologie e le opere di oggi.
L’infrastruttura realizzata dal tiranno Gelone 2400 anni fa versa ancora in città. La rete perde il 67,6%. E la sua acqua è sconsigliata ai cardiopatici
Siracusa, l’acquedotto costruito dai greci funziona meglio della rete moderna
ilsole24ore.com
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Roma Martedi 9 Aprile, presso la sede di @Confcommercio, si è svolto un convegno di rilievo, organizzato da FME e moderato da Sebastiano Barisoni di radio24, incentrato sulla #SOSTENIBILITÀ, #EFFICIENZA E #SICUREZZA degli edifici, con un focus specifico sull'elettrificazione. I relatori, tra cui Ezio Galli, Silvana Carcano, Calogero Turturici, Ivano Visintainer, Marta Kraniotis, e Alessandro Fiorella, hanno discusso i temi chiave, tra cui la #sostenibilità, le #norme tecniche, la #sicurezza e la #manutenzione degli #impiantielettrici. L'evento ha evidenziato l'importanza di un approccio culturale per promuovere un cambiamento effettivo, con Silvana Carcano che ha sottolineato l'importanza di comprendere i motivi che stanno alla base della trasformazione epocale verso la sostenibilità. Ivano Visintainer ha approfondito il tema delle norme tecniche, evidenziando l'importanza dei principi di partecipazione inclusiva, trasparenza e consenso degli stakeholder. Il Comandante Turturici ha sottolineato l'urgenza di agire in materia di sicurezza senza attendere le normative, mettendo in luce un problema culturale legato alla manutenzione degli impianti elettrici. Marta Kraniotis e Alessandro Fiorella di AXA hanno ribadito l'importanza delle verifiche volontarie predittive per aumentare la sicurezza elettrica, considerando che una percentuale significativa degli incendi è causata da guasti elettrici. L'aspetto culturale è emerso come tema trasversale, fondamentale per promuovere un effettivo cambiamento, insieme a un forte richiamo al mondo legislativo affinché intervenga per garantire controlli sull'adeguatezza alle norme degli impianti elettrici, sempre più sollecitati dall'aumento delle potenze richieste. ✅ FME è impegnata a portare la consapevolezza sulla necessità di un impianto elettrico evoluto e sicuro, con un ruolo sempre più attivo in prima linea.
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La corsa all'innovazione si scontra con il muro dell'impatto ambientale e delle attività umane già messe a dura prova. I dati evidenziano come il 40% dei guasti ai cavi sia dovuto all'ancoraggio o alla pesca
Sicilia dorsale dei dati e delle grandi connessioni, rimane il problema dell'impatto ambientale e della cybersecurity
https://siciliammare.it
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Vi prenderanno l'acqua..... L'incapacità gestionale, la mancanza di competenze e di pianificazione dei soggetti deputati (amministrazioni comunali, gestori e organi regionali), che hanno sottovalutato il problema, noto da anni e già previsto dagli organismi internazionali e europei , scaricherà l'emergenza idrica sugli utenti e imprese, con restrizioni personali o con razionamenti. Stanno già cercando di convincerci, vedi le insulse campagne, che la soluzione e' solo nella goccia (!) derivante dai comportamenti individuali e non dal cambio di passo che istituzioni e organismi preposti avrebbero dovuto attuare. Come avviene per il tema energia e climate change... risparmiamo energia e non facciamo nulla per le big oils... Ricordiamo che ancora oggi nei comuni non si impone nei nuovi edifici il rispetto delle leggi sul riciclo delle acque meteoriche e che gli stessi comuni continuano ad usare acqua potabile per usi irrigui del verde comunale.
L’acqua deve rimanere un bene di tutti, un bene pubblico. E’ sempre stata una delle mie 'stelle' e lo sarà sempre. Scrivo questo perché le notizie angoscianti di questi giorni sulla siccità che sta affliggendo l’Italia stanno rilanciando i desideri e le ambizioni dei 'grandi gruppi' che vogliono mettere le mani sui nostri acquedotti. Il pretesto è che la manutenzione non viene più fatta perché lo Stato non avrebbe più soldi da investire. Non è vero. Vi riporto due dati su cui riflettere. La gestione privata delle autostrade non ha garantito la manutenzione necessaria della rete autostradale italiana e i fatti di cronaca di Genova, il crollo del Ponte Morandi, tristemente sembrerebbero ricordarcelo. Il secondo elemento è un dato di cui vado particolarmente fiera: a Roma, sotto la mia amministrazione, ho imposto ad Acea - società a maggioranza pubblica che, tra l’altro, gestisce la rete idrica della città - di intervenire per la manutenzione delle tubature colabrodo che avevamo ereditato. Ebbene, in quattro anni siamo passati da una perdita di acqua del 43,2% del 2017 (uno dei dati più alti d’Europa) al 29,5% del 2020 (sotto la media del 35% dell’Italia). E’ un esempio che mostra come la Pubblica Amministrazione, se ben gestita, possa funzionare bene e anche meglio del privato. Non lasciatevi ingannare. Nei prossimi mesi e anni proveranno a prendersi la nostra acqua. Impediamolo. Ricordo che quando ho iniziato a fare politica una delle mie 'stelle' era l’ambiente e il no alla privatizzazione dell’acqua pubblica. Questo significa tornare alle origini, non altro.
