Adriano Olivetti
Cinquantacinque anni fa, alle 22.14 del 27 febbraio 1960, il treno che correva da Milano a Losanna si arrestò inaspettatamente alla stazione di Aigle, in Svizzera. Una emorragia cerebrale aveva stroncato la vita dell’ingegnere Adriano Olivetti che viaggiava su quel treno. La notizia, diffusa all'alba dalla radio, mozzò il fiato non solo ai dipendenti della società Olivetti sparsi in tutto il mondo, ma anche all'Italia intera, che riconosceva nella Olivetti la sua azienda più avanzata e in Adriano il suo industriale più illuminato.
La sua grandezza è legata alla concezione dell’impresa come sintesi di cultura internazionale, tecnologia all'avanguardia, organizzazione efficiente, cooperazione partecipante, il tutto al servizio della comunità. E’ legata alla concezione dell’uomo come sintesi di produttore, consumatore e cittadino. E’ legata alla concezione dello Stato come sistema integrato di molteplici comunità radicate nella propria tradizione ma aperte alla modernizzazione. E’ legata alla concezione dell’estetica, intesa come valore imprescindibile, aggiunto alla perfezione delle macchine, degli edifici, del territorio. E’ legata alla concezione della cultura, intesa come sintesi di scienza e tecnica, umanità e arte. E’ legata soprattutto alla grinta rivoluzionaria con cui queste concezioni non sono rimaste sulla carta ma sono state concretamente trasformate in fabbriche belle ed efficienti; in prodotti esteticamente sorprendenti e funzionalmente impeccabili; in piani di sviluppo territoriale che restano esemplari; in correnti intellettuali che hanno segnato la cultura dell’intero Paese; in movimenti politici che, pur nella loro fragilità, sono tuttavia riusciti a scuotere la burocratica protervia della partitocrazia.
Con Adriano Olivetti, dunque, il ruolo dell’imprenditore si intrecciava con quello del teorico, dello scrittore, del mecenate, dell’editore, del politico, dell’urbanista, dell’esteta. Lontano mille miglia dalla febbrile voracità dell’accumulazione, dall'ignorante avventurismo dell’azzardo, dalla smaniosa ostentazione dello spreco che tuttora contagiano tanti altri imprenditori.
Transizione Digitale @ANCE - Segretario Generale @DIHCUBE
9 anni"Non chiedere nulla, ma unicamente chela libertà cheli Stato e i partiti riconoscono a parole - quella di sciegliervi i vostri rappresentanti - non sia una mistificazione. Il mandato politico, nella sua vera essenza, è soltanto un atto di fiducia degli uomini in un uomo." (A. Olivetti) ....beh che dire!!!!!???? Dovrebbe essere ricrato a tanti anche oggi!
Sales Manager
9 anniLa capacita' di considerare l' importanza del fattore umano anche nella più' tecnologica delle organizzazioni
Relationship Marketing Expert, CRM architect
9 anniNon sono d'accordo. Certo con dimensioni diverse, ma ci sono persone così anche oggi. Faccio il consulente e se spesso mi torna in mente Francesco Guccini in Cirano, posso dire che ho anche incontrato dei giganti. Imprenditori che senza tanto clamore stanno lavorando bene, con intelligenza, cultura, competenza tecnica ed imprenditoriale da fare invidia. Sono stato consulente in una operazione di internazionalizzazione: un "piccolo" imprenditore familiare alla seconda generazione mi ha richiesto di trovargli un'azienda da comprare nientemeno che negli stati uniti. Un'operazione fantastica gestita benissimo per realizzare l'espansione nel mercato nordamericano. Il padre di questo signore ha fondato la falegnameria di famiglia 50 anni fa. Il figlio oggi esporta in tutto il mondo servendo con marchio proprio prodotti di altissima gamma. Altro caso due ragazzi appena usciti dall'università fondano una impresina, la chiamano con un nome strano, a chi gli chiede come mai rispondono che in dialetto torinese è come il "du de picc", in quei giorni entrambi, amici nella vita e studenti di ingegneria informatica insieme erano stati entrambi piantati in asso, appunto prendendo un due di picche dalle rispettive ragazze. Oggi la piccola impresa ha 25 anni di attività è cresciuta parecchio da allora con sedi in tre città italiane e bilanci che non sembrano veri: manca tutto il ricorso a mezzi di terzi. Oggi la sfida: internazionalizzazione, London, la city. Non per una esterovestizione, ma per un progetto industriale vero e ben ideato. Nonostante il fisco italiano che farà di tutto per scoprire dove nascondono il trucco, questi due ragazzi hanno un solo trucco, un lavoro fatto bene affidabile e una cura assoluta del cliente. Ecco, due piccole storie, due cose minuscole al confronto di Adriano Olivetti, ma ci dicono che di uomini così ne nascono ancora.
Business Development
9 anniMa perché uomini così non ne nascono più??!!!...