ADERENZA COMPORTAMENTALE
Dalle esperienze passate si hanno le risposte per il futuro. Tutte le scelte che in vita si fanno hanno un ciclo, sono cicliche, e si manifestano a noi in modo ripetuto negli anni. Sta a noi individuare in quale fase del ciclo ci troviamo per definire meglio le strategie migliori che rispondono a questa fase, così come nella vita anche nella finanza la logica è la stessa.
Quando si creano allocazioni di portafoglio o strategie di investimento per i clienti, ci affidiamo quasi sempre a una sorta di "backtest". Questo è vero se si tratta di un modello di allocazione patrimoniale strategica che si basa sul rischio a lungo termine e sulle caratteristiche di remunerazione delle classi di attività non correlate che continuano per il futuro, o un modello di allocazione tattica basato sui successi storici dei suoi segnali di rotazione che continuano nel futuro.
Questi backtest costituiscono la base delle aspettative del portafoglio per tutti i soggetti coinvolti, sia dal punto di vista del rischio che da quello della remunerazione. Ma il momento storico in cui viviamo, spesso, enfatizza eccessivamente i risultati del backtest e sottovaluta il processo che dobbiamo sopportare per avere qualche possibilità di realizzare i risultati storici del backtest in futuro.
MA l'eccessivo entusiasmo ci allontana dal ns obiettivo di costruire portafogli aderenti al processo di investimento pattuito. Vale a dire che è necessario avere e mantenere una aderenza comportamentale sempre e comunque in tutte le fasi del ciclo economico d finanziario. È questo il maggior impegno sia per il cliente sia per il consulente. Se avessimo investito a gennaio 2007 ai massimi, d ora fossimo nel marzo 2009 con l'indice S&P500 a 676 che in 17 mesi aveva perso circa il 56% del suo valore, (figura 1) ci troveremo nella ambletica e ragionevole domanda se sia il caso di chiudere in perdita le posizioni azionarie oppure mantenere l'investimento con il rischio di ulteriore perdita. È facile immaginare a distanza di 10 anni cosa fosse successo a chi ha aderito alla pianificazione ed ha mantenuto la rotta (con piccoli interventi di manutenzione), piuttosto a chi invece ha preferito materializzare perdite per paure di ulteriori perdite oppure per cercare altre fortune.
Il rischio è spesso definito come volatilità del portafoglio al ribasso , o drawdown, che porta alla perdita permanente di capitale. Ma una perdita permanente di capitale è generalmente un derivato della pianificazione negligente o della mancanza di aderenza comportamentale.
Unica cosa certa nel mondo della finanza è il rischio.
Non possiamo aiutare noi stessi e i ns clienti, a realizzare i rendimenti di cui hanno bisogno per raggiungere i loro obiettivi finanziari se non possiamo aiutarli a esercitare una perfetta aderenza comportamentale alla strategia di investimento sottostante durante i più difficili cicli di mercato.
Attraverso questi obiettivi, forse il rischio più grande che un investitore a lungo termine deve affrontare non è la volatilità del portafoglio o il prelievo, ma piuttosto l'incapacità di aderire alla loro strategia di investimento a lungo termine durante i periodi di volatilità del portafoglio o del prelievo. Questo è quando si verifica spesso una perdita permanente di capitale.
In questa fase di mercato la domanda legittima è in quale ciclo economico e finanziario ci troviamo? Quale è il sentiment dell'investitore retail? Alla seconda domanda è facile rispondere che tutti vorrebbero essere investiti nel S&P500 che negli ultimi dieci anni ha offerto un rendimento annuo del 13,5% annuo semplice, (figura 2) pochi hanno paura di entrare in un mercato che offre tali rendimenti.
La risposta a questa seconda domanda è mantenere la rotta e definire la strategia di investimento in modo quanto più razionale e poco o per nulla emotivo sia la ns strategia. La prima domanda presuppone una buona conoscenza della correlazione cicli di vita economici e finanziari, variabili macro e micro, e sopratutto un processo di costruzione di portafoglio già ben collaudato e definito, e non rincorrere i rendimenti.
È importante ricordare, che ciò che non ha funzionato nel presente è spesso ciò che è meglio posizionato per lavorare in futuro.
Il processo di costruzione di un portafoglio è un compito difficile ma non impossibile, concetti come diversificazione, de correlazione, strumenti di investimento, costi, analisi e sopratutto strategie, e manutenzione sono da sempre lo statuto di una società di persone in cui cliente e consulente sono i soci di riferimento per il raggiungimento degli obiettivi posti nello statuto societario.
Quando sei aderente e segui le regole allora tutti siamo più tranquilli e sempre fuori dai guai.