AUGURI
Ogni anno, di questi tempi, si chiude un ciclo per riaprirne un altro. Si tirano le somme delle attività del vecchio anno, dei risultati conseguiti e di quelli non raggiunti. Si riaprono i cassetti delle speranze per un anno migliore, propositi più spesso rispolverati di anno in anno e, forse, anche qualcuno di nuovo.
Si passa da desideri individuali legati al proprio lavoro ed agli affetti più cari a temi di più ampio raggio quale ad esempio la pace nel mondo.
Un rituale che si ripete all’interno di una virtuale cornice di bontà quale il Natale vuole essere, ma anche in uno dei rari momenti che riusciamo veramente a prendere per restare vicino alle persone care che la quotidianità, così piena di impegni e di preoccupazioni, riesce a mantenerci lontane o incontrate in attimi sfuggenti.
Queste feste sono per l’appunto una pausa dal tutto, la vita messa temporaneamente in stand by per consentirci di trascorrere la “vacanza”, l’essere cioè vacante come colui/colei che si permette di vivere un periodo in assenza di titolarità.
Ed è forse proprio in questo che sta l’augurio più bello che si possa fare a se stessi ed alle persone a cui vogliamo bene, l’essere spensierati, il concedersi un libero e fiducioso abbandono al ritmo vario d'impulsi e di sensazioni che offre la vita.
Questo è il mio augurio per tutti voi!
Stefano