10 year challenge non è solo un gioco!
Un nuovo tormentone spopola sui social network "10 years challenge"; si tratta di un gioco in cui si chiede di postare una foto di dieci anni fa vicino ad una di oggi. Tutti i big del web sono presenti ed, ovviamente, milioni di utenti comuni.
Ma è veramente solo un gioco o c'è dietro qualcosa di più?
Il vero tema è il riconoscimento facciale i veri interessi delle grandi corporation e delle organizzazioni governative, il controllo e le limitazioni alle nostre libertà. In alcuni ambienti, quindi, si è sollevato il dubbio che questo gioco, che si dice "innocuo", non sia altro che un sistema per testare ed affinare le capacità degli algoritmi di intelligenza artificiale che sovraintendono ai sistemi di riconoscimento facciale.
Andando oltre il gioco, quindi, i temi di interesse di aziende e organizzazioni governative si concentra in due ambiti: marketing e sicurezza.
Di recente, ad esempio, è stato scoperto che IBM starebbe utilizzando milioni di immagini ritraenti persone comuni prese da Flikr per lo sviluppo di tecnologie per il riconoscimento facciale.
Anche Amazon utilizza software di riconoscimento facciale oltre che per applicazioni “innocenti” come quella di Sky News, vende i propri servizi di riconoscimento facciale, Rekognition, a enti governativi provocando forti contestazioni.
La Cina, nella regione autonoma dello Xinjiang, per il controllo della minoranza etnica uigura utilizza strumenti di machine learning che processano milioni di informazioni derivanti da spyware, sniffer WI-FI, raccolta di dati biometrici che, combinati con l’uso diffuso di telecamere di sorveglianza, consentono di dare un volto ai soggetti catalogati ed inseriti in liste di sospetti.
Direi che ce n'è abbastanza per darci una svegliata e cominciare, almeno, ad acquisire un po' di consapevolezza sulla importanza dei nostri dati personali, come proteggerli, con quali mezzi. Proprio tornando alla notizia che ha ispirato questo articolo, il gioco lanciato sui social 10 year challenge, e poichè siamo noi i primi a non occuparci della nostra, non voglio più sentire la frase "la privacy non esiste"!