Blog | Cappelli Famosi | Roberto Gervaso
La felicità è fatta di un niente che, nell'attimo in cui lo godiamo, ci sembra tutto
Volendo parafrasare una celebre frase del filosofo Tommaso Campanella “Gabbia de' matti è il mondo” si può iniziare a raccontare i tratti di Roberto Gervaso. Classe 1937, spirito libero e un’innata e iconica capacità di interpretare il mondo con i suoi usi e costumi, la tesi di laurea in lettere moderne proprio sul filosofo Campanella è forse il segno distintivo di una personalità a volte anche eccentrica ma d’animo buono e gentile.
La professione di giornalista Roberto Gervaso la iniziò sin da giovane nel 1960 al Corriere della Sera grazie al suo amico e poi successivamente collaboratore Indro Montanelli, ed è proprio tra gli anni 60 e 70 che con lo spigoloso Indro firmò ben 6 volumi della Storia d’Italia, ottenendo un buon consenso di pubblico e critica. Ma sono gli anni 80 che, grazie ad una rubrica nella trasmissione di Raiuno Domenica In con Pippo Baudo, il grande pubblico lo consacra come emblematico personaggio TV e non solo. Considerato in un certo senso il primo opinionista televisivo i suoi libri e le sue massime sono stati per decenni punti fissi del panorama culturale italiano.
Il suo carattere sempre un po’ al di sopra delle righe lo ha fatto da sempre amare dalle persone, tant’è che Gianfranco D’Angelo in Drive In negli anni 80 ne prese spunto per una divertente parodia. Ma Roberto Gervaso non è solo l’iconico personaggio Tv, dai look bizzarri e completati da cappelli e occhialini multicolor, nella sua vita, infatti, ha conosciuto anche il cosiddetto male di vivere: ben 3 crisi depressive hanno costellato il suo percorso. Di recente scomparso Roberto Gervaso è comunque (e resterà) tra i più grandi divulgatori storici e filosofici in Italia con il suo stile unico e irripetibile.