C'è qualcosa che non va...
C'è qualcosa che non va, in questo cielo
C'è qualcuno che non sa più che ore sono
Cantava Vasco Rossi. In questa Grissin Bon che perde male, nuovamente, a Varese c'è qualcosa che non torna. Non riesco a capire se sia semplicemente un calo di concentrazione prima dell'inizio del grande ballo, oppure, effettivamente, qualcosa si sia rotto nel meccanismo biancorosso.Che, diciamocela tutta, non ha mai sfavillato per tutta la stagione quanto a sincronismi e sistema di gioco, però, è ovvio, che il talento e la forza dei singoli ha sopperito a certe mancanze... strutturali.Adesso questi aspetti sembrano mancare. Domenica scorsa Sassari ha dominato in via Guasco, il risultato non dice esattamente come sia andato l'andamento del match, ma anche una settimana fa, come ieri a Masnago, c'è stato un momento in cui Reggio salta per aria e va sotto pesantemente nel punteggio. Il "pavimento" è stato -17. Domenica scorsa Sassari aveva completamente mollato e Reggio in via Guasco è sempre in grado di compiere scariche importanti in poco tempo e fosse la gara. A Varese ciò non è successo. Al contrario, Varese pur non facendo canestro ha pareggiato il numero di possessi nel finale e i biancorossi reggiani non hanno veramente avuto quel minimo di cattiveria per provarci.La squadra viaggia sull'improvvisazione più spinta. Lo ha sempre fatto, ma oggi questa caratteristica è ancor più evidente e si sta ritorcendo contro. Finché le cose vanno e si trovano soluzioni on the fly che funzionano tanto meglio: la qualità c'è, il problema non è certo quello di fare punti. Il problema è che nel quarto in cui Reggio affonda perde sei palloni, e Varese quasi senza accorgersene ha messo a nanna la partita.C'è qualcosa che non va. E c'è qualcosa che non mi sta tornando.Vedo un linguaggio del corpo tra il remissivo e lo scoglionato. Il tempo dirà... se è perché è stata una stagione lunga e stressante o perché effettivamente ci sono problemi di diversa natura. Per il momento vedo cose che non mi piacciono e che, visto il momento della stagione, non si dovrebbero vedere. Time will tellDevo fare mea culpa: avevo detto che dopo Milano, Reggio non avrebbe più perso perché non vedevo come ciò sarebbe potuto accadere calendario alla mano. Lo ammetto. Ammetto tuttavia che non avevo previsto che la squadra avesse questo calo prestazionale verticale.Adesso ci sono 10 giorni davanti prima dell'ultima di campionato contro una Virtus già salva. In via Guasco le condizioni sarebbero quelle di una cicloturistica (Virtus praticamente salva, Reggio in sosta da dieci giorni quindi freschissima....). Però una prece mi sovviene: vorrei vedere una squadra poco distratta da cene, eventi pubblici, sponsor, eventini, gite in qualche fiera, presenze a convegni ecc ecc. E' tempo (lo era anche prima, ma prima si vinceva e quindi andava tutto bene madama la marchesa) di provare ad allenarsi un po', stare concentrati, abbassare il livello di glamour ed alzare quello della pallacanestro. Perché la Grissin Bon arriverà seconda, probabilmente passeggerà verso le semifinali a seconda dell'avversario che incontra. Ma se per pura sfiga, si imbattesse in un accoppiamento indigesto, si rischia di stare inchiodati al primo turno per sette lunghe partite, e questa squadra ha gente con un anno in più ed appare un po' più logora rispetto a 365 giorni or sono e con un carico di aspettative e pressioni che l'anno scorso non c'erano (poi, meritatamente, si sono create). Quindi, davvero, sarebbe ora di pensare solo alla pallacanestro. E' un mese, più o meno... il jet set reggiano (e non solo...) farà a meno di voi per un po'... Sopravviverà, ne siamo certi.
_______________________________________________________(questo è un esperimento che vi agevolo. Qui di seguito trovate le note, pari pari, che ho scritto guardando la partita di ieri. Diciamo un game notebook de noantri....)
