1.2 La collaborazione uomo-robot

1.2 La collaborazione uomo-robot

"La collaborazione uomo-robot è una nuova tendenza nel campo della robotica industriale e di servizio. Conosciuta con l’acronimo tedesco MRK (Mensch Roboter Kollaboration) o l’acronimo inglese HRC (Human Robot Collaboration), la robotica collaborativa può quindi essere considerata come la scienza e l’insieme delle tecniche di progettazione, costruzione, studio e valutazione di un sistema uomorobot. L’obiettivo principale di questa strategia innovativa è di creare un ambiente sicuro di collaborazione tra esseri umani e robot. I prodromi dello sviluppo degli studi su HRC sono rappresentati dall’ampio filone di ricerca su HRI (Human Robot Interaction), un campo di studio della robotica dedicato alla comprensione, progettazione e valutazione di sistemi robotici da utilizzare da o con gli esseri umani. Il nucleo teorico di HRI è una derivazione dei più consolidati ambiti di ricerca: HMI (Human Machine Interaction) e HCI (Human Computer Interaction). Tuttavia, differisce da HCI e HMI perché riguarda sistemi che hanno strutture di controllo complesse e dinamiche, che mostrano autonomia e cognizione e che operano in ambienti mutevoli del mondo reale. Per descrivere l’interazione tra agenti in un sistema uomo-robot occorre tener conto di due caratteristiche fondamentali: il livello di interazione cognitiva tra agenti e il livello di interazione fisica tra agenti. Pertanto, HRI copre diverse aree di ricerca come la cognizione, la linguistica e la ricerca fisiologica combinata con l’ingegneria, la matematica, l’informatica e i fattori umani. Inoltre, vi sono differenze nei tipi di interazione e nei ruoli assolti all’interno di essa, nella natura fisica dei robot, nel numero di sistemi con cui un utente può essere chiamato ad interagire simultaneamente e nell’ambiente in cui si verificano le interazioni. HRC si può considerare una sotto-branca di HRI. L’idea principale di HRC è di combinare le capacità dell’uomo con quelle dei robot. Da un lato, gli esseri umani hanno innata flessibilità, intelligenza, destrezza, elaborazione della visione e capacità di problem solving; dall’altro lato, i robot forniscono precisione, potenza, ripetibilità e indifferenza al pericolo. 7 Come precedentemente riferito, in merito alla collaborazione nelle interazioni sociali, anche nel campo della robotica vale il principio secondo il quale il risultato della collaborazione non è semplicemente la somma dei piani individuali."

Tratto dal libro "Ciao, io sono Cobot" di Sergio Carbone


Sergio Carbone - CS AUTOMATION

www.csautomation.it

Daniele Priarone

C.E.O. & Founder GreenEco Wastewater srl

10 mesi

Sergio, grazie per la condivisione!

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