Analisi del Considerato n. 54 del Regolamento UE n. 2024/1689 IAact: Rischi e Considerazioni sui Sistemi Biometrici

Analisi del Considerato n. 54 del Regolamento UE n. 2024/1689 IAact: Rischi e Considerazioni sui Sistemi Biometrici

Diritto delle Imprese e Intelligenza Artificiale - Avv. Emiliano Cerro

Il Considerato n. 54 del Regolamento UE n. 2024/1689, noto anche come IAact, offre una visione chiara e dettagliata riguardo l'uso dei dati biometrici nell'ambito dei sistemi di intelligenza artificiale. La classificazione dei sistemi di identificazione biometrica remota come "ad alto rischio" rappresenta una risposta alle preoccupazioni relative a potenziali discriminazioni e risultati distorti. Questo articolo esplorerà le implicazioni giuridiche di tale classificazione, arricchendola con esempi pratici.

Classificazione come "Ad Alto Rischio"

Il Regolamento stabilisce che i sistemi di identificazione biometrica remota devono essere considerati ad alto rischio a causa delle incertezze tecniche e delle possibili conseguenze discriminatorie. Questo aspetto è cruciale per garantire una protezione adeguata dei diritti fondamentali degli individui, in particolare in relazione a fattori come età, etnia, razza, sesso e disabilità.

Esempio Pratico: Riconoscimento Facciale

Immaginiamo un sistema di riconoscimento facciale utilizzato da un'agenzia di sicurezza per monitorare eventi pubblici. Se il sistema non è sufficientemente preciso, potrebbe identificare erroneamente una persona di etnia specifica come sospetta, portando a conseguenze legali e sociali dannose. In tal caso, le inesattezze tecniche non solo violerebbero i diritti dell'individuo, ma potrebbero anche amplificare pregiudizi esistenti, rendendo il sistema particolarmente problematico.

Differenziazione tra Identificazione e Verifica

Il Regolamento distingue chiaramente tra sistemi destinati all'identificazione biometrica remota e quelli progettati per la verifica biometrica. Quest'ultimi, che servono solo a confermare l'identità di una persona per l'accesso a servizi o dispositivi, non sono classificati come ad alto rischio.

Esempio Pratico: Sblocco di Dispositivi

Un comune esempio di verifica biometrica è il sistema di sblocco di smartphone tramite impronte digitali o riconoscimento facciale. In questo caso, l'uso della tecnologia biometrica è limitato alla sola conferma dell'identità dell'utente, riducendo il rischio di conseguenze negative.

Categorizzazione Biometrica e Riconoscimento delle Emozioni

Il Regolamento pone un’attenzione particolare anche sulla categorizzazione biometrica in base a attributi sensibili e sul riconoscimento delle emozioni. Questi sistemi, sebbene non vietati, possono avere impatti significativi, rendendoli di conseguenza "ad alto rischio".

Esempio Pratico: Sistemi di Riconoscimento delle Emozioni

Consideriamo un sistema impiegato in un ambiente di lavoro per analizzare il benessere dei dipendenti attraverso il riconoscimento delle emozioni. Se il sistema interpreta erroneamente le espressioni facciali e comunica un risultato sbagliato, ciò potrebbe influenzare decisioni aziendali, come promozioni o licenziamenti, con gravi ripercussioni sulle vite dei lavoratori.

Esclusioni per Cibersicurezza e Protezione dei Dati

Un punto fondamentale del Considerato è che i sistemi biometrici utilizzati esclusivamente per scopi di cibersicurezza non siano considerati ad alto rischio. Questo è particolarmente rilevante per le misure di protezione dei dati personali, dove l'obiettivo è garantire la sicurezza senza compromettere i diritti individuali.

Esempio Pratico: Accesso Sicuro ai Dati

Immaginiamo un sistema che utilizza impronte digitali per proteggere l'accesso a dati sensibili in un’azienda. In questo contesto, l’uso della biometria serve a garantire la sicurezza dei dati senza creare rischi significativi per la privacy o per l’equità, posizionandosi quindi al di fuori della classificazione di alto rischio.

Conclusioni

Il Considerato n. 54 del Regolamento UE n. 2024/1689 IAact offre un quadro normativo chiaro per l'uso dei sistemi biometrici, ponendo l'accento sulla necessità di proteggere i diritti degli individui da potenziali discriminazioni e errori tecnici. Attraverso esempi pratici, è possibile comprendere le sfide e le responsabilità che accompagnano l'implementazione di tali tecnologie. La legislazione europea, con questa classificazione, si propone non solo di regolamentare, ma anche di garantire un uso etico e responsabile dell'intelligenza artificiale nel campo della biometria.

 

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