10 consigli di grafica per principianti e non solo
Il tuo lavoro è occuparti di grafica pubblicitaria? Oppure non lo è? Non importa, questi consigli di grafica per principianti interessano tutti indipendentemente dal livello tecnico.
Tentativi ed errori spesso rappresentano i punti evidenti (nonché salienti) di un percorso di crescita professionale. Affinare la tecnica in materia di progettazione grafica è una strada lunga una vita, e tocca tutti coloro che si avventurano nella creazione di grafiche pubblicitarie o editoriali.
E quando scrivo tutti, intendo realmente tutti. I professionisti, come i principianti, hanno spesso bisogno di correggere il tiro o di rispolverare certe tecniche o scorciatoie; certamente c’è chi non smette mai di aggiornarsi e il suo bisogno di “guardare indietro” è meno sentito rispetto a chi non cavalca l’onda della comunicazione visiva con la giusta quotidianità.
Ma nessun designer che si rispetti rifiuterebbe mai dei consigli che possono farlo crescere o semplicemente rinfrescargli la memoria tecnica.
Personalmente trovo che rispolverare i principi fondamentali di grafica e comunicazione visiva possa essere solo di aiuto e che, anche se sono passati tanti da chi come me ha fatto i suoi studi e la sua gavetta, il supporto che si può ricevere non può che essere produttivo. In tutti i casi.
Ad esempio, il semplice confronto tra le tecniche aggiornate di graphic design con le metodologie utilizzate cinque o dieci anni fa può generare idee completamente nuove e di conseguenza non può che fare bene al nostro lavoro, qualunque esso sia (purché abbia a che far con la progettazione pubblicitaria ovviamente).
#1 Non sottovalutare la semplicità
Un errore che molti designer all’inizio del loro cammino fanno è di inserire troppo sulla loro tavola di lavoro. Troppi colori, troppi caratteri, troppi elementi. Questo crea sovrabbondanza e confusione nel lavoro e non permette al progetto di respirare.
Dunque chiediti: come sarebbe il mio lavoro se togliessi questo o quell’elemento? Ne trarrei beneficio? Naturalmente non andresti a eliminare un elemento chiave per il disegno finale, ma elementi con funzioni di ornamento o collaterali certamente sì.
#2 Scegli due caratteri che si adattino bene
Nell’esempio qui sopra, puoi vedere come il font del titolo (intestazione) e il font del paragrafo (o slogan se il testo è più breve) si abbinano efficacemente tra loro.
L’associazione tra caratteri è un modo davvero performante per contribuire a rendere il tuo lavoro professionale.
Una regola che potresti seguire è quella di abbinare un font sans-serif (senza grazie) come quello dell’intestazione che è l’open sans con un font serif (con grazie) come quello del paragrafo che è clarendon.
Ecco per te due risorse on line per scoprire e testare i giusti abbinamenti di carattere:
#3 Utilizza le varianti della famiglia di un font
Utilizzando le varianti di una famiglia di font in un lavoro di progettazione grafica si aggiungerà varietà e interesse visivo senza creare una sensazione di disordine.
Verifica le caratteristiche della famiglia del font che hai scelto e prova a utilizzare all’interno del testo un grassetto alternato a una variante leggera (naturalmente lì dove il grassetto funga da evidenziatore di una particolare parola o di un messaggio): il risultato visivo potrebbe essere molto interessante.
#4 Lo spazio bianco è prezioso e potente
Usare adeguatamente gli spazi significa avere innanzi tutto un buon occhio per la composizione grafica. Ciò significa che devi essere in grado di trovare la giusta disposizione degli elementi in modo che le informazioni di testo o qualsiasi altro elemento visivo siano facili da leggere ed efficaci nella comunicazione.
Generalmente ci sono 2 tipi di spazio bianco:
Lo spazio bianco attivo: questo assicura una struttura più performante e focalizza l’attenzione sul contenuto. Di solito è viene creato (o lasciato) intenzionalmente, in modo da delimitare e distinguere un elemento dall’altro.
Lo spazio bianco passivo: si tratta dello spazio bianco di default lasciato ai margini della grafica o tra i contenuti in modo da rendere il tutto doverosamente leggibile.
Lo spazio bianco esiste per un motivo bene preciso: serve a facilitare il processo di analisi grafica e/o dei contenuti in modo da permettere all’occhio umano la percezione di un layout organizzato e pulito differentemente da un’area di lavoro disordinata o pieno di disturbi visivi.
#5 Usa contrasti di colore efficaci
Sul web si ha una media di 8 secondi per catturare l’attenzione dell’utente.
