Essere gentili online è un piccolo gesto che può fare una grande differenza. Usa gli strumenti di moderazione per promuovere un ambiente più rispettoso! 👉Sfoglia il carosello e scopri di più su come gestire i commenti sui social media per rendere la tua esperienza più positiva. #GiornataMondialedellaGentilezza
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“Belli i tuoi video, però dovresti studiare dizione, è un peccato. E te lo dico da pugliese”. [Ciao sono Marvi, dopo 10 anni di carriera nel 2021 ho lasciato l'indeterminato in agenzia per aprire p.iva. Sono una Social Media Strategist per freelance e mi divido tra Milano e la Sicilia] Anni fa lessi la frase con cui ho aperto questo post, era commento sotto a un mio video (come side project ho una community di 14mila persone in cui parlo di dating app, era su quel profilo Instagram). No, è evidente che quel commento non mi è scivolato addosso, se ancora oggi lo ricordo. Io amo il mio accento e lo salvaguardo come qualcosa che rischia di andare in via d’estinzione (e in effetti è così, se ci pensiamo, delle nuove generazioni quanti conoscono il proprio dialetto?). Quando nel 2013 mi sono trasferita a Milano dalla mia cittadina sul mare di 38mila abitanti, Licata, mi sono detta che non mi sarei mai dimenticata delle mie origini. In questi ultimi mesi ho osservato il mondo dei social media e ho avuto una sorta di epifania. Ho capito che non voglio giocare in questa arena. L’arena degli e delle Instagram Coach che inseguono trend e che, spesso, sembrano seguire un unico modello di comunicazione e immagine. Non c’è niente di male in quel modello, ma non è il mio. E forse, non è nemmeno il tuo. Mi sono resa conto che per troppo tempo mi sono sentita bloccata nell’idea che esistesse un solo modo per avere successo sui social, e che avrei dovuto adeguarmi a quello schema per farmi notare. Ma poi ho capito che questa è solo una parte della storia. Oggi, finalmente, sempre più creator stanno portando avanti modelli di comunicazione unici, originali, che rispecchiano chi sono davvero (soprattutto nel mondo anglofono, ma finalmente anche in Italia). Quindi, se non ti senti a tuo agio nell’arena dominante, crea la TUA arena. Puoi inventare il tuo sport, modellato su chi sei veramente e su come vuoi comunicarti all’esterno. La tua personalità è l’asset più solido che possiedi. #personalbranding #socialmediastrategist #instagramstrategy
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Cosa svela il tuo rituale mattutino sui social media su di te: uno sguardo approfondito
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Il mondo del social media è ormai affollato. Un'infinità di menti brillanti si affacciano nel panorama del social management, ma perché? La ragione è semplice: la maggior parte di queste persone trascorre gran parte del proprio tempo sui social, immersa in un flusso ininterrotto di annunci, video, reel, tutti con un sottile invito a unirsi al club, promettendo miglioramenti istantanei e altre chiacchiere irreali. Ma la verità, quale è? La verità è che, in un mercato saturo, otto persone su dieci gettano la spugna prima ancora di avvicinarsi a diventare quel tipo di persona che credono di poter essere in un battito di ciglia. Perché? Perché si trovano ad affrontare le stesse sfide: creare contenuti, video di vendita, reel, email e così via. Il punto è che ogni brand ha una personalità unica, un'essenza che va al di là del prodotto o del servizio che offre. La chiave, quindi, risiede nella personalità, nella spontaneità, nel modo unico di essere. Questo è il segreto per far parte delle due persone su dieci che non mollano fino a raggiungere i propri obiettivi. Sì, il mercato è saturo e emergere tra le centinaia di persone già affermate nel settore è una vera sfida. Ma se rimani saldo e coerente, anche tu riuscirai a emergere e diventerai un punto di riferimento per coloro che cercano proprio la tua personalità, il tuo prodotto o servizio, con i quali potrai aiutare gli altri. L'originalità è la parola del giorno! #socialmedia #personalbrand #originale [Una piccola riflessione, torno a studiare ]
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Diluvio Digitale: come ci salviamo? Questa mattina, durante i miei quotidiani 30 minuti di lettura dei feed social, ho letto l’interessante intervista di Francesco Margherita a Ilaria Barbotti. Mi piacciono molto le sue interviste: brevi e concrete, mi aiutano a riflettere. L’intervistata, esperta strategist di lungo corso, fa emergere alcuni fattori alla base del successo su Instagram (e in generale nei progetti comunicativi). Sottolinea così l'importanza di evitare aggiungersi alla piena costante di contenuti autoreferenziali e, comunque, poco interessanti che allaga sempre più il nostro mondo phygital (sono un’alluvionata romagnola 💔, le metafore con l’acqua da un annetto a questa parte sono una costante). Se è vero che questi concetti sono tutt’altro che nuovi, è anche vero che non li si ricorda abbastanza spesso, visti i