Ageing - conflitti intergenerazionali, in azienda ma non solo

Ageing - conflitti intergenerazionali, in azienda ma non solo

Sarà che sono fresca di compleanno, sarà che trascorrere tempo nei luoghi dell'infanzia relativizza molto la tua età.

Sarà che spesso lavoro con clienti più vecchi di me e una battuta sull'età arriva quasi sempre.

Sarà che la questione anagrafica è complessa e analizzabile da varie prospettive.

Vi è una componente data, che non riguarda solo la data di nascita ma anche la composizione del nucleo familiare e il ruolo che ci viene attribuito dagli altri componenti.

Primogeniti, secondogeniti, il piccolo della famiglia, il fratello maggiore responsabile.

In qualche modo questi ruoli rimangono anche nel contesto lavorativo.  

Nella percezione che abbiamo di noi stessi.

Nei pregiudizi che in qualche modo si vengono a creare.

Nei conflitti intergenerazionali che caratterizzano le aziende quanto le famiglie.

Personalmente mi sento più solida e riconosciuta in ambito professionale che non in quello famigliare.

Sarà perché sono la secondogenita.

Sarà perché ho una sorella ingombrante (due lauree,una carriera lineare notevole).

Quanto è difficile disaffrancarsi dalle etichette che ci vengono assegnate ma che non ci appartengono più?

Ricordo un collega che un giorno mi disse "once a stagista, always a stagista".

E cioè, quando entri in azienda da stagista, un pó lo rimani per sempre.

Guadagnarsi un riconoscimento e una credibilità al di là del dato anagrafico.

Fare percorsi di carriera disallineati dagli scatti di anzianità ma ottenuti o non ottenuti a prescindere.

Ageing.

Una forma di mobbing, di discriminazione in Italia ancora pesante, sul lavoro ma non solo.

Un'opportunità, se la vediamo dal punto di vista della commistione, del mentoring e del reverse mentoring.

Mi piacerebbe leggere le vostre testimonianze a riguardo.

Margherita Gervasoni

Supply Chain Manager at Silversea Cruises

3 anni

Credo sia una dimanica difficilissima da modificare, soprattutto in ambito familiare, forse perchè in famiglia ogni componente ricopre un ruolo preciso funzionale alla relazione tra i componenti. In ambito lavorativo può diventare anche un alibi per non prendersi "troppe responsabilità"...

Marco Ravaioli

Consulente vendita apparecchiature meccaniche ed elettriche per applicazioni Yacht e Navale

3 anni

Condivido la sensazione che a 41 c'è il giro di boa. Sarà per quello che è stato il compleanno che mi ha dato la sensazione peggiore. Come se da un giorno all'altro fosse iniziato un cammino diverso...

Cristina Tangorra

Executive Career Coach ✅ Consulente di Carriera ✅ Assessor ✅ Psicologia del lavoro ✅ Aiuto le persone a cercare nuove opportunità lavorative

3 anni

Il contributo che posso dare ora è sicuramente diverso da quello che davo 20 anni fa, ho acquisito soprattutto maggiore consapevolezza delle mie risorse.

Francesco Gavatorta

Digital strategist | Storytelling & communication designer | Brand manager

3 anni

"Once a stagista, always a stagista": frase ricca di verità. Ho ex colleghi di un'azienda dove sono entrato come stagista che mi considerano ancora un ragazzo alla ricerca della propria strada, nonostante il mio livello sia ormai di minima pari al loro. È comunque un fenomeno che non mi stupisce: capita molto spesso anche in famiglia (anzi, capita sempre), e fra gli amici. Siamo abituati a respingere il cambiamento, e quando le persone cambiano, crescono, si trasformano, non riusciamo talvolta ad accettarlo (a volte c'è anche una componente di rosicamento, ma questo è un altro paio di maniche...).

Paolo Savojardo

Art Director - Marketing Consultant Free lance

3 anni

Sarà che ho iniziato a vent'anni scarsi a fare il lavoro che faccio. Sarà che ho sempre dimostrato meno dei miei anni. Ma è un tema che sento molto anche oggi che ho superato i 40 e ancora mi sento dire che sono giovane.

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altre pagine consultate