Post di Nicola Zoppi

💡Che valore legale ha una risposta errata del chatbot del proprio comune di residenza? Ne parla Francesca Ibelli su #digitalepopolare

🎩 AUGURI di BUON ANNO a tutti 🥂!! Il 2024 è stato un anno ricco di avvenimenti nel mondo degli #affittibrevi e dell' #extralberghiero È stato l'anno dell'applicazione della ritenuta da parte delle OTA, l'anno del CIN ( di cui si parlava invano dal 2019), degli estintori e dei rilevatori, l'anno della lotta alle Key box, l'anno della prima comunicazione DAC 7 e l'anno della guerra combattuta a colpi di urbanistica. "Overtourism" è stata la parola dell'anno e ha alimentato azioni alle volte non esemplari: quando si semina vento, si raccoglie tempesta. Il termine "de visu" è entrato nel linguaggio comune. Ripercorriamo il 2024 insieme: 01/01/24: gli Host di Airbnb si risvegliano con la richiesta di adesione alla ritenuta del 21%. Ne sono seguiti giorni e giorni di filosofie, webinar, discussioni... 😱 dimenticando che la legge non prevedeva nulla di nuovo, ma esisteva dal 2017. 15/02/24 la prima comunicazione DAC 7 è diventata realtà. 07/03/24 anche Booking comunica che inizierà ad operare la ritenuta del 21% ( fiumi di parole, con Booking che sbaglia e considera il canone di locazione IVA incluso 😧). 26/04/24 pubblicato il parere positivo sul decreto di interoperabilità delle banche dati ( non ci avrei scommesso un fico secco e invece il CIN sta per diventare realtà). 29/04/24 : pubblicato in GU il regolamento europeo sugli affitti brevi che si applicherà da maggio 2026 (in futuro ne parleremo a lungo). Maggio 24 : in Europa torna ad aleggiare lo spettro dell'IVA digitale al 22% sugli affitti brevi ( la questione è tuttora aperta). 03/06/24 parte la sperimentazione pilota del CIN. Inizia la Puglia e via via entrano in BDSR le altre regioni. 28/08/24 si chiude la fase sperimentale del CiN. 03/09/24 : viene pubblicato in GU l'avviso attestante l'entrata in vigore della BDSR. I tempi per adeguarsi variano a seconda delle casistiche. 22/10/24 i termini per richiedere il CIN ( e quindi per le locazioni brevi e turistiche di dotarsi di estintori e rilevatori) vengono prorogati per tutti al 01/01/25. 08/11/24 : sui gruppi appare un documento di gennaio 24 del Ministero dell'Interno in risposta alla questura di Roma dove viene ribadita la necessità dell'identificazione "De Visu". Partono le polemiche, ma sono solo un antipasto di ciò che avverrà pochi giorni dopo. 22/11/24 : viene resa pubblica una circolare ministeriale del 18/11/24, indirizzata a tutte le questure, i comuni e i prefetti. Si ribadisce che l'unica identificazione a norma di legge è quella che avviene in presenza "de visu". Nuove discussioni. Il 23/12/24 Le associazioni di categoria incontrano il Ministro dell'interno con l'intenzione di fare riconoscere come lecita l'identificazione a distanza con sistemi tecnologici. Nel 2025 vedremo se questo incontro porterà i suoi frutti. 28/12/24 approvata la legge di bilancio 2025: il CIN entra in dichiarazione dei redditi. Che cosa accadrà nel 2025? Qualsiasi cosa ci attenda, auguri a tutti e CIN CIN al nuovo anno 🥂!

Condivido ogni singola riflessione di questo post! Non avrei saputo scriverlo meglio.. Grazie 🚀 Filippo Scorza

Nella società che abbiamo costruito, oggi, arriva prima una pizza che un ambulanza. Sono più rilevanti le relazioni che hai online di quelle che hai nel mondo fisico. Le persone che influenzano una tua opinione sono fondamentalmente degli sconosciuti su qualche social anziché i tuoi amici, famiglia o genitori. Abbiamo a disposizione centinaia di possibilità ma non sappiamo scegliere e restiamo indecisi. Abbiamo tecnologie meravigliose per condividere sapere e cultura ma le utilizziamo per mostrare le foto delle vacanze di cui non frega niente a nessuno. Restiamo ancorati alle nostre convinzioni senza sapere che sono gli algoritmi ad alimentarle e guidarle per dirci e darci quello che ci aspettiamo ci venga detto e dato! Pensiamo che Internet sia gratis. Diciamo che non ce ne frega nulla della privacy perchè non abbiamo niente da nascondere ma non ci scambieremmo mai i nostri telefoni. Abbiamo il timore che i ladri entrino nelle nostre case ma utilizziamo la nostra data di nascita come password! E via così... Credo che sia un periodo storico meraviglioso, complesso, ricco di opportunità e sfide ma dobbiamo essere in grado di definire i nostri obiettivi come umanità e l'approccio etico e valoriale dietro questa nostra evoluzione. #innovazione #waysofworking #technology #evolution