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Cambiamento esponenziale.. della soluzione (basta il titolo)
Acqua record a Venezia, ma il Mose non è la soluzione. “Il sollevamento continuo mette a rischio l’ecosistema. Serve un nuovo modello per la Laguna”
repubblica.it
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L’acqua deve rimanere un bene di tutti, un bene pubblico. E’ sempre stata una delle mie 'stelle' e lo sarà sempre. Scrivo questo perché le notizie angoscianti di questi giorni sulla siccità che sta affliggendo l’Italia stanno rilanciando i desideri e le ambizioni dei 'grandi gruppi' che vogliono mettere le mani sui nostri acquedotti. Il pretesto è che la manutenzione non viene più fatta perché lo Stato non avrebbe più soldi da investire. Non è vero. Vi riporto due dati su cui riflettere. La gestione privata delle autostrade non ha garantito la manutenzione necessaria della rete autostradale italiana e i fatti di cronaca di Genova, il crollo del Ponte Morandi, tristemente sembrerebbero ricordarcelo. Il secondo elemento è un dato di cui vado particolarmente fiera: a Roma, sotto la mia amministrazione, ho imposto ad Acea - società a maggioranza pubblica che, tra l’altro, gestisce la rete idrica della città - di intervenire per la manutenzione delle tubature colabrodo che avevamo ereditato. Ebbene, in quattro anni siamo passati da una perdita di acqua del 43,2% del 2017 (uno dei dati più alti d’Europa) al 29,5% del 2020 (sotto la media del 35% dell’Italia). E’ un esempio che mostra come la Pubblica Amministrazione, se ben gestita, possa funzionare bene e anche meglio del privato. Non lasciatevi ingannare. Nei prossimi mesi e anni proveranno a prendersi la nostra acqua. Impediamolo. Ricordo che quando ho iniziato a fare politica una delle mie 'stelle' era l’ambiente e il no alla privatizzazione dell’acqua pubblica. Questo significa tornare alle origini, non altro.
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📍La vita sott'acqua: a che punto siamo in Italia? 🔸Protagonista dell'appuntamento quotidiano di #1GoalxGiorno è oggi il #Goal14. Secondo quanto emerge dal #RapportoASviS, la situazione relativa a questo Goal è stabile nel periodo che va dal 2010 al 2021. Per quanto riguarda il raggiungimento del Target 14.4 che prevede l’azzeramento del sovrasfruttamento degli stock ittici entro il 2030, il valore dell’ultimo anno disponibile ci dice che il 73,7% dell’ecosistema marino è gestito il mondo insostenibile (quota aumentata di 4,5 punti percentuali dal 2015) e, di questo passo, sarà impossibile raggiungere l’obiettivo. Discorso simile per la quantità di aree marine protette: poco più del 10% si avvale di qualche forma di protezione, siamo dunque lontani dall’obiettivo del 30% entro il 2030 del Target 14.5. Di rilievo è anche la misura delle coste dichiarate balneabili, le quali hanno subito piccole variazioni in senso negativo, visto che dal 2013 al 2019 sono diminuite di 1,5 punti percentuali. Per saperne di più sulle proposte #ASviS👉🏻https://lnkd.in/dB9waDFb
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Su Affaritaliani.it un mio intervento in cui parlo del nesso tra i sismi che hanno colpito l’Appennino centrale tra il 2016 e il 2017 e l’attuale scarsità idrica che sta colpendo il nostro Paese. Le scosse, modificando il terreno, hanno influito anche su sorgenti, falde e reti idriche. Per fare un esempio, basti pensare che nel territorio ascolano, nel post-sisma, abbiamo registrato riduzioni dell’ordine del 50% nelle portate complessive delle sorgenti d’acqua. Servono quindi investimenti concreti sulle infrastrutture, come sta avvenendo con l’anello acquedottistico antisismico dei Sibillini, opera del valore di 500 milioni di euro, ma anche attività di monitoraggio e digitalizzazione dei sistemi. Leggi l’articolo completo su https://bit.ly/46CdIzY. #sisma2016 #ricostruzione2016 #appenninocentrale #centroitalia #ricostruzione #infrastrutture #investimenti #siccità
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