💬Oggi analizziamo la strategia di comunicazione della pagina TikTok delle Paraolimpiadi. 👀È una comunicazione ironica o offensiva? Parliamone insieme nei commenti!👇 #paris2024 #paraolimpics #inclusività
Post di WomenX Impact Italia
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“Chiunque, a prescindere dall’identità di genere, dal sesso e dalle sue possibili variazioni, ha il diritto di praticare sport senza discriminazioni”. Cresce il dibattito sulla “policy” da seguire per garantire equità e inclusione sulla base dell’identità di genere e delle variazioni di sesso. L’approfondimento su #ultimabozza ⬇️
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Ci siamo quasi ... Un momento di approfondimento scientifico sulla specificità del Calcio Femminile. Una tavola rotonda per fare il punto sul primo periodo di professionismo per lo sport delle donne. #assocalciatori #assoallenatori
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La questione del sesso e dell'identità di genere nelle competizioni sportive è complessa e delicata, e richiede un approccio rispettoso e inclusivo. Per affrontare le polemiche e le difficoltà legate a questo tema, alcuni strumenti e metodi potrebbero includere: Linee Guida Chiare: È fondamentale che le federazioni sportive stabiliscano linee guida chiare e ben definite riguardo alla partecipazione delle atlete transgender e delle donne con variazioni intersessuali. Queste linee guida dovrebbero essere basate su evidenze scientifiche e rispettare i diritti umani. Test Scientifici Sostenibili: L'uso di test genetici o ormonali dovrebbe essere gestito con attenzione. Le misurazioni dovrebbero concentrarsi su aspetti pertinenti al rendimento sportivo piuttosto che su variabili di genere. Inoltre, tali test devono essere condotti in modo etico, tutelando la privacy e la dignità degli atleti. Supporto Psicologico e Medico: Fornire supporto psicologico e medico per gli atleti coinvolti è essenziale. Ciò include l'accesso a professionisti esperti che possano assistere nella gestione delle difficoltà relazionate alla propria identità di genere. Educazione e Sensibilizzazione: Promuovere programmi di educazione e sensibilizzazione tra atleti, allenatori e funzionari sportivi riguardo la diversità di genere e le questioni relative all'identità sessuale. Una maggiore consapevolezza può contribuire a creare un ambiente più inclusivo e rispettoso. Dialogo e Collaborazione: Favorire il dialogo tra le parti interessate, inclusi atleti, esperti di medicina sportiva, gruppi per i diritti umani e le federazioni sportive. La collaborazione può portare a soluzioni più eque e rispettose. Politiche di Inclusione: Sviluppare politiche di inclusione che permettano la partecipazione a prescindere dal sesso biologico, promuovendo competizioni che riconoscano la diversità di genere e non si basino esclusivamente su criteri binari. Riflettori sulle Disparità: È importante monitorare e affrontare eventuali disparità che possono emergere a seguito di regole e pratiche inadeguate, assicurandosi che tutti gli atleti siano trattati equamente. La chiave per risolvere queste problematiche è la delicatezza e il rispetto, bilanciando le esigenze di inclusione con quelle di equità nelle competizioni sportive.
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Le #Olimpiadi di Parigi 2024 hanno fatto storia! Per la prima volta, abbiamo assistito a una parità perfetta tra atlete e atleti, l'icona dei Giochi è una donna, Marianne, e oltre settanta impianti sportivi francesi, precedentemente intitolati a uomini, sono stati rinominati in onore di donne che hanno segnato la storia. Ma questa è solo una tappa di un percorso più lungo. Anche nel mondo del lavoro, la parità di genere è una sfida che stiamo affrontando. Nonostante i progressi, le donne sono ancora sottorappresentate nelle posizioni di leadership. Vuoi contribuire a cambiare le cose? La norma UNI PdR 125:2022 offre una bussola preziosa per le imprese italiane. Questa guida pratica indica come implementare azioni efficaci per raggiungere l'equità di genere, dal reclutamento alla valutazione delle performance. Non perdere l'opportunità di essere un'azienda all'avanguardia. Contattaci oggi stesso per iniziare il tuo percorso verso la #ParitàdiGenere.