risultati che ci circondano. In Italia, infatti, troppe piccole e medie imprese (ma non solo) che sfruttano i social ai fini di branding, si muovono ancora in tutt’altra direzione. E non si deve credere che la causa sia dovuta al fatto che lasciano i social in mano al famoso “cugino”. La mia esperienza diretta evidenzia che spesso i social sono gestiti da figure con una buona preparazione in merito alla tecnica di produzione di contenuti, ma che ignorano totalmente le basi del marketing e dell'analisi strategica. Quindi non stupisce il mare di contenuti inutili, “che non funzionano” e che creano solo rumore e inquinamento (eh si, anche questo è un tema non da poco). Come si costruiscono contenuti che catturano l'attenzione del pubblico? Non c’è scorciatoia. Investire tempo ed energie in un'analisi approfondita del mercato e nella targhettizzazione dell'audience è cruciale per creare contenuti digitali che riescano a catturare l'attenzione degli utenti. L’unico modo, oggi, per ottenere risultati tangibili nel panorama digitale sempre più competitivo. Tra tutti i contenuti, i nostri devono essere quelli che emergono, come l'arca di Noè! In foto di copertina il meraviglioso mosaico della Cappella Palatina di Palermo, così tanto collegata all'arte della mia amata Ravenna ❤️ Se vuoi leggere l'intervista, eccola qui https://lnkd.in/dGRyDwav #DigitalMarketingManager #StrategieDigitali #ComunicazioneDigitale #WebMarketing #SocialMediaManager
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Trend dei reel di 2 secondi? Smetti subito di seguirlo, se non vuoi mandare all'aria tutto il lavoro fatto finora! C'è sempre questa ricerca spasmodica nell'andare virali, quandi sono più i contro che altro.. Hai un'attività e vuoi sfruttare i social per vendere? Allora devi attrarre persone che si rispecchino in te.. non gente a caso! E, per quanto mi riguarda, preferisco arrivare a meno persone che però stanno a sentire realmente quello che ho da dire, rispetto al vedere migliaia di visualizzazioni sotto ai reel che non portano a niente! Tu cosa ne pensi? #digitalinstructorprotocol #marketingdigitale #marketingitalia #marketingstrategico #marketingattrattivo #socialmediamarketingitalia #marketingsportivo
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Ansia di Inside Out 2, la vera star dei social media. Nel marketing di "Inside Out 2", le strategie di promozione sui social media hanno giocato un ruolo fondamentale sia prima che dopo l'uscita del film. Prima del rilascio, l'attenzione si è concentrata sulla creazione di attesa attraverso piattaforme come Instagram e TikTok, soprattutto per l’inserimento di nuove emozioni come Ansia. Instagram è stato utilizzato per costruire un forte brand visivo, condividendo trailer, immagini dietro le quinte e post promozionali che hanno mantenuto l'interesse vivo tra i fan. Storie e reel hanno contribuito a mantenere un flusso costante di contenuti visivi, aumentando l'engagement e attirando nuovi spettatori di diverse età. Ma è dopo l'uscita del film, che il potere dei social media è diventato ancora più evidente, specialmente con l'attenzione rivolta al personaggio di Ansia e alle scene che trattano gli attacchi di panico di Riley. Su TikTok, gli utenti hanno iniziato a condividere clip delle scene più emotive, creando contenuti virali che hanno rapidamente accumulato milioni di visualizzazioni. Questo tipo di contenuti UGC ha amplificato il messaggio del film, creando un movimento di empatia e condivisione. Le persone si sono identificate con le rappresentazioni realistiche dell'ansia, trovando conforto e comprensione nel modo in cui il film affronta questo tema. Le challenge e gli hashtag dedicati, come #InsideOut2 e #AnsiaInsideOut, hanno facilitato la raccolta e l'organizzazione dei contenuti, stimolando ulteriormente la partecipazione del pubblico. Gli autori del film hanno giocato su un terreno emotivo potente, rappresentando l'ansia in modo autentico e riconoscibile. Questa rappresentazione ha toccato corde sensibili, soprattutto tra gli adulti che vivono queste esperienze quotidianamente. Su Instagram, la condivisione di post, storie e reel ha mantenuto viva la conversazione sul film, permettendo agli utenti di esprimere le loro emozioni e connettersi con altri che condividevano le stesse sensazioni. Questo approccio ha non solo mantenuto l'attenzione alta, ma ha anche trasformato il film in un fenomeno culturale e sociale. Le strategie di engagement sono state ulteriormente rafforzate dal monitoraggio continuo delle metriche di engagement e dalla capacità di adattare le campagne di marketing in tempo reale. L'analisi dei dati ha permesso al team di marketing di rispondere rapidamente alle tendenze emergenti, ottimizzando i contenuti per massimizzare l'impatto. In sintesi, il marketing di "Inside Out 2" ha dimostrato come i social media possano creare connessioni emotive profonde e autentiche con il pubblico, mantenendo alta l'attenzione e trasformando un film in un fenomeno culturale di grande successo.
