Animare l'arte tramite l’intelligenza artificiale: Oblomov spiega la "Goblin Mode"
Oblomov ci spiega il diritto di essere impresentabili
"Mi concedo il lusso di essere totalmente me stesso, senza filtri." Questa frase potrebbe sembrare un manifesto di libertà personale, e in effetti, è proprio ciò che incarna il Signor Oblomov. Figura emblematica della letteratura russa, nata dalla penna di Ivan Goncharov, Oblomov si è rivelato un soggetto perfetto per i nostri esperimenti con l’intelligenza artificiale generativa.
Perché proprio lui?
Nel 2022 si è diffuso il neologismo “Goblin Mode", una tendenza – abbracciata anche da diverse celebrity globali – che promuove il distacco dalle convenzioni sociali a favore di un'esistenza genuina, focalizzata sul piacere personale e sugli hobby. Nessun personaggio poteva rappresentare questo concetto meglio dell’indolente Oblomov. Ecco perché, ispirati dal divertente lavoro di divulgazione di @thegaze_ su TikTok, abbiamo deciso di mescolare la letteratura russa con il linguaggio dei social media, per una sfida creativa che fa un mix&match tra i secoli: far raccontare la Goblin Mode al nostro Oblomov.
Un solo problema: Oblomov non esiste
E anche se esistesse non sarebbe semplice convincerlo… Inizialmente, abbiamo pensato a una soluzione semplice: una foto della copertina del libro con un baloon che illustra il concetto di "Goblin Mode”. Funziona, ma non è molto interessante. Abbiamo quindi deciso di sperimentare con l'intelligenza artificiale generativa per dare vita a Oblomov, trasformandolo in un avatar che possa esprimersi in prima persona. Con la sua voce.
Come abbiamo fatto
L’animazione del nostro avatar ha richiesto un delicato equilibrio tra diversi tool di AI generativa e tool “tradizionali” (non generativi).
Abbiamo individuato in HeyGen lo strumento più adatto al progetto, ma il volto di Oblomov presente nell’immagine della copertina non veniva riconosciuto dal software a causa di una combinazione di bassa risoluzione e occhi/bocca poco definiti.
Abbiamo quindi ricostruito parzialmente l’immagine originale tramite Krea.ai, effettuato l’upscaling, e poi con l'ausilio di Photoshop, modificato occhi e bocca, dettagli fondamentali per il riconoscimento del volto tramite HeyGen.
La fase successiva ha visto l'utilizzo di HeyGen per far "parlare" Oblomov, sincronizzando le labbra con il testo da noi scelto, e l'esportazione del video.
Per concludere, abbiamo editato il video con Adobe Premiere Pro, fondendo il viso animato con l’immagine completa della copertina, aggiungendo poi musica e zoom per creare il risultato finale:
Consigliati da LinkedIn
Un test molto semplice che dimostra come l’impiego di questi strumenti possa non solo arricchire la nostra capacità di comunicare e coinvolgere il pubblico, ma anche accelerare e rendere sensibilmente più accessibile il workflow creativo.
Questo è solo uno degli esperimenti che in Pindarica stiamo facendo per provare i limiti e le potenzialità dell'intelligenza artificiale, cercando modi tangibili di impiegare le nuove tecnologie per raccontare storie in modi inediti.
Seguiteci per continuare a esplorare insieme queste nuove potenzialità creative.
Oblomov ha preso vita grazie al lavoro di Lorenzo Reverberi , Visual Designer
Gli autori di questo articolo sono:
Matteo Cocconcelli , CEO
Nicoletta Chiera , Digital Strategist
Lorenzo Reverberi, Visual Designer