Siamo lieti di invitarvi alla: PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO OPTIME 2024 7 MAGGIO 2024 - ore 11:00 CAMERA DEI DEPUTATI Palazzo San Macuto - Via del Seminario 76 – Roma Moderatore Nicola Porro, Conduttore di Quarta Repubblica. Il Presidente Davide Rossi esporrà quanto emerso dalla Nota di Aggiornamento 2024 del Rapporto Optime. In particolare: ALLARME TikTok: imbonitori senza scrupoli truffano i consumatori e danneggiano il settore dell’Elettronica. Nonostante le difficoltà economiche della gran parte della popolazione, i prodotti di elettronica restano in cima ai desideri degli italiani, con TV e smartphone tra gli oggetti più ricercati. Febbrile quindi la ricerca dell’affare incredibile, del prezzo pazzo, del colpo di fortuna generato da chissà quali circostanze che sono terreno fertile per moderni imbonitori che con balletti, tormentoni e slogan gridati si propongono come risposta “popolare’ alle grandi imprese. Nel corso della presentazione verranno presentati alcuni esempi più pittoreschi ma al tempo stesso allarmanti presenti in rete. Grande soddisfazione: Optime rileva al tempo stesso che il Settore dell’Elettronica italiano ha innalzato e portato agli standard europei il livello di conformità alle norme che disciplinano il settore: È ormai perfetta la gestione degli oneri di consegna ed esposizione concernenti le Etichette Energetiche, argomento su cui APPLiA Italia Confindustria ha dedicato negli anni un grandissimo impegno e su cui si sta lavorando a livello europeo - di concerto con la Commissione nel quadro del pacchetto di norme ambientali che va sotto il nome di Green Deal - per un ampliamento dei contenuti andando a ricomprendere altri parametri di sostenibilità dei prodotti. Anche la nuova normativa europea in tema di Promozioni, entrata in vigore nel mese di Luglio 2023, ha avuto una applicazione immediata e sostanzialmente esente da problemi in ordine ai cosiddetti Annunci di Riduzione di Prezzo. Grazie a questa direttiva e al suo recepimento in Italia, possiamo dire che oggi i consumatori possono capire con chiarezza di quanto il bene è stato scontato rispetto al prezzo più basso praticato nei trenta giorni precedenti o se i due prezzi mostrati siano una comparazione tra prezzo consigliato e prezzo attuale. La soddisfazione maggiore giunge dalla considerazione che - anche grazie ad Optime - tutti gli operatori hanno condiviso azioni congiunte per rafforzare valori di legalità, trasparenza, rispetto dell’ambiente e tutela dei consumatori. Tra tutti gli illustri relatori, segnaliamo l’Onorevole Annarita Patriarca, l’Onorevole Alessandro Cattaneo, il Commissario Agcom Massimiliano Capitanio, il Vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, l’Onorevole Alberto Gusmeroli e il Generale Ivano Maccani, Comandante Regionale ER Guardia di Finanza. Accesso libero fino a esaurimento dei posti disponibili previa registrazione scrivendo una mail con nome, cognome e azienda a: benedetta.pompei@federazioneoptime.org

Abbiamo interrogato ChatGpt per capire come trovare l’offerta migliore in entrambi i settori. Il responso è positivo, con alcuni limiti soprattutto nel campo dell’assicurazione per le auto

Per caso te lo sei perso.... Ecco le principali novità di #TWIND! ♻️ [RELEASE LUGLIO] Continua a leggere... Il secondo trimestre del 2024 è stato fondamentale. 🚀 Abbiamo lanciato nuove funzionalità e miglioramenti per aiutarti a essere più efficiente e a minimizzare i rischi. Ecco un riepilogo: + Allegare immagini nei registri di visita. + Scaricare carte d'accesso QR in due clic. + Gestire facilmente azioni e documenti storici. + Miglioramenti nei permessi di lavoro e nella firma doodle. + Filtro per Centro nella Dashboard. + Miglioramenti nei report. + Nuove lingue: turco, polacco, olandese e ungherese. ✨ E c'è di più! Leggi l'articolo completo sul Blog di Twind: https://lnkd.in/dZF-MnxK #Twind #Innovazione #SaaS #GestioneAppaltatori #ControlloDocumentale

