ARTI MARZIALI E OSTEOPATIA

>ARTI MARZIALI E OSTEOPATIA<

Trovo un singolare paralleo tra lo studio delle Arti marziali e quello delll'Osteopatia: una difficoltà iniziale ad entrare in un'ottica diversa, in una visione laterale delle cose, ma lo stesso entusiasmante coinvolgimento appena se ne riesce a percepire l'essenza.

Sono fortemente attratto da una particolare "branca" dell'Osteopatia, quella che viene definita "Funzionale" dove, per farla (molto) breve, i tessuti disfunzionali vengono posizionati in una situazione di riposo definita - Neutro Dinamico - esplicitazione che trovo particolarmente affascinante e strettamente connessa con il mondo delle Arti Marziali.

Punti cardine:

1) L’induzione iniziale del movimento in ciascuna delle direzioni elementari è piccola (non estesa) e le forze applicate sono minime

2) Il movimento viene portato verso la percezione di un brusco aumento di cedevolezza; la risposta si manifesta attraverso una minore percezione di resistenza alla pressione esercitata dalle dita che controllano il segmento in disfunzione (contemporaneamente, i movimenti si allontanano dalla direzione opposta di crescente resistenza)

3) Vengono combinate le singole direzioni rotatorie e traslatorie, controllandole al fine di ottenere un dolce movimento corporeo di torsione ad arco. L’ordine con il quale vengono indotte tali direzioni non è importante.

4) L’ultima fase della procedura funzionale prevede la richiesta di una specifico contributo di respirazione attiva, da effettuarsi nella direzione (inspirazione o espirazione) di ulteriore aumento di cedevolezza. Ad esempio, se si tratta dell’inspirazione, si inviterà il paziente a fare un rtespiro profondo, lentamente, e poi a trattenerlo per un poco.

5) Questo intervallo respiratorio, che si andrà ad aggiungere al continuo feedback di resistenza decrescente, permette all’operatore di completare attivamente la combinazione delle direzioni traslatorie e rotatorie più adatte ad ottenere il rilasciamento tissutale.

6) Il ripristino della simmetria motoria consente il ritorno alla posizione di riposo, lungo la linea mediana, non ostacolato da alcuna resistenza precedentemente percepita (feedback palpatori simmetrici).

Esulando da tutti i tecnicismi sia legati all'Osteopatia che alle Arti Marziali (evidenti e ipotizzabili), tutto questo mi richiama alla mente una frase:

"Se il tuo avversario ti attacca con impeto, ricevilo con leggerezza. Se ti attacca con leggerezza, ricevilo con leggerezza" K.M. 10° Dan

E il parallelo continua:

"La scienza osteopatica ha molto da offrire se lavorate con forze interne che fanno emergere i processi di guarigione. È meglio lavorare con queste forze piuttosto che applicare qualcosa dall’esterno." W.G.Sutherland

Shiki soku ze ku - Ku soku ze shiki --> Tutti gli aspetti della realtà visibile equivalgono al vuoto (nulla) - Il vuoto (nulla) è l'origine di tutta la realtà. G.Funakoshi

La Mano Vuota marziale.

La Mano Vuota osteopatica.

Fede

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