Quindi è meglio che il design di atterraggio sia efficace e per nulla timido. Il colore è uno dei modi migliori per farlo. Invece di scegliere una gamma di colori tenui e leggeri, prova utilizzare qualcosa di più grintoso.
Contrasti come il rosso e il nero, il giallo e il nero o del bianco come sfondo di colori vivaci e pieni da sopra possono rappresentare delle ottime formule di comunicazione immediata.
Se il tuo contenuto è formato da poco testo allora l’utilizzo di colori vivaci o di contrasti cromatici pieni e accesi può rappresentare una grossa mano di aiuto per catturare e focalizzare l’attenzione dell’utente.
#6 Typography e foto
In linea con il punto 5, anche le immagini adeguate e in line con i contenuti di testo possono rappresentare un punto di svolta per catturare l’attenzione dell’utente.
Per rendere il focus più dinamico puoi inserire del testo sull’immagine (naturalmente parliamo di pochissime parole) e (se stai utilizzando Photoshop) giovare con i metodi di fusione proprio come nell’immagine che segue, dove ho volutamente applicato il metodo di fusione “luce vivida” al livello testo che si trova sopra il livello dell’immagine.
Ma naturalmente questa è solo una delle tante vie possibili per rendere dinamico un testo su un’immagine: esistono infatti anche altri metodi di fusione efficaci per quest’obiettivo come “Sovrapponi” oppure la funzione della maschera di ritaglio ma realizzerò un tutorial a riguardo perciò resta in connessione. ;)
#7 Lunga vita al Flat Design
Credits: Moritz Adam Schmitt
Se ti occupi di grafica da poco allora il flat design (altrimenti detto design piatto) rappresenta per te un amico affidabile e sicuro.
Lo stile minimal, l’utilizzo di tinte piatte e nette, caratteri chiari e immediati e ombre molto ben definite (anche con effetto 3D) sono tra le caratteristiche principali di questo stile di design.
Elementi esterni come texture o pattern possono rientrare in questo stile a patto che il loro utilizzo sia mirato e per niente invasivo ma solo collaterale.
#8 Allinea allinea allinea
Photo Credit: Tatiana Girman
L’allineamento dei testi presenti in un grafica (titoli, sottotitoli, paragrafi, slogan, quotes) e degli elementi grafici come riquadri, forme, linee, decorazioni, ornamenti, icone, non devono mai essere lasciati al caso. Cerca sempre la centralità se stai progettando qualcosa di immediato e sintetico ed enfatizza con le giuste dimensioni la o le parole principali del messaggio che stai comunicando.
Esistono anche altri paramenti di allineamento efficaci come il “giustifica” ma spesso dipende dalla quantità di testo (in quest’ultimo caso deve necessariamente essere ricca) e degli elementi che compongono il layout, spesso sono quindi scelte legate all’impaginazione e dunque alla progettazione.
#9 Utilizza un bordo per dare maggiore impatto
Questo effetto può essere utilizzato per creare grande impatto e luminosità con un design semplice ed efficace.
L’idea di base è quella di avere un testo molto breve che si desidera mettere a fuoco (potrebbe anche essere un logo o uno slogan) e racchiuderlo all’interno di un riquadro bordato di un colore che che contrasta con lo sfondo. Nell’immagine che ho creato come esempio c’è il giallo ma anche il bianco risulta estremamente efficace purché sia in netto contrasto con i colori dello sfonod in modo da garantire la massima lettura del testo scritto.
#10 Le regole sono importanti ma sono fatte anche per essere rotte
Il design è qualcosa che vive e respira. Le regole esistono, sono importanti ma non intoccabili. Non tutte almeno.
Prova a creare le tue grafiche, sperimenta, sbaglia, confrontati e prova di nuovo se noti che qualcosa non ha funzionato o se non sei particolarmente soddisfatto/a. Non essere felice per qualcosa che hai raggiunto subito anche se potrebbe essere qualcosa di bello. Avventurati continuamente in nuove sfide, dai un’occhiata a piattaforme come Behance per confrontarti con i lavori di artisti internazionali del design e della pubblicità, cerca nuove idee e prova a riprodurle aggiungendoci del tuo.
Sei alle prime armi e non ti interessa diventare un grafico professionista? Comincia a seguire questo decalogo poi fammi sapere come va e vedremo di aggiungere tanti altri buoni consigli.
Sei un grafico professionista? Hai trovato questi consigli come un sincero e interessante tuffo ai primi tempi? Se ti va, fammi sapere la tua ;)