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𝗖𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗲𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ sui social è essenziale, poiché queste piattaforme sono potenti strumenti di comunicazione di massa che possono amplificare rapidamente i nostri messaggi, sia positivi che negativi. Espressioni emotive non controllate possono portare a fraintendimenti, conflitti e persino 𝗱𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗲𝗽𝘂𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲. Ricordiamoci che una parola mal interpretata o un commento impulsivo può avere conseguenze durature e ampie. È fondamentale riflettere prima di pubblicare, mantenere un tono rispettoso e ponderato, e utilizzare i social media in modo 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 per evitare effetti indesiderati e promuovere interazioni positiva. Leggi la notizia riportata su TargatoCN o La Stampa. https://lnkd.in/e_gNjnda #Reputazione #Digitale
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Sui social si tende a mostrare solo il meglio di sé, della propria vita, ma sappiamo cosa questo provoca nella percezione che gli altri hanno di noi? Scopriamolo in questo nuovo redazionale, e lasciate la vostra opinione, rispondendo al sondaggio nell'articolo. #lifebusinesscoaching
Le vite degli altri: quanto influiscono sulle nostre emozioni?
https://www.prismacompany.it
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📲"Apro instagram per distrarmi un po'". C'è chi direbbe così ma effettivamente, aprire i nostri social ci distrae? Dal vedere i momenti felici degli altri alla pressione di conformarsi agli standard irrealistici, ogni like e commento può influenzare la nostra giornata. È importante ricordare che dietro ogni post c'è una realtà filtrata, e che è normale sentirsi altalenanti mentre navighiamo attraverso il mare digitale. Ecco a voi 5 piccoli esempi (e sono pochi 😮) #SocialMediaMood #InfluenzaDigitale #ConfrontoOnline #PsicologiaDigitale3 sett
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"Uso Consapevole dei Social Media" L'uso consapevole dei social media può trasformare la nostra esperienza online in qualcosa di più positivo e significativo. Vuol dire utilizzare queste piattaforme in modo responsabile e bilanciato, così da massimizzare i benefici e minimizzare gli effetti negativi sulla nostra vita quotidiana. Innanzitutto, è fondamentale essere consapevoli dell'impatto che i social media possono avere sul nostro benessere e sulle relazioni personali. Riconoscere questi effetti ci permette di prendere decisioni più informate sul nostro uso delle piattaforme. Decidere quanto tempo trascorrere sui social media e rispettare questi limiti ci aiuta a evitare la dipendenza e l'uso eccessivo. Inoltre, scegliere consapevolmente le piattaforme che meglio si adattano ai nostri interessi e valori può fare una grande differenza. La gestione della privacy è un aspetto cruciale. Mantenere una solida gestione della privacy sui social media, controllando le impostazioni di sicurezza e limitando la condivisione di informazioni personali con sconosciuti, ci protegge da molti rischi. Applicare il pensiero critico e il discernimento nell'analizzare ciò che vediamo sui social media ci aiuta a verificare la loro attendibilità e rilevanza prima di condividerli o agire di conseguenza. Partecipare attivamente e in modo positivo alle comunità online è un'altra pratica che può migliorare la nostra esperienza. Infine, essere consapevoli delle nostre emozioni è fondamentale. Riconoscere e gestire le emozioni negative come l'invidia, la gelosia o l'insicurezza, evitando confronti dannosi con gli altri, può migliorare significativamente il nostro benessere emotivo. #netcounseling #socialmedia #consapevolezza
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