Cara mamma e papà al parco giochi

Cara mamma e papà al parco giochi

Cara mamma e papà al parco giochi,

il bambino che si è messo davanti a suo figlio interrompendone l'attività ludica, non è un bambino maleducato. Non conosce ancora le regole del gioco.

Il bambino che spinge un po' suo figlio salendo i gradini dello scivolo, non è un bambino aggressivo. Ancora non capisce le regole.

Il bambino che non risponde quando suo figlio chiede il suo nome, non è un bambino scortese. Non sa ancora esprimersi verbalmente.

Il bambino che non reagisce quando suo figlio lo invita a giocare, non è un bambino introverso o asociale. Ancora non sa come legare con gli altri.

Il bambino che prende tempo per scivolare dallo scivolo, non è un bambino che sta cercando di ostruire il ritmo degli altri. Sta analizzando attentamente il suo ambiente.

Il bambino che arriva troppo vicino a suo figlio e lo tocca, non è un bambino irrispettoso. Non ha ancora la nozione di spazio personale.

Il bambino che cerca di togliere la palla dalle mani di suo figlio, non è un bambino maleducato. Non riesce ancora a capire il concetto degli effetti personali degli altri.

Il bambino che cerca di bere la bevanda di suo figlio, non è un bambino che vuole comportarsi male o maltrattarlo. Non conosce ancora gli standard sociali.

Il bambino che urla e scalcia lasciando il parco giochi, non è un bambino viziato. Ancora non capisce i motivi.

Il bambino che si sta comportando in modo diverso non è un bambino strano. Lui è mio figlio ed è un essere meraviglioso che vive con l'autismo. Sta lavorando sodo per stabilire queste attività di socializzazione e comunicazione.

Nel frattempo, parlate con i vostri figli di bambini come il mio, in modo che imparino a valorizzare le differenze e la prossima volta che visitate il parco giochi, abbiate un esperienza di amore e convivenza.

Testo di - M. Gonzalez tradotto da Giacomo Malfa - per Italia -

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