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Assist, pochi passi verso la parità nello sport Associazione lancia 'Pedav Sport', per emersione della violenza ROMA (ANSA) - ROMA, 06 MAR - "Lo sport italiano è ancora lontano dalla parità, nonostante gli straordinari successi delle atlete, favoriti in maniera decisiva dalle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dai Gruppi Sportivi Militari". Lo sostiene, in una nota, l'associazione Assist affermando che "il sistema 'militarizzato' dei percorsi sportivi delle atlete e degli atleti non favorisca una crescita strutturale e paritaria del movimento sportivo". "Nonostante l'impegno di alcune Federazioni - prosegue l'associazione. su circa 4.500.000 persone tesserate con le Federazioni Sportive Nazionali solo il 28% è rappresentato da donne; nel Coni, in 100 anni di storia, mai nessuna donna ha ricoperto la carica di Presidente e solo un Comitato Regionale è presieduto da una donna; solo 2 delle 48 Federazioni Sportive hanno come Presidente una donna; il numero delle allenatrici, delle direttrici tecniche e delle dirigenti negli staff delle squadre Nazionali delle Federazioni è risibile: tra i tecnici l'80,2% uomini e solo il 19,8% donne". In occasione dell'8 marzo Assist lancia il protocollo Pedav, Prevention and Education against Violence nello sport: "un modello di assistenza e formazione per tutte le società ed associazioni sportive che desiderano non solo adempiere formalmente agli obblighi introdotti dalla Riforma dello Sport, ma formare adeguatamente - anche con le esperte dei Centri antiviolenza di Differenza Donna - le persone all'interno della propria organizzazione". "Soprattutto in tema di molestie nello sport - dice la presidente Luisa Rizzitelli - serve un balzo in avanti arricchendo di competenze, attraverso esperte del settore, le risorse umane che nel mondo dello sport devono vigilare e favorire l'emersione del fenomeno. Serve anche, con urgenza, un Tavolo di confronto in seno al Coni per tutelare le vittime e sospendere gli indagati negli episodi più gravi". (ANSA). https://lnkd.in/deUtF8pj
Sanno solo vincere, ora vogliono contare di più - Magazine - ANSA.it
ansa.it
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Questo articolo fornisce una chiara comprensione delle donne #intersessuali, sfatando miti e falsità, e evidenziando le storie di celebri personaggi dello spettacolo e atleti olimpionici e mettendo in evidenza le #fakenews che girano in rete. 👇 https://lnkd.in/e9_UT3_x
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Reem Alsalem (ONU) propone di reintrodurre il Gender Test alle Olimpiadi e delle Associazioni di femministe italiane ed internazionali si mobilitano con una petizione on line. Ecco il testo della petizione: "RadFem Italia, Women’s Declaration International, Feminist Post, Rete per l’inviolabilità del Corpo Femminile, SeNonOraQuando Sisters, I-Dee si associano a tutti i gruppi e le singole persone del mondo per sostenere la proposta di Reem Alsalem, special rapporteur sulla violenza contro le donne alle Nazioni Unite: reintrodurre il sex test allo scopo di "garantire la sicurezza fisica di tutte le atlete". Il test, un semplice tampone all'interno della guancia, è un metodo non invasivo, rapido, a buon mercato e affidabile per determinare il sesso. Reem Alsalem ha avanzato questa proposta in una intervista (https://lnkd.in/dMjfunPD) dopo la controversia globale sulla boxe femminile alle Olimpiadi di Parigi: d’ora in avanti servono regole certe. Il test è stato usato a partire dalle Olimpiadi del Messico nel 1968. Nel 1996 ai Giochi di Atlanta un questionario del Comitato olimpico chiese a circa 1000 atlete se volessero continuare con il test e l'82 per cento rispose di sì. Il risultato del sondaggio è stato ignorato e alle Olimpiadi di Sydney del 2000 il test è stato abbandonato. Da allora alcune federazioni sportive hanno incluso corpi maschili con un netto vantaggio fisico in categorie femminili. Mark Adams, portavoce del CIO, ha affermato che tornare a quei test sarebbe una cattiva idea. In pratica secondo il CIO basta un passaporto. Ma i corpi sono un fatto, le carte e le sentenze un altro. Le regole devono essere radicate nella realtà dei corpi. Il sex test è un ottimo presidio a protezione delle atlete e della lealtà della competizione. Gli sport femminili non possono essere sacrificati sull'altare della inclusione come vuole il CIO. Salva lo sport femminile. Firma per chiedere la reintroduzione del test. " È possibile accedere e firmare la petizione (con descrizione anche in inglese) a questo link: https://lnkd.in/deryiVmM Per quanto riguarda la mia posizione sulla questione della Boxe Femminile alle Olimpiadi rimando a questo post sulla Pagina Facebook Società Usa e Getta: https://lnkd.in/de8-VMMh #olimpiadi #Olimpiadi2024 #Parigi2024 #SaveWomensSports #boxefemminile #donne #dirittidonne #ImaneKhelif