Enjoy
PRIMO QUARTO
Pronti via: spaziatura tra Kaukenas e Vova che non si crea: palla persa...
Partiti facendo le corse. Kangur in transizione, nessuno che si perita di andare a coprire il suo tiro da tre. Tutti piantati a difendere l'area contro un tiratore. Prende la mira. Carica. 3 punti.
San Rimantas mette in partita Reggio. Con il solito ricciolo dopo i blocchi sulla riga di fondo (Varese in ritardo sul taglio, e passiva nel non coprire il ricciolo) e con una bomba senza ritmo dopo attacco statico.
Bella rimessa dal fondo (Reggio eccellente nel disegnare queste situazioni). Palla che si muove bene. Spaziature giuste. Veremeenko che taglia a tempo. 2 punti meritati (5-7).
Varese dopo un buon inizio si è come sgonfiata. Pressapochista in attacco, passiva in difesa. Kaukenas se non forza troppo l'assunto è efficace nel fare il facilitatore per i compagni. Premiato Polonara con bomba ai 45° da scarico di Rimas (7-10).
La difesa "finta" di Aradori sul post basso di Campani. Fisicità in post basso, un vecchio problema per Reggio...(9-10).
A Kangur fa schifo fare una corsa a coprire il tiro da 3 di Polonara. In queste condizioni e con questo atteggiamento, uno come lui un tiro del genere lo mette nel sonno. Mentalità difensiva rivedibile dell'ex Siena. (9-13)
Bene invece il cambio su P&R tra Aradori e Veremeenko con Kangur che muove bene i piedi su Aradori (poi vanificato da fallo di Campani)Silins paga la cauzione su due "non" difese reggiane (una da rimessa dal fondo, un'altra da transizione difensiva). (12-13).
Ottimo giro palla reggiano per long two di Silins dall'angolo. Fatto con precisione e tempi ottimi (12-15).
Aradori è rimasto sulla sedia del parrucchiere... (commento tecnico) (14-15).
Uno contro Uno di Della Valle (più fallo). Ottimo (14-18).
Penetrazione verticale da nove metri di Cavaliero. Della Valle omette totalmente la difesa, facendo una roba che in serie A non si dovrebbe proprio vedere. Cavaliero dritto al ferro (intoccato). Punti 2 (16-18).
Aradori-Gentile-Della Valle tre esterni che non difendono. Difesa sul pick and roll con questo personale è empirica perché non c'è connessione piccolo lungo (o se c'è è un caso). I piccoli varesini sempre al ferro, lunghi reggiani costretti ad andare fuori posizione per aiutare (Silins). Rimbalzo offensivo terra di conquista dell'Openjob... Gentile che fa finta di fare tagliafuori su Campani (che prende il rimbalzo contro due maglie rosse: segnatamente Gentile e Golubovic) è impagabile. Fallo. Due liberi. (18-18).
Aradori si desta col solito canestrone da circo (18-20).
SECONDO QUARTO
Solito zipper che funziona. Solito ricciolo di Kaukenas che è una sentenza. Varese non riesce a rompere il ritmo di questa azione (21-22).
Difesa su P&R centrale di ADV e Golubovic amatoriale (e sono buono). Wayns che punisce da tre è la giusta conclusione di una roba che non è degna della massima serie (24-24).
Troppo insistito il P&R tra Kaukenas e Veremeenko. E' come se il campo si stringesse in una mattonella, ci sono tre spettatori non paganti che osservano e una difesa che sa già come andrà l'azione. Infatti Campani è bravo a non concedere la ricezione al rollante per due volte di fila, Rimas forza il pocket pass senza che ci sia lo spazio per farlo, intercetto del terzo in aiuto. Palla persa. La sensazione: siamo al campetto, si improvvisa..... (24-24).
Props per Gentile che difende l'uno contro uno (24-24).
Se le ricezioni di Reggio avvengono in movimento cambia il panorama. Varese fa fatica a tenere i tagli (24-26).
P&R tra Kaukenas e Veremeenko se fatto in modo dinamico non ha molte risposte (26-27).
