Attenzione agli scontenti, fanno più rumore dei contenti!
Avete mai fatto parte di un gruppo di persone, strutturato in un’associazione, in un club o più in generale in una comunità?
Specifico meglio: avete ragionato su quali sono i gruppi ai quali appartenete e quale ruolo ricoprite al loro interno?
Partiamo da quello più semplice, la famiglia. È un gruppo, ha una sua estensione numerica che parte dall’unita e si estende ai familiari più prossimi, quelli che abitualmente si frequentano con una certa assiduità e a quelli che hanno un grado di parentela per il solo diritto di nascita. Nella vostra famiglia, che ruolo ricoprite? In che fase vi trovate?
Estendiamo questo concetto a quei gruppi ai quali partecipiamo in forma involontaria, perché siamo studenti, siamo tifosi, siamo clienti o siamo cittadini. Che ruolo ricoprite? Quanto pensate di poter impattare nel gruppo? Ora? E in futuro?
Concludiamo con quei gruppi ai quali scegliamo attivamente di far parte, come un’associazione, un club, un partito o altra forma organizzata a cui decidiamo di appartenere. Sappiamo come stiamo interagendo con quel gruppo? Sappiamo come è bene interagire nel gruppo affinché questo cresca e si sviluppi nel migliore dei modi?
Bene… questa mattina, parlando con un caro amico delle difficoltà che si incontrano nella gestione di gruppi numerosi, abbiamo concordato sulla necessità di individuare i malumori, i soggetti che li posseggono, le motivazioni che li sviluppano e le possibilità di arginarli.
E siamo giunti alla conclusione di quanto sia necessario lavorare per mantenere un'Atmosfera Positiva nel Gruppo!
Bella scoperta eh?!
Diciamo che se le intenzioni sono positive e altruistiche, un aspetto fondamentale sul quale lavorare prevede di riconoscere e affrontare le insoddisfazioni prima che queste possano influenzare l'intero ambiente.
Ma perché è così cruciale individuare e "sedare" i membri scontenti?
Innanzitutto, i membri scontenti hanno il potenziale di diffondere rapidamente il loro dissenso, influenzando il morale e la coesione del gruppo.
Questo fenomeno, noto come "contagio emotivo", può portare a una spirale negativa che mina l'efficacia del gruppo e la soddisfazione complessiva.
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E noi, come parte del gruppo e ancor di più, come suoi gestori, se lo siamo, abbiamo un compito che non è solo identificare questi individui, ma anche trasformare la loro insoddisfazione in opportunità di miglioramento.
Ecco alcuni passaggi chiave per affrontare efficacemente i membri scontenti:
1. Ascolto Attivo: Spesso, la frustrazione nasce da un bisogno insoddisfatto o da una comunicazione inefficace. Ascoltare attivamente significa non solo sentire le parole che vengono dette, ma anche comprendere i sentimenti e le preoccupazioni sottostanti;
2. Empatia e Validazione: Mostrare empatia e validare i sentimenti espressi aiuta a costruire ponti lastricati di fiducia e comprensione. È essenziale che il cliente o il membro del gruppo si senta ascoltato e preso sul serio;
3. Soluzioni Personalizzate: Dopo aver ascoltato e compreso il problema, è cruciale lavorare con il membro scontento per sviluppare una soluzione personalizzata, coinvolgendolo. Questo non solo risolve il problema specifico, ma dimostra anche un impegno verso il servizio e la cura del cliente o del membro del gruppo;
4. Confronto continuo: Una volta implementata una soluzione, è importante disporre di feedback per assicurarsi che il problema sia stato risolto con soddisfazione. Questo passaggio rafforza la relazione e mostra che l'impegno non termina con la soluzione immediata del problema.
5. Cura e prevenzione: Infine, utilizzare le informazioni raccolte durante questi incontri per prevenire problemi futuri è essenziale. Ogni errore può rappresentare un momento di apprendimento che aiuta a migliorare i processi e lo sviluppo del gruppo, dell’esperienza e dell’appartenenza.
Ecco perché, trasformare i membri scontenti in alleati soddisfatti non solo migliora l'ambiente del gruppo ma rafforza anche la nostra reputazione come leader attenti e capaci.
Il nostro obiettivo è di garantire che ogni voce sia ascoltata e che ogni preoccupazione sia un'opportunità di miglioramento.
Ricordate: un gruppo felice è un gruppo produttivo!
Abbiate cura delle fasi di costruzione del vostro gruppo e prendete in seria considerazione la vostra capacità di contribuire alla sua crescita, perché persone tendenzialmente scontente e tendenzialmente lamentose non produrranno ambienti sereni, ma al contrario vi faranno vivere (o nel caso siate voi, farete vivere ad altri) in un clima di grande tensione per gran parte del tempo… perché, come si dice: una mela marcia rovina tutto il cesto!