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COSA UNISCE QUESTE SITUAZIONI OLIMPICHE: GARA DI PUGILATO IN QUESTIONE, CONTRAPPOSIZIONE DI FRANCISCA - PILATO ED ALTRO❓ OVVIO, SOCRATE, PLATONE ED ARISTOTELE Discorso articolato ma, nel riassunto del riassunto ridotto a bignamino. La cultura occidentale arriva da - Socrate prende una sola posizione, - Platone che indica la perfezione che, trasportata in questa realtà, viene più o meno trasformata - Aristotele che afferma esistere il vero ed il falso. Il falso esiste in una sola versione tanto che crea il principio del terzo escluso. Poi include tre veri nei sillogismi: se A è uguale a B, B uguale a C allora C è uguale ad A. Con buona pace del suo stesso principio di identità. Allora, per non contraddire ecco il principio di (non) contraddizione cioè, o è l'uno o l'altro (sempre due?) per cui o è bianco o è nero quindi io credo di guardare la partita della Juve ma, in realtà, osservo un fenomeno ereticamente aristotelico. Indovinate quale è la versione adottata in occidente? Veniamo alle gare. Grazie alla logica di Aristotele si ha: si è deciso per la parità di genere quindi gli uomini devono gareggiare con le donne. Il problema, NELLA LOGICA SOPRA ESPOSTA, non sarebbe il match donna - "gender" ad essere illogico ma il fatto che esista il nuoto maschile e quello femminile, il tennis maschile e quello femminile, il calcio maschile e quello femminile e così via. Concetto: ci sono due* valori (maschile e femminile) e si è scelto essere uguali quindi cosa significa uguali? Di Francisca - Pilato: sempre due valori ma, in questo caso, sono soggettivi. Struttura 1: vincere, fare di tutto per vincere e la vittoria è il primo posto. Struttura 2: vincere è dare tutto ciò che sono in grado di dare attualmente. In struttura 1, l'obiettivo è vincere quindi si utilizzano tutte le strategie e mezzi idonei a ciò, a volte anche illegali perchè conta la vittoria In struttura 2, l'obiettivo è dare il massimo. Anche in questo si possono usare mezzi illegali ma sono in funzione soggettiva, per esempio il doping per migliorare la propria prestazione. Teoria dei Gruppi e Teoria dei tipi logici Riepilogando, sia ha: - caso gara pugilato è generato da "produttori di regole" esterni ai due soggetti, non sarebbe contrario alla filosofia gender attuale ma sarebbero contrare tutte le altre gare nelle quali si fronteggiano maschi con maschi e femmine con femmine - caso Di Francisca - Pilato è generato da una mappa concettuale di questo tipo: Livello 1 : ambedue hanno obiettivo principale della "vittoria". In questo livello non vi è differenziazione Livello 2: Di Francisca ha l'obiettivo della vittoria che consiste nel podio almeno Pilato ha l'obiettivo cella vittoria che consiste nel dare il meglio di sé A questo livello vi è notevole differenziazione, due direttrici di prospettive diverse *sono di più ma qui spiego il concetto per cui non amplio segue in commenti
Qui non si tratta di inclusività ma umiliazione dell'intelletto umano. Se il presidente del CONI avesse un minimo di dignità... dovrebbe far ritirare la nostra atleta per evitare questa farsa e il pericolo a cui andrebbe incontro. Ovviamente le atlete subiscono per evitare di esser etichettate in modo che non ritengo di dover nemmeno nominare. Sia chiaro il mio intento non è quello di fomentare odio discriminatorio, ma far capire quanto questo sistema di "inclusività" non ha alcuno scopo di abbattere barriere sociali ma creare una società delirante
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Nell'ultimo anno la visibilità dello sport femminile ha visto una crescita senza precedenti, dalla #WNBA alle #Olimpiadi di Parigi 2024, attirando un pubblico sempre più vasto e diversificato. Perché è importante per i brand? Non è solo questione di numeri – anche se impressionanti – ma di un cambiamento culturale che non si può ignorare. Collaborare con atlete, creare contenuti autentici in real time e sfruttare il potere dei social media sono solo alcune delle strategie vincenti. ⭐ Leggi l'articolo completo sul nostro blog e scopri chi sono le atlete più seguite: https://lnkd.in/gvxD7zKS #sportfemminile #digitalstrategist
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QUESTI sono gli esempi da portare in alto!
Una volta ero di poche parole, adesso anche di poche persone. Sicuramente non di buon carattere. C.E.O. @ NOVA OMNIA GROUP
Se davvero vogliamo parlare di dignità, forza, coraggio infinito, provate con lei. Provate con Kimia Yousofi, 28 anni, una delle rarissime atlete afghane alle Olimpiadi, rifugiata politica in Australia da quando i Talebani hanno preso il potere. È arrivata ultima ai preliminari dei 100 metri. Quando ha finito la sua gara, ha tirato fuori questo foglio con su scritto «Istruzione, sport, i nostri diritti». Un messaggio potentissimo, mostrato al mondo intero, contro i talebani che opprimono e discriminano le donne. Poi Yousofi ha aggiunto: “Ho un messaggio per le ragazze afghane. Non mollate. Non lasciate che siano altri a decidere per voi. Cercate le vostre opportunità, e poi usatele”. Ecco, se cercate dei modelli, di qualcosa per cui val la pena combattere, provate con Kimia Yousofi. Donna e atleta immensa. IMMENSA.
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