lettera e risposta ad un lettore del 'Pallino di Locarno'

Ciao Coach,

Sono Tania, naturalmente questo non è il mio vero nome.

Ho 17 anni e da quando ho visto la tua rubrica nel pallino di Locarno mi sono appassionata alle tue risposte. Volevo esprimerti un mio problema. A scuola ho visto ragazzi della mia età che usano sostanze stupefacenti. Anche alcune mie amiche da un po’ di tempo si ritrovano nel cortile e ne fanno uso. Mi hanno chiesto tante volte di farlo anche a me ma siccome io non voglio, loro non sono più mie amiche. Cosa devo fare? Ho paura di rimanere sola.

Cara Tania

La paura di rimanere soli è simile alla paura di morire. Gli esseri umani hanno bisogno di relazioni tanto quanto hanno bisogno di cibo, riposo ed ossigeno. D’altra parte quando siamo spinti dal bisogno o dalla paura finiamo per fare scelte che ci costano molto, sicuramente più di quanto valga ciò per cui abbiamo pagato.

Se una persona smette di essere tua amica perché non fai le cose che fa lei, non era un amica ma qualcuno alla ricerca di un complice. La differenza è sostanziale: un complice fa di tutto, arriva a mentirti riguardo al tuo bene per portarti a fare quello che fa lui, un amico ti impedisce di fare quello che potrebbe farti male, vuole il tuo bene anche se questo richiede un sacrificio.

Le ragazze che ti hanno abbandonato perché non ti droghi con loro non sono mai state tue amiche, ti avrebbero abbandonato comunque prima o poi. Tutto sommato è un bene che si siano allontanate. Adesso hai la possibilità di scegliere le tue compagnie con un criterio diverso. Il mio consiglio è di non scegliere le persone di cui ti circondi per paura o per bisogno. Scegli persone che ammiri, preferisci la lealtà alla popolarità, non lasciarti distrarre dalle apparenze ma osserva attentamente il comportamento degli altri e avvicinati a quelli che si comportano come ti comporteresti tu nella loro situazione. Probabilmente non troverai molte persone così, ma quelle che troverai saranno più preziose dell’oro.

Davide Zaccariello