Arrivano le Progressive Web App
Nel 2010 Jobs aveva visto in html 5 il futuro delle mobile apps.
Nel 2012 Zuckerberg ha riconosciuto come uno dei piu' grandi errori aver puntato su Html5 troppo presto ( si riferiva all'app di Facebook poi "rollbackata" a nativa).
Dove sta' la verita'? nel mezzo ed e' ancora una volta Google a tracciare la rotta.
Per una volta e' la tecnologia a ricevere invece che a donare ad altre pratiche, e le progressive web app sono un regalo che il marketing digitale fa alla tecnologia.
Cosi' come il marketing non ti butta piu' il prodotto/servizio in faccia, ma e' conversazione, coinvolgimento e advocacy su svariati canali, ora le app non sono piu' "scarica e installa", ma naviga e tieni solo se ti piace, una volta che hai riconosciuto valore, l'unico modo di progredire in un mondo in cui siamo oberati di informazioni, e' quello di creare esperienze graduali, "telescopiche", e assolutamente non invasive.
progressive: perche' parti visitando un sito ed esso stesso e' gia' l'app, dopo la seconda terza visita di propone di scaricarsi sul telefono, rimane un sito, ma acquista identita' , icona, splash screen, e funziona offline...
Da un punto di vista tecnologico: manifest file, service workers e push notification
il risultato, e' la sostanziale impossibilita' di distinguere un app nativa da una web...
Per approfondimenti,
Progressive Web Apps ,articolo su Infoworld
Project Manager at ABACO
9 anniAllora forse ci hanno visto giusto quelli della Mozilla quando hanno proposto Firefox OS, il cui senso è proprio quello di fondere il concetto di app e di web app...