3 principi per imparare a creare ricchezza

3 principi per imparare a creare ricchezza


Per i professionisti all'estero, e anche per l'odierna generazione produttiva in Italia, e' essenziale imparare a creare ricchezza individualmente.

Per creare ricchezza bisogna innanzitutto imparare a risparmiare. Risparmiare non significa limitarsi ad accumulare capitali in banca.

Vivendo in un'epoca in cui gli Stati sociali non hanno piu' la stessa forza di un tempo, e' importante capire come risparmiare in maniera proattiva, generando ricchezza dai propri investimenti e dal proprio capitale e non solo dal proprio lavoro.

Vediamo 3 principi che possono indirizzarci su questa strada:

1) Il governo non ti aiuta a creare ricchezza individuale. A limite, aiuta a redistribuirla.

Un sistema sociale funzionante non punta a rendere i suoi cittadini piu' ricchi. Punta a creare un sistema in cui tutti abbiano le stesse opportunita'. Se guardiamo il caso italiano, il Welfare nacque negli anni successivi alla seconda guerra mondiale, per offrire assistenza ai coloro i quali vivano in condizioni di totale o parziale poverta' all'indomani del conflitto; si e' poi evoluto negli anni del boom economico, ponendosi come obiettivo quello di stemperare le disuguaglianze che la crescita economica aveva portato nella societa' italiana. Negli anni del suo miglior funzionamento, la previdenza pubblica e l'assistenza sociale fornivano pensioni, sussidi e idennizzi, sanita' gratutita. Diritti considerati basilari che hanno fatto molto per la societa' ma che di fatto non hanno creato piu' ricchezza: hanno soltanto redistribuito quella giunta nelle casse dello Stato attraverso in contributi dei cittadini stessi.

Oggi basarsi sulle prestazioni del sistema pubblico potrebbe non essere la strategia migliore. Per due motivi: primo, perche' il sistema sociale non ha piu' stessa forza di prima e potrebbe presto non essere piu' in grado di fornire prestazioni. Secondo, perche' anche se fosse funzionante, il professionista all'estero ha bisogno di qualcosa che va oltre. Chi vive e lavora all'estero deve creare nuova ricchezza, non puo' accontentarsi di redistribuirla. I contributi pagati in Paesi esteri, infatti, non verranno trasformati in pensioni e in ammortizzatori sociali. Ma rimarranno nelle casse dei Paesi stranieri che ci hanno ospitato, rappresentando un costo, una forma di ricchezza dispersa, il prezzo da pagare per godere delle opportunita' offerte da questa zona geografica. Per questo motivo il professionista all'estero, se vorra' pensioni, rendite e ammortizzatori finanziari, dovra' necessariamente creare nuova ricchezza.

2) Il tuo passato non determina il tuo futuro. Puoi decidere di intraprendere una nuova rotta

Le abitudini di risparmio che ci hanno contraddistinto in passato non devono necessariamente essere quelle che adotteremo in futuro. Specialmente se non servono al meglio i nostri obiettvi e non si adattano ai nostri nuovi contesti. Risparmiare con "il soldo accumulato in banca" puo' andare bene se le tasse pagate si trasformano in pensioni e in prestazioni assistenziali. In tal caso non c'e' bisogno di investire il contante extra, che puo' essere depositato in banca per le emergenze o per qualche progetto di vacanza o di restaurazione della vecchia casa. Non che tenere il capitale in banca sia vantaggioso, anzi, anche in un sistema sociale funzionante perde comunque valore. Pero' puo' essere accettabile. Comincia a non essere accettabile quando ci si distacca da tale sistema sociale o quando il meccanismo si inceppa: a quel punto diviene necessario mettere a lavoro i nostri soldi se si vuole creare delle rendite per il futuro. Le nostre abitudini di risparmio devono quindi cambiare rotta, tendendo a forme piu' proattive.

3) Puoi essere una vittima o un vincitore. Scegli tu.

Si puo' continuare a lamentarci del governo, dei politici, delle tasse, dei contratti, del capo, delle proteste, del costo della vita, degli affitti, del traffico e della Cina. Oppure si puo' prendere l'iniziativa e iniziare a creare ed espanderci, migliorando la nostra situazione personale, anche a livello finanziario. Si puo' elencare tutto cio' che non va nella societa' o lasciar perdere questa lista e iniziare focalizzarsi sulla nostra condizione personale, facendo in modo che vada avanti nella maniera giusta. Si puo' ossevare lo Stato in condizioni di fragilita' che giunge a non pagare le pensioni oppure si puo' inizare a costruire la nostra solidita' finanziaria attraverso forme di pianificazione autonoma. Si puo' trovare tutte le ragioni del mondo per non fare risparmio privato oppure si puo' trovare tutte le ragioni del mondo per le quali vale la pena farlo. Lascio il giusto o sbagliato alle opinioni personali. Cio' che conta e' che sei tu a scegliere.

Riccardo Rubelli

Design leader and project manager at Riccardo Rubelli Architetto

5 anni

Non so perché ma ti immagino sempre vestito di nero....

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