Buoni Propositi: Ecco come Trasformarli in Azioni Concrete
Scopri come realizzare i tuoi buoni propositi del nuovo anno con strategie pratiche e semplici. Trasforma i tuoi obiettivi in successi duraturi.
Puntuali come un orologio svizzero, ad ogni inizio anno dichiariamo guerra alle nostre cattive abitudini con una bella lista dei buoni propositi.
“Imparerò una nuova lingua, smetterò di perdere tempo sui social, mangerò meglio e mi allenerò di più in palestra”.
Ottimo e poi che succede?
Che già a fine gennaio tutto ciò è diventato soltanto un bellissimo ricordo.
Ti sembra familiare vero?!
Non preoccuparti: non sei sola, non sei solo, siamo in parecchi.
Ma perché succede? E soprattutto, cosa possiamo fare per poter evitare di cascarci ogni anno?
1) Un obiettivo alla volta
“Quest’anno voglio perdere peso, imparare una lingua straniera e leggere tantissimi libri”.
E poi qualcos’altro??
Troppi buoni propositi.
Relax, vai piano, non correre! Secondo Richard Wiseman (1), professore di psicologia presso l’Università di Hertfordshire, concentrarsi su un unico buon proposito aumenta infatti di gran lunga le possibilità di riuscire a realizzarlo. Pensa ad un gattino: non gli insegni ad usare la lettiera, a non farsi le unghie sul divano e a non buttare giù gli oggetti dal tavolo tutto nello stesso giorno, vero?
Gli insegni una cosa per volta. Lo stesso vale per noi. Quindi scegli un unico obiettivo realistico e significativo per te.
2) Basta fantasticare
È bello immaginarsi la prossima estate in riva al mare e.. essere guardati per gli addominali super scolpiti? Vero!!
É bello immaginarsi ad un colloquio di lavoro fluenti nella lingua cinese? Vero!!
Quanti buoni propositi!
Ma ATTENZIONE, infatti sognare troppo ad occhi aperti riduce di gran lunga la possibilità di realizzare quel determinato sogno. La ricerca di Gabriele Oettingen (2), professoressa di psicologia alla New York University (N.B. è anche principessa di Oettingen – Spielberg), dimostra infatti che fantasticare troppo sul futuro può farci sentire come se avessimo già raggiunto quel traguardo non facendocelo quindi raggiungere MAI. Ok, quindi cosa è meglio fare invece?
Semplice, pensiamo agli ostacoli che ci separano da quel traguardo. Chiediamoci quindi:
“Cosa potrebbe succedere? Che cosa invece potrebbe mettersi di traverso?”
e poi pianifichiamo il da farsi per superare quegli ostacoli. Esempio: vuoi smettere di mangiare dolci?
Pensa a cosa dire quando qualcuno ti offre una fetta di torta. Avere una risposta già fatta ti aiuterà infatti a non cascarci di nuovo.
3) Pianificare, non desiderare
“Voglio allenarmi di più”
non è un piano, è un desiderio. La differenza? I dettagli. Un piano efficace deve essere dettagliato:
“Andrò in palestra ogni lunedì, mercoledì e venerdì prima di andare al lavoro”
E scrivilo mi raccomando!!
I tre psicologi Goldstein, Martin e Cialdini nel loro libro su come avere successo (3) dimostrano che mettere nero su bianco aumenta vertiginosamente la probabilità di successo.
Perché? Semplice, perché diventa un impegno, un contratto con sé stessi.
4) Un passo alla volta
Spesso cadiamo nella trappola del
Ma la verità è che la consistenza batte l’ambizione 3 – 0. B.J. Fogg, ricercatore di Stanford, chiama questa strategia MVE (“Minimum Viable Effort” cioè “Sforzo Minimo Necessario”) (4) che consiste nell’iniziare con piccoli obiettivi invece di buttarcisi a capofitto. Vuoi leggere di più?
Inizia con una pagina al giorno. Si si, hai capito bene, una sola. Sembra fattibile vero. Poi una volta presa l’abitudine, potrai aumentare, ma per ora fatti bastare la tua sola pagina.
Per continuare a leggere l'articolo clicca il link qui sotto: