Assistente della persona disabile: l'imposizione di un requisito di età non è di per sé discriminatorio

Assistente della persona disabile: l'imposizione di un requisito di età non è di per sé discriminatorio

La Corte di Giustizia dell'Unione Europea, con la Sentenza C-518/22 del 7 dicembre 2023, si pronuncia sull'assistenza alla persona disabile e, in particolare, sull'imposizione di un requisito di età della persona assunta per prestare tale assistenza. Secondo la Corte, quanto previsto sulla parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro deve essere interpretato nel senso che non osta a che l'assunzione di una persona la quale fornisce assistenza sia soggetta ad un requisito di età, specie se in applicazione di una normativa che prevede siano presi in considerazione i desideri delle persone che, a causa della loro disabilità, hanno diritto a tali prestazioni personali. L'obiettivo è, infatti, quello di tutelare il diritto all'autodeterminazione delle persone con disabilità, in forza del quale queste ultime devono essere in grado di scegliere come, dove e con chi vivere, ed in tale contesto è ragionevole aspettarsi che un assistente personale appartenente alla stessa fascia d'età delle persona disabile si integri più agevolmente nel suo ambiente personale, sociale e universitario. L'imposizione del requisito non è, dunque, di per sé discriminatorio.

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