Ma perché decidi di cambiare "aprioristicamente" un "velo" tra Kangur e Wright con Della Valle costretto ad andare a difende il post basso di Kangur? Fallo... ovvio! (26-27).
Gran raddoppio sulla riga di fondo. Bell'azione difensiva questa.Poi successivamente, Della Valle forza un tiro in attacco, Anderson prende il rimbalzo, alza un filo il ritmo e improvvisamente compare Ferraro che riceve un assist e appoggia a canestro con Della Valle e Gentile che osservano. Il punto è che in due azioni di fila si è visto il meglio e il peggio di una difesa. E questo accade in base al fatto che nei pressi dell'azione ci siano due che hanno l'aggressività mentale per difendere e mordere le caviglie dell'avversario e due che invece non ce l'hanno e che concedono un facilissimo appoggio in sottonumero da transizione. (28-27).
Veremeenko efficacissimo. Su entrambi i lati del campo. (30-31).
Gran uno contro uno di Veremeenko dal post basso di destra: giro dorsale e tiretto a una mano. Fatto molto bene (32-33).
P&R su lato dx dell'attacco di Varese. De Nicolao passa dietro, Silins sta a casa sul lungo. Penetrazione di Anderson che non prende il blocco ma va dritto per dritto sulla mano forte. De Nicolao incredibilmente battuto e colpevolmente esposto. Veremeenko che arriva (e non poteva essere altrimenti) tardi sull'aiuto. Appoggio al ferro. (34-33).
Stessa roba la difesa di Varese: cinque in bianco tutti dritti, con taglio verticale di Kaukenas, scarico di Veremeenko: fallo. Due tiri liberi. Cose semplici, ottime letture, nel deserto di una difesa passiva (34-33).
Reggio in attacco è totalmente alle improvvisazioni. Zipper che non viene. Polonara che si apre e Kaukenas che blocca per De Nicolao in P&R. Per altro era venuta anche una buona situazione con Golubovic che a 2 centimetri distrugge il ferro (36-35).
Se muovi la palla, una soluzione la trovi (Aradori in penetrazione facile dopo aver mosso la difesa). Ma occorre anche la pazienza di farlo (38-39).
Il blocco di Kaukenas su Aradori nell'ultima azione del primo tempo: spettacolo per durezza e letture. Ma anche lì, pura improvvisazione. Finché la vena creativa è produttiva, tanto meglio. Quando la vena però si interrompe? Cosa si fa?
TERZO QUARTO
Golubovic totalmente fuori sincrono con gli altri e con la sua pallacanestro. Altro rigore sbagliato in apertura di quarto (44-43).
Si riscatta nell'azione successiva con un bel giro dorsale e canestro più fallo. Kaukenas con la volontà di provare a coinvolgere i lunghi nel gioco (44-46).
Ci sta che Polonara che non ha visto una palla per un quarto e passa la prima che tocca la spara. L'azione aveva anche un senso con penetrazione di Aradori e scarico in angolo per Polonara, però il ritmo non c'era e il risultato ne è stato la naturale conseguenza (47-46).
Le 3 serie offensive di Reggio dopo il canestro più fallo di Golubovic: due palle perse e tiro da tre di Polonara sbagliato (sempre parlando di vena creativa on on off). No mi correggo: 3 palle perse. Tutte con Golubovic di mezzo che non è evidentemente pronto nè mentalmente nè fisicamente per giocare. Quindi (stante l'assenza di Lavrinovic, cambiato ma inoperoso) non si capisce neanche perché si debba mandare in campo un giocatore totalmente fuori condizione quando la squadra ha ampiamente dimostrato di poter reggere l'urto e vincere certe partite con il reparto lunghi all'osso e con 10 giorni di allenamento (ammesso che lo si faccia, tra un evento pubblico e l'altro) davanti prima della prossima partita (47-46).
Tenendo anche conto che Varese, fino a questo momento, ha mostrato un basket qualitativamente povero ed ha ampiamente tenuto in vita Reggio che con un po' di struttura in più poteva essere serenamente in vantaggio (47-46).
