#AgoraDesignTalenti - Marcello Trombettoni
Ospite della nostra rubrica #AgoraDesignTalenti è oggi il designer Marcello Trombettoni concorrente nell'edizione 2018 di Agorà Design.
Benvenuto Marcello e grazie per la tua disponibilità
Salve e grazie a voi. Sono Marcello Trombettoni, ho avviato la mia attività, IMAGINATI, nel 2014, incentrata principalmente nel design di interni e parallelamente collaboro con studi tecnici professionali della mia città, nel campo dell'edilizia e in generale dell'architettura.
Qual è stato il tuo percorso formativo? Come sei arrivato a voler intraprendere questa professione?
Ho perseguito una formazione tecnica, sono un geometra, questo percorso mi ha portato pragmatismo e razionalità, la parte creativa invece deriva sicuramente dalla mia famiglia, ricordo da sempre un'attitudine pratica, da mio nonno a mio padre, nel dare origine ad ogni cosa, prima con inclinazioni immaginarie “con la mano sul mento” e poi con abilità manuali.
La scintilla poi è scoccata conoscendo per la prima volta alcuni architetti, come Mies van der Rohe, Frank Lloyd Wright e il nostro Renzo Piano. Tutto ciò, mi ha spinto a gettarmi sin da subito nel campo dell'edilizia e poi ad approfondire l'architettura ed il design nello specifico, conseguendo il diploma di Interior Designer (Istituto Callegari – Accademia del Lusso, Milano). Recentemente sto approfondendo il mondo del BIM, ho appena completato un corso formativo per certificarmi BIM Specialist.
Raccontaci i tuoi primi successi, ma anche gli insuccessi. C’è stato un momento nel quale hai pensato di voler cambiare strada? Cosa ti ha fatto perseverare?
Inizio dalle difficoltà, perché questo ambito è intriso di complessità e di insuccessi, pertanto sarebbe quasi impossibile riportarne alcuni, ma il focus è sempre incentrato nella “mano sul mento”, nel potere intrinseco dell'immaginazione che permette sempre di trovare nuove soluzioni in modo del tutto creativo ed inaspettato. Questo è il motivo per cui ho denominato la mia attività IMAGINATI.
Come sei arrivato a conoscere Agorà Design? Quante volte hai partecipato?
Agorà Design è arrivato con le classiche mailing list sull'architettura e mi ha colpito per il suo approccio aperto rivolto a favorire una connessione tra designer emergenti ed il mondo della produttività. Di notevole impatto poi la possibilità di poter assistere alle lectio magistralis di importanti figure del mondo dell'architettura, ricordo con entusiasmo l'intervento di Stefano Boeri, dell'edizione 2018 alla quale ho partecipato.
Descrivici il progetto presentato: nascita dell’idea, evoluzione, errori in corso di creazione, difficoltà.
UILLIS dal latino roverella, la più diffusa specie di quercia in Italia, è il materiale su cui si basa il progetto, una consolle multifunzionale dalle linee essenziali e dure proprio come il legno di rovere di cui è formata" riporto la citazione con cui presento UILLIS che ne vuole rappresentare sostanzialmente la sua solidità e concretezza nell'utilizzo. L'idea di base invece, parte dalla necessità di dare origine ad un contenitore multimediale e multifunzione che abbia la capacità di non restare costretto e limitato nella sua essenzialità di oggetto, ma di permettere svariati approcci e che sappia come prendere in considerazione diversi utilizzi nei vari momenti temporali ed in vari ambiti, in modo tale da essere usato come meglio si crede. Voglio condividere una piccola curiosità: ne ho ancora una versione primordiale in casa, quando lo costruii in autonomia per soddisfare alcune esigenze, da lì si è evoluto in qualcosa di più completo e versatile.
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Sei riuscito a prototipare il progetto? Se si raccontaci come è andata anche nel settore commerciale.
Sono riuscito a realizzare UILLIS, grazie al sostegno di alcune realtà locali, su tutti la Falegnameria Catanossi, con cui poi è proseguito un rapporto di collaborazione che ha permesso un buon riscontro, sempre in una dimensione locale, in generale nel campo dell'interior. Certamente mi piacerebbe ampliare il raggio d'azione della mia attività, magari approcciando con realtà commerciali di settore importanti.
Quali sono le difficoltà alle quali sei andata/o incontro più spesso e come le hai risolte?
Può succedere di non essere presi in considerazione e probabilmente è quanto di più scoraggiante possa accadere. Un buon modo per risolvere tali circostanze sta certamente nel guardare la situazione da un altri punti di vista e ricavarne comunque degli insegnamenti, o almeno questo è quello che cerco di fare.
Oltre a partecipare a contest, concorsi e bandi di gara, come altro riesci a promuovere la tua creatività e le tue idee?
Nella dimensione delle diverse collaborazioni professionali, cerco sostanzialmente di proporre le mie idee creative nel campo dell'interior e dell'architettura, ma anche nuovi processi per lo sviluppo di flussi di lavoro innovativi. Un ruolo fondamentale lo hanno i canali social, sto infatti investendo nel potenziamento delle pagine Instagram, Facebook e Linkedin.
Per te è stato importante partecipare ad Agorà Design?
Direi proprio che è stato fondamentale, mi ha fatto toccare con mano ciò che è il mondo del design.
L’angolo dei consigli per le e i giovani designer: cosa vorresti suggerire loro?
Spero di essere io stesso ancora nella dimensione del “giovane” designer, pertanto preferirei ricevere suggerimenti piuttosto che darne. Ecco probabilmente il suggerimento che darei agli altri ma anche a me stesso, è quello di continuare ad assorbire instancabilmente ogni piccolo consiglio da chi ha maggiore esperienza.
Come possono contattarti i nostri lettori/lettrici?
Su Instagram o tramite il mio sito web www.imaginati.it
Grazie mille Marcello Trombettoni per il tuo contributo e ci rivediamo presto ad Agorà Design!