🇮🇹 𝐁𝐞𝐥 𝐏𝐚𝐞𝐬𝐞 𝐥'𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚: 𝐝𝐚𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐜𝐞𝐥𝐥𝐮𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐮𝐨𝐢 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨, 𝐦𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐧𝐨𝐭𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐮𝐧 𝐛𝐧𝐛. 𝘓𝘢 𝘴𝘮𝘢𝘯𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘧𝘢𝘳𝘴𝘪 𝘷𝘦𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘶𝘳𝘪 𝘦 𝘱𝘶𝘳𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘦 '𝘢𝘶𝘵𝘰𝘳𝘪𝘵à' 𝘳𝘢𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢 𝘰𝘳𝘮𝘢𝘪 𝘪𝘭 𝘳𝘪𝘥𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰 Chi mi segue sa quanto creda nella sharing economy, quando ben regolamentata, e soprattutto nel potenziale degli affitti brevi. Si tratta di un settore che offre lavoro e redditi integrativi a migliaia di famiglie, contribuendo in modo concreto al tessuto economico locale. Eppure in Italia, da troppo tempo, stiamo assistendo ad una sorta di gara a chi irrigidisce il trattamento normativo del settore. Già i nuovi regolamenti e il CIN hanno imposto processi complessi, simili a quelli richiesti agli albergatori, pur trattandosi di realtà molto diverse, qualcosa che nemmeno a livello regionale e comunale hanno compreso. Ora arriva l’ultima "stretta" sul self check-in, con l'imposizione dell'identificazione fisica obbligatoria degli ospiti, nonostante la tecnologia attuale consenta metodi di riconoscimento sicuri, affidabili e molto più efficienti. Dicono di voler far sparire le orrende 'keybox' (e siamo tutti d'accordo, persino i gestori professionali), ma la realtà è chiaramente ben altra. Almeno lo dicessero! La tecnologia permette di aprire conti correnti, attivare SPID, PEC e altri servizi critici tramite riconoscimento biometrico e sistemi OTP. Perché dunque non possiamo applicarla al riconoscimento di chi occupa una camera? Pretendere l’identificazione “de visu” rischia di essere un passo indietro, che non considera le soluzioni innovative già disponibili, favorendo solo burocrazia e costi aggiuntivi per i piccoli operatori. Non dimentichiamo che, in gran parte del mondo, queste regole non esistono o sono molto più snelle. In Italia invece sembra prevalere una logica punitiva, che vede i gestori di case vacanza come un potenziale rischio alla sicurezza pubblica! Eppure il turismo è uno dei nostri asset principali e col Giubileo e milioni di visitatori attesi, rendere più difficile il lavoro agli operatori del settore significa remare contro il nostro stesso futuro. Giustamente l'Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi - AIGAB si è inca**ata e penso che la loro battaglia dovrebbe essere un po' anche la nostra. Cosa ne pensate? Qui potete leggere la notizia completa 👉 https://lnkd.in/ezYXE4sJ - Sono Matteo Cerri. Su LinkedIn scrivo principalmente di esperienze imprenditoriali, storie di italiani all’estero e di rigenerazione dei piccoli comuni italiani. Ogni giorno ripropongo la sintesi di alcuni articoli della stampa internazionale. Per iscriverti alla mia newsletter ‘Esco quando voglio’ 👉 https://lnkd.in/enPRAK_B #bnb #selfcheckin #keybox #turismo Airbnb

TRACCIAmenti Inchiesta Giornalistica sulle Piattaforme di Psicologia Online e tutela della Privacy. Con l'esplosione delle Piattaforme digitali per la Salute mentale quali sono i rischi per la Privacy degli Utenti? Ritengo che occorra riflettere attentamente sull’importanza di mantenere un equilibrio tra innovazione tecnologica e diritti fondamentali. La Psicoterapia, di qualunque Approccio e sia in presenza che da remoto, si fonda sulla tutela della Privacy del Paziente e sul rapporto di fiducia tra Terapeuta e Paziente stesso.

Chi risponde per le informazioni inesatte fornite da un chatbot? Per la prima volta la questione arriva al vaglio della giurisprudenza: il Tribunale canadese della British Columbia si è pronunciato sul caso di un cliente di Air Canada che aveva comprato un biglietto aereo basandosi sulle informazioni (errate) fornitegli dal chatbot messo a disposizione degli utenti sul sito web della compagnia. La difesa di Air Canada ha sostenuto che il chatbot sarebbe “un’entità separata e responsabile delle proprie azioni” e che il cliente “avrebbe potuto trovare le informazioni corrette in un’altra parte del sito web”: nel corso del dialogo con l’utente, infatti, il chatbot della compagnia aerea, pur riportando in maniera inesatta le tariffe dei voli, aveva inviato al cliente il link alla pagina del sito in cui tali tariffe erano indicate in maniera corretta (pagina che il cliente non aveva provveduto a esaminare). Secondo il Tribunale, anche se un chatbot ha una componente interattiva, è comunque solo una parte del sito web”: pertanto, “non fa differenza se le informazioni provengono da una pagina statica o da un chatbot”, visto che il contenuto di una pagina statica non può essere ritenuto “intrinsecamente più affidabile del suo chatbot”. Come osserva Pieremilio Sammarco, anche se “una delle caratteristiche principali del chatbot è l’autonomia, intesa cioè come la capacità di agire senza l’intervento esterno di esseri umani o di altri agenti”, è chiaro che “si tratta pur sempre di un programma informatico, per quanto complesso e dotato di un grado variabile di indipendenza”: proprio la natura di bene informatico del chatbot, quindi, “non consente di attribuire ad esso la qualifica di soggetto giuridico, né di considerarlo un rappresentante del suo creatore”. Insomma, il ricorso a strumenti di intelligenza artificiale non può mai valere come esonero da responsabilità: “il rilascio di informazioni errate da parte del chatbot verso l’utente, futuro acquirente del bene oggetto del contratto, rappresenta comunque una violazione delle obbligazioni poste in capo al soggetto che ha allestito tale risorsa informatica”