Siamo arrivati a Polonara 5 e Silins 4.... (47-46).
Quarta palla persa nel quarto.... e Varese non ne approfitta comunque, pur avendo fatto un buon tiro (49-46).
Quinta palla persa (finita la vena creativa...) e contropiede di Cavaliero al ferro. (52-46).
Reggio gioca sempre gli stessi set up, li gioca allo sfinimento. Con le stesse cadenze. Diciamo che la differenza la fanno due cose: il talento che si sprigiona, quanto è preparata e aggressiva la difesa. (52-48).
Il fallo su tiro da 3 punti di Aradori dopo che Reggio aveva trovato un buon canestro l'azione prima: semplicemente un momentum killer (55-48).
E infatti è partito il parziale....(58-48).
Sesta palla perse nel quarto (60-50).
Varese brava a rimanere a casa sugli esterni togliendo il ribaltamento di Veremeenko che aveva ottenuto risultati contro Sassari domenica scorsa. (62-50).
Zona 3-2 di Reggio: battuta con penetrazione verticale al ferro dal lato di Aradori. No comment (64-52)....
E la bomba allo scadere che ti ammazza. Gran canestro, Ferrero. (67-55).
QUARTO QUARTO
Varese è entrata chiaramente in ritmo nel quarto periodo. Reggio difensivamente non ha risposte. Cavaliero è uno di talento e ti sa punire. Bomba del + 15 (74-59).
Stefano Gentile: un tiro segnato, tre sbagliati, piedi per terra, con difensore di Varese al bar. (74-60).
Distrutti da Luca Campani su entrambi i lati del campo (77-60).
Varese non fa più canestro, ma ha sempre la palla in mano. E i minuti se ne vanno... (77-60).
Gli ultimi minuti offensivi di Varese sono stati sotto al par, con forzature e tiri sbagliati in condizioni abbastanza facili. Reggio si è messa a difendere a buoi ormai scappati, ma in attacco non ha mai trovato la continuità necessaria (77-64).
Gli ultimi due minuti di partita agghiaccianti per errori e pressapochismo da entrambe le parti (77-64).
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Faccio una divagazione finale. Ieri sera ho visto il finale di primo tempo e tutto il secondo tempo di gara 4 di play off tra Houston e Golden State. Ho visto Steph Curry scivolare su un'inopinata macchia di sudore e storcersi un ginocchio e, sostanzialmente, mettere a rischio (qui un post di Tim Grover, uno che ha lavorato sui muscoli di Michael Jordan e Dwayne Wade, per dire...) la stagione NBA sua e della sua squadra.Ho anche visto un gruppo che, al bivio tra mollare una stagione e riprovarci il prossimo giro (leggi anno), ha scelto di alzare verticalmente il livello della prestazione, far salire il battito emotivo del gruppo (Draymond Green in questo è stato incredibile perché all'inizio del terzo quarto ha segnato la via: tecnicamente - due, tre bombe quasi consecutive - e vocalmente), togliere ogni spazio di manovra agli avversari. Questo è ciò che fa una squadra di campioni. Non si dà scuse, si rende responsabile verso se stessa e il suo pubblico, alza il livello del gioco di tutto per sopperire alla mancaza di uno. E vince. Magari non rivincerà il titolo, ma se c'era bisogno di dimostrare che i Warriors non sono campioni per caso, domenica sera l'hanno fatto. Contestualmente ho anche visto una squadra di "finti". Che quando ha visto passare il treno, l'occasione, il turnaround moment di questa intera, disfunzioale, stagione, ha pensato bene di rimanere sulla pensilina. Anzi, Houston, ha pensato ancora meglio di abbandonarla questa stazione, come ha, praticamente, abbandonato la partita. Quando non hai valori al tuo interno, e, in più, i giocatori si stanno su a vicenda (e credo anche di capire chi sia l'epicentro di tutto ciò... vero Dwightone?) non hai i valori per poter salire di un rigo e fare la differenza.
Succede ovunque: in Italia, in Europa. Nel mondo...