"CERCARE LAVORO È UN LAVORO"​ ?

"CERCARE LAVORO È UN LAVORO" ?

La frase "cercare lavoro è un lavoro" è ormai un dato di fatto. Da semplice detto "popolare", questa frase sta assumendo una veridicità senza possibilità di obiezione. Come essere contrari?

Vuoi per un mercato del lavoro saturo (non per tutte le professionalità, ben intesi), vuoi per la fluidità e complessità (come direbbero Bauman e Morin) del sistema sociale ed economico, una richiesta di competenze cui spesso individui e organizzazioni non riescono stare al passo, ecc... la lista sarebbe lunga.

Ma una domanda mi sorge spontanea quando leggo che "cercare lavoro è un lavoro". Assumiamo che per svolgere una certa mansione e ricoprire un certo ruolo in un'organizzazione siano necessarie delle competenze. Possiamo prendere la definizione di "competenza" data da Spencer (anche se è stata meglio elaborata successivamente), cioè: "una caratteristica intrinseca di un individuo causalmente collegata a una performance eccellente in una mansione". Se la ricerca del lavoro è una mansione, mi chiedo allora quali siano queste competenze che rendono eccellente la ricerca del lavoro. Parafrasando, esistono competenze che ci consentono di trovare efficacemente lavoro?

La risposta è: probabilmente sì. Probabilmente, perché chi trova facilmente lavoro ha certamente delle qualità e risorse che gli/le consentono di collocarsi e ricollocarsi nel mercato del lavoro, o almeno, ha una maggiore probabilità rispetto ai "competitors".

Se quanto detto fin'ora corrisponde al vero, forse (e sottolineo forse), quando si cerca lavoro sarebbe opportuno tenere a mente quali competenze siano "richieste" per una ricerca efficace del lavoro. Una sorta di Job Description della mansione "job seeker".

Senza pretesa di completezza, ma per stimolare riflessioni, si può provare ad elencare qualche competenza fondamentale:

  • utilizzo professionale di LinkedIn (nella totalità delle sue funzioni)
  • analisi del sito internet dell'azienda per la quale ci si candida (saper individuare vision, mission, progetti, cause, ecc...)
  • utilizzo dei motori di ricerca online
  • consapevolezza comunicativa sui social network
  • personal branding e comunicazione professionale efficace
  • analizzare e distinguere un buon annuncio di lavoro, da un cattivo annuncio di lavoro
  • consapevolezza dell'efficacia personale nella ricerca del lavoro (Sono consapevole di come sto cercando lavoro? Ci sono altre strategie? Cosa sbaglio?)

Sperando che ciò che ho elencato corrisponda al vero, chi cerca lavoro dovrebbe interrogarsi sulle competenze sopra descritte. Così come quando, leggendo una job description, dovremmo fare un bilancio tra competenze richieste e competenze possedute, dovremmo interrogarci sul possesso del set di competenze sopra descritte.

Tale riflessione non dovrebbe passare inosservata. Anzitutto, perché chiunque, consapevole delle proprie risorse, può trovare lavoro. E, in seconda battuta, perché le migliori strategie per la ricerca del lavoro POSSONO ESSERE APPRESE.

Ma la domanda che continuo a pormi è: le persone che affermano che la ricerca del lavoro sia, a sua volta, un lavoro sono realmente consapevoli della portata di tale affermazione? Oppure rimane un "detto popolare"?


Laura Contoz

Fornitura e Impianti di produzione di energia rinnovabili, per aziende e privati - Divulgatrice ambientale, scrivo di sostenibilità d'impresa e di tematiche ambientali per blog aziendali, newsletter aziendali

5 anni

Assolutamente, non è " un colpo di fortuna" che per carità può anche capitare, ma nella maggior parte dei casi c'è una preparazione dietro. Vorrei solo aggiungere una riflessione : per quanto sul profilo personale dei social network ognuno pubblica ciò che vuole e per quanto io sia per la libertà di pensiero e parola, consiglierei una certa ripulitura di base, non parlo di religione, politica ed altri argomenti scomodi, sul quale non mi sento di dare consigli perché ognuno deve essere libero di pensare di credere e di scrivere, ciò che meglio crede... parlo di parolacce, bestemmie, errori di ortografia, insomma ad un colloquio vi presenterete così? Non credo proprio! Per quanto possa non farci piacere l'idea che un'azienda vado a guardare il profilo privato di un candidato, funziona così non guardano solo il profilo professionale su LinkedIn, onestamente lo fanno le aziende esattamente come lo facciamo noi quante volte ti è capitato di guardare un nome su Facebook o qualsiasi altro social solo per capire con chi hai a che fare? Se mentalmente stai dicendo di no, secondo me, stai mentendo a te stesso, la curiosità è umana, oggi giorno dobbiamo tener , nel giusto, conto anche della reputazione digitale.

Mi è piaciuto molto il focus sulla consapevolezza. Chi cerca lavoro non è attento alle dinamiche comunicative che ci rappresentano moltissimo in una fase iniziale di ricerca del lavoro.

Andrea Seminerio

Specialista politiche attive del lavoro / Orientatore / Formatore

5 anni

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