The angry marketer: pubblicità tossica
“La pubblicità è l’anima del commercio”
Ma sarà vero?
Eppure tutti noi cerchiamo di evitarla.
Anzi, PAGHIAMO pur di evitarla.
Ma tante aziende non l’hanno capito e continuano a buttare soldi per interrompere video su YouTube oppure in pop up invasivi o banner sui contenuti interessanti.
Bè direi che pagano per farsi odiare: un buon investimento
Quindi come ritagliarsi un minimo di visibilità?
Senza invasività, creando contenuti di valore per il target, meno banalità e strumenti più smart come inbound.
E poi segmentazioni più fini e messaggi più mirati.
Tutto questo per un utilizzo virtuoso